La realizzazione ex-novo di un'opera pubblica, spesso richiede la necessità di acquisire il suolo sul quale agire. Se il suolo è privato è necessario predisporre gli atti espropriativi al fine di acquisirlo e destinarlo alla pubblica utilità. Al proprietario del suolo spetta, per diritto, un indennizzo. Molto spesso queste procedure espropriative vengono attivate, ma non completate, nonostante il preciso dettato normativo. La Pubblica Amministrazione (PA) si trova, quindi, spesso in casi di occupazione illegittima (Sine titulo) di suoli privati. In tale circostanza il proprietario è costretto ad adire le vie legali al fine di farsi riconoscere, dalla PA, il giusto indennizzo per la spoliazione subita. La nuova normativa (Art.42 bis del DPR 327/2001), derivata dai reiterati solleciti della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU), ha introdotto il percorso del decreto di acquisizione sanante, mediante il quale la stessa Stazione Appaltante, che ha omesso di rispettare la legge, è chiamata ad emettere un atto ablativo col quale fissa il quantum da riconoscere al proprietario vittima del comportamento illecito posto in essere dalla stessa PA che, ora, è delegata ad emettere l'atto sanante! Con la conseguenza, quasi scontata nella totalità dei casi, di vedere, paradossalmente, il proprietario destinatario di un indennizzo ridicolo e spesso di misura, addirittura, inferiore all'indennizzo spettante in presenza di espropriazione legittima. Con la sola possibilità, per il proprietario, di adire le vie della Corte di Appello e trovarsi, in genere dopo 10 - 15 anni (Con ipotesi ottimistica), con una sentenza che, in ogni caso, lo porrà in condizioni di sofferenza!
Per spendere meno negli atti espropriativi per la realizzazione di opere di Pubblica Utilità, alle Pubbliche Amministrazioni, conviene non rispettare la Legge. E, questo è un paradosso incredibile che non sembra interessare nessuno!
Ma è giusto che ad agire col decreto di acquisizione sanante sia lo stesso soggetto che è stato responsabile, colpevole dell'occupazione illegittima? Ciò non è accettabile. In una società di diritto (Serio) il controllore ed il controllato non devono, mai, coincidere!
In Italia le norme sugli espropri (Dalla lex 2359/1865 a quella odierna DPR 327/2001) sono sempre state complesse e contraddittorie ed, in genere, irrispettose dei diritti dei Cittadini.
26 marzo 2019
IL PARADOSSO DEL DECRETO DI ACQUISIZIONE SANANTE
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento