Cercherò, nel modo più semplice possibile, di illustrare alcuni concetti che riguardano il significato, nel tempo attuale, di Famiglia o Legame di Famiglia e di Legame di parentela.
La Famiglia è una cosa molto importante, specialmente in una società "atomizzata" e banalmente informatizzata, come quella attuale, per di più appena uscita dal dramma pandemico (Covid-19).
Il Legame di Famiglia è qualcosa di molto importante, di spirituale, di interiore, di romantico, per ogni essere umano.
Ma, in quanto tale, ci può essere, come non ci può essere.
Il Legame di Parentela, invece, è un fatto civico, sociale, che non sempre porta in se il sentimento di Famiglia. Nella società in cui viviamo molti parenti, anche stretti, non sono di famiglia. Sono, semplicemente, poco più che estranei conosciuti.
Per essere di Famiglia è necessario che si percepisca, si senta, il bisogno di:
a)-Cercare, salutare, pensare, desiderare, interagire personalmente con gli altri della Famiglia. In particolar modo con i più maturi e i più piccini. In assenza sei un estraneo.
b)-Chiamare, sentire, con ogni mezzo, gli altri di famiglia per porgere saluti, per regalare sorrisi, per sapere tutto ciò che riguarda il benessere, la vita, dell'altro familiare. In assenza sei un estraneo.
c)-Visitare, vedere, toccare con mano, appena possibile, gli altri della famiglia. Ma, non per dovere, per piacere. In assenza sei un estraneo.
d)-Sostenere, sempre in ogni caso, specialmente nei rapporti con terzi. A prescindere. Con la facoltà di esternare le proprie, eventuali, osservazioni contrarie solo in modo riservato. Con ragionevolezza e dialogo. In assenza sei un estraneo.
Essere di famiglia significa guardare, pensare, parlare mentalmente, con sentimento, con un sorriso, verso l'altro di famiglia, seppure assente, quando si passa davanti alla sua casa o ad un suo bene mobile o immobile.
Una persona con soli legami di parentela, in tale occasione, passa diritto, distratto, senza neppure uno sguardo, senza alcun interesse emotivo, verso la casa di un familiare. Non sente e non dice, in alcun modo, "E' la casa di mio Padre, di mio Fratello, di mio Zio, di mio Nipote". E non è interessato neppure a vedere se, passando, davanti al portone di quella casa c'è qualcuno di famiglia. Per il semplice fatto che esso non è una persona di famiglia.
E, non è persona di Famiglia neppure colui che fa ciò (Dimostra interesse) solo quando ha bisogno di qualche necessità e, poi, in altri momenti, quando il bisogno cessa, passa diritto senza neppure voltarsi a guardare.
La società in cui viviamo tende, sempre più, verso la brutalizzazione delle persone che, però, si convincono di essere delle brave persone. Ragionevolmente, a lor parere, poste dalla parte giusta e corretta.
I legami di famiglia, quando ci sono, si sciolgono, svaniscono, si spengono, quando uno non capisce l'altro e l'altro non ha più alcuna voglia di spiegare le cose all'uno. Forse, anche, perché per qualcuno dei due quel legame non è mai esistito.
In questi casi si manifesta, rapidamente, il processo di estraneizzazione che scava un solco, sempre più profondo, fra le parti.
In sintesi, se:
1)-passi davanti alla casa di una persona con la quale hai un legame di parentela (Padre, Fratello, Zio, Nipote, Cugino) e non sollevi neppure gli occhi per guardare se c'è l'altro di famiglia, se intorno è tutto tranquillo o, se, per caso, i ladri, o il vento, o la pioggia, hanno portato qualche danno, allora non sei uno di famiglia. Se non lo fai solo quando hai un bisogno dell'altro, ancora, non sei di famiglia. Sei, semplicemente, un estraneo.
2)-Se non senti il bisogno di informarti sulle condizioni fisiche, psicologiche, di un altro di famiglia, allora anche se tra te e l'altro esiste un vincolo di parentela, non sei di famiglia. Sei, semplicemente, un estraneo. Uno sconosciuto o un conoscente qualsiasi.
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