Spesso diciamo che il corpo ha una sua forma di linguaggio, o meglio di comunicazione (Sì, perché quello del corpo non è un linguaggio, ma è un sistema di comunicazione. Ossia un insieme di suoni, gesti, espressioni facciali, movimenti di parti del corpo (Testa, arti, …), colorazioni cutanee, che permettono alle persone (Ed, anche, agli animali) di trasferire notizie, emozioni, desideri, esigenze, proposte. Sono comunicazioni in genere semplici e pertinenti l'ambito in cui si manifestano), molto più espressiva delle parole. Penso: - al mio sopracciglio alzato (Spesso istintivamente); - alla fronte aggrottata; - allo scrollare delle spalle; - al morso delle labbra; - al movimento dei piedi; - al movimento degli occhi; - al modo di fare allusivo o canzonatorio che in certe condizioni si manifestano, più o meno incoscientemente.
Penso a W. Shakespeare che in Troiolo e Cressida, così descrive questa forma di linguaggio.
"C'è un linguaggio negli occhi,
nelle guance e sulle labbra di quella donna;
parlano perfino i suoi piedi.
Il suo spirito birichino sbircia da ogni giuntura e da ogni gesto del suo corpo."
Come quella gatta che, spudoratamente, distesa al sole, assaporava il gusto della vita, in una tiepida giornata d'inverno.
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