26 dicembre 2012
IL MARE
20 dicembre 2012
UOMO, TIENI DIRITTA LA SPINA DORSALE
Principi fondamentali, essenziali, per la LIBERA esistenza dell'UOMO.
ARANCIA
Concludo suggerendo, quando si è spenti, di consumare una bella spremuta mista con almeno tre arance rosse.Italiane, naturalmente!
P.S.: Sono solo un consumatore, non sono un produttore di agrumi.
14 dicembre 2012
ARIA DI FELICITA'
Mi fai spuntar le lagrime, fratello,
vedo che la tua vita non è allegra
Ecco una mela: io ne possiedo tre,
perciò una la regalo a te.
Non ci vedo niente di eccezionale:
e l’uno e l’altro possiamo vivere.
Solo i semi, promettimelo,
avido non inghiottirli,
sputali invece a terra
prima che mi allontani.
E se poi cresce un melo
dentro il mio campicello
vieni a prenderti i frutti:
è il tuo albero quello!
di Bertolt Brecht
22 novembre 2012
RAPPRESENTANTI E RAPPRESENTATI
LA SOLUZIONE
Dopo la rivolta del 17 giugno
il segretario dell’Unione degli scrittori
fece distribuire nello Stalinallee dei volantini
sui quali si poteva leggere che il popolo
si era giocata la fiducia del governo
e la poteva riconquistare soltanto
raddoppiando il lavoro. Non sarebbe
più semplice allora che il governo
sciogliesse il popolo e
ne eleggesse un altro?
Una grande mente (B. Brecht) eretica così, scherzosamente ma non troppo, reagiva alle considerazioni di un passato regime dell'Europa dell'Est.
5 novembre 2012
29 ottobre 2012
VERBI DELLA VITA
1) LAVORARE;
2) AMARE;
3) RIDERE.
L'ideale per una vita al meglio delle condizioni sarebbe:
- fare un lavoro piacevole e remunerato adeguatamente. Ma, specialmente in questi periodi di crisi, è difficilissimo trovare un lavoro, figuriamoci, poi, il rispetto delle altre due condizioni (Piacevolezza, Adeguata Remunerazione). Per quanto mi riguarda amo moltissimo il lavoro (Ingegnere libero professionista) che faccio, anche se da qualche tempo la mia categoria è diventata come un animale in via di estinzione;
- amare la compagna/o, la famiglia, gli amici, la gente al massimo delle possibilità. Senza limitazioni, con entusiasmo, con trasporto, con altruismo. Io certo amo;
- ridere, anche senza freni, il più possibile; ragionevolmente. Io, da tempo, oramai, ... non riesco più a ridere.
KRATOS, ARCHE', ZEROA, POTERE
Il mondo non è governato nè dalla Giustizia nè dalla Moralità. Non c'è un solo crimine che l'uomo non commetterebbe per salvare se stesso. Il delitto non viene punito, nè la Virtù viene ricompensata. Anzi, l'uno e l'altra vengono rapidamente ... dimenticati.
Il mondo è governato dal Potere (Kratos) e, spesso, molti ci troviamo a guardare lo scorrere di un fiume, aspettando, come dice un antico proverbio cinese, di veder passare ...
29 agosto 2012
POVERO CRISTO DI ULIVO
Gli incendi distruggono, annualmente, la Natura, nella quasi più totale indifferenza dell'Uomo. Solo quest'Ulivo carbonizzato, come un Cristo risorto, sembra voler gridare, nel deserto dei cuori, la sua rabbia, il suo dolore, il suo rifiuto.
Il Libero Arbitrio lasciato alle facoltà dell'Uomo implica la possibilità dell'autodistruzione? Chi dovrebbe fare di più per eliminare questa distruzione dell'Ambiente?
21 agosto 2012
CICERONE
PERSONE DI GENIO
LA VERITA'
LA LEGISLAZIONE DEI LOCRESI
ERRORI, DISCUSSIONE, ESPERIENZA
LIBERTA' DI PENSIERO
INDIVIDUO E SOCIETA'
LIBERTA'
19 agosto 2012
CULTURA E POLITICA. DA STENDHAL AD OGGI.
Il guaio è che si è poco portati a porsi delle domande su ogni circostanza che interessa l'uomo.
Nel tempo, la Cultura, invano, ha indicato dei riferimenti che la società non sempre ha voluto/saputo cogliere. Mi piace ricordare un tralcio estratto da "Il rosso ed il nero" di STENDHAL:
"ciò che io biasimo ... è il barbaro modo con il quale l'autorità fa recidere e potare sin nel vivo ... platani vigorosi. Invece di assomigliare, con le loro chiome basse, rotonde, appiattite, alle più volgari piante da orto, non chiederebbero di meglio che avere quelle forme magnifiche che tanto si ammirano in Inghilterra".
Possibile che tanti sindaci ed amministratori locali non riescano a capire quello che Stendhal grida (Si, lo fa ancora oggi ogni qualvolta è costretto a vedere oltraggi alla Natura) da oltre un secolo?
Invito tutti i miei lettori a riportare nei commenti i nomi dei comuni (Di tutto il mondo) ove non è accolto il lamento disperato di Stendhal a favore degli alberi.
INVIDIA
con occhi viperini,
con viso e fattezze che spirano tossico e veleno.
Rappresentata da Michelangelo come cinta di serpi e con una vipera in mano.
Cerchiamo di stare lontani dalle persone invidiose e ... cerchiamo di non essere tali.
13 agosto 2012
MUSICA RILASSANTE
Bob MARLEY : Could you be loved
10 agosto 2012
TRASGRESSIONE DELLE FRONTIERE DISCIPLINARI
Imposture Intellettuali. Traggo spunto dalla lettura del famoso libro di A. Sokal e J. Bricmont per esporre alcune riflessioni in materia. L'argomento, particolarmente interessante, riguarda tutte le "trasgressioni delle frontiere disciplinari "; ossia, le interlocuzioni su argomenti specifici da parte di non addetti ai lavori. Trasgredire le frontiere significa andare molto oltre le proprie competenze, capacità, riconosciute/accettate possibilità. In ogni ambito. Nel caso specifico le trasgressioni, che hanno portato alle lamentate e derise imposture riguardano i contatti (Con forti frizioni) fra il mondo scientifico (Fisica, Matematica) ed il mondo umanistico (Filosofia, Lettere, ...).
Ho sempre visto con entusiasmo le interferenze delle persone dal loro campo disciplinare ad altri, anche totalmente diversi. Tali "trasgressioni di frontiera" spesso portano una crescita culturale. I problemi possono sorgere quando il soggetto che trasgredisce pensa (Si convince) di potersi sostituire, in toto, agli esperti (Nel caso specifico: A. Einstein;...). Crescita, a mio parere, derivata anche in presenza del conflitto innescato/evidenziato dal pestifero Sokal, il quale per smascherare una serie di imposture (Schiocchezze), ha fatto pubblicare, su una famosa rivista Americana, una nota parodia su scritti ed affermazioni fatte da notissimi filosofi Francesi (E non solo). L'articolo "tecnico" é stato molto "apprezzato" fintanto ché l'Autore non ha evidenziato le "fesserie" (Inserite volutamente nella nota). Il Sokal, con l'aiuto di Bricmont, ha avuto giuoco facile nell'affondare il bisturi contro le "teorie" di filosofi, sociologi e qualche incauto ... architetto. Soggetti, tutti, convinti, erroneamente, di avere conoscenza di materie a loro sconosciute (Fisica,...). L'aspetto divertente della questione é che questi Signori, pur parlando in modo assolutamente incomprensibile (Dai punti di vista: Fisico, Chimico, Matematico, Filosofico) hanno avuto (Ed, in parte, hanno ancora)un seguito accademico non certo irrilevante. Pur davanti al NULLA.
Resta confermato l'assunto che non ha niente da dire chi parla in modo complicato ed incomprensibile. Solo gli ingenui (O Yes-man) pensano bene dell'interlocutore, pur davanti al vuoto. Pensando che tutto ciò ch'é oscuro é necessariamente profondo.
Dubbio sopraggiunto: Sono stato, per caso, incomprensibile?
18 luglio 2012
PACE
Solo un animo molto delicato e sensibile può sentire un bisogno così struggente.
15 luglio 2012
VENDETTA
L'uomo al fine di cautelarsi dai pericoli derivanti da altri uomini ha sottoscritto il contratto sociale, di pacifica convivenza con altri soggetti. Tale condizione implica la cessione di piccole libertà individuali a vantaggio della libertà collettiva. Il tutto nel rispetto delle leggi esistenti. Spesso, però, il cittadino quando è sottoposto ad azione violenta tende, per natura, a sottrarsi dal dominio delle leggi (Spesso lente e farraginose) ed in " un momento di ritorno allo stato di natura" cerca giustizia diretta. E' il momento in cui l'uomo cerca, brama, il "desiderio di farsi giustizia con le proprie mani". E' il momento della vendetta la cui modulazione cambia in funzione dei luoghi e del livello culturale di ogni cittadino. E' solo un aspetto di gradualità, di forma, non di sostanza?
Il concetto esposto per il singolo uomo trova un parallelismo, quasi perfetto, anche con riferimento a gruppi, popoli, clan. Come non ricordare i casi più eclatanti: La caduta del regime di Gheddafi in Libia (Che, finora, non ha portato alcuna Primavera politica in quel Paese); L'avvento di Tito nell'ex Jugoslavia (Le foibe e le spaventose fughe di massa degli Istriani sono a testimonianza di uno spaventoso concetto di giustizia applicato in quel momento di transizione).
E, tanto più la Giustizia ufficiale non funziona tanto più l'uomo sente il desiderio di farsi giustizia da solo. Di compiere la sua vendetta. Vendetta, che come ben noto è un piatto che va servito ... freddo. Ed ognuno combatte la sua battaglia con le armi che ha.
FIBONACCI
La vita quotidiana spesso ci porta a parlare in modo entusiastico di persone relativamente importanti, facendoci dimenticare di nomi di altre estremamente importanti. Determinanti, con la loro vita, per lo sviluppo della Civiltà. Fra questi, mi piace ricordare Leonardo FIBONACCI, eccelso matematico, a cui PISA (Recentemente) ha dedicato una mostra, forse, non seguita abbastanza.Ma, chi era FIBONACCI? Uno dei più valenti matematici di tutti i tempi. Sua è la Serie che si presenta con la seguente caratteristica: ogni numero è dato dalla somma dei due precedenti:
1 -1 - 2 - 3 - 5 - 8 - 13 - 21 - 34 - 55 - 89 - 144 - 233 - ...
Per la Serie di FIBONACCI, inoltre, valgono, tra l'altro, le seguenti singolarità:
1) Il rapporto fra due suoi numeri consecutivi tende (Si avvicina senza mai toccarlo) al Numero Aureo ( 1,6180339887...). Infatti, per esempio, 13 : 8 = 1,625; 89 : 55 = 1,618181; 233 : 144 = 1,6180556 ;
2) Il quadrato di qualsiasi suo numero differisce di non più di 1 dal prodotto dei due termini adiacenti. Infatti, 2x2 = 4; 1x3 = 3; 4 - 3 = 1; 5x5 = 25; 3x8 = 24; 25 - 24 = 1;
3) La somma di tutti i termini fino ad uno qualsiasi è data dal secondo numero successivo diminuito di uno. Questo è uno dei trucchi (Dalla matematica creativa) usati per "infinocchiare" sprovveduti sulle ipotizzate capacità mnemoniche e matematiche di ... buotemponi. Infatti, per n = 5 sia ha S = 13 - 1 = 12 ;
4) La serie di Fibonacci è collegata anche al famoso Paradosso di Sam LOYD (Grande inventore di enigmi matematici) sulla scomposizione di un quadrato di lato 8 (E di area 64) in un rettangolo lungo 13 e largo 5 (E di area 65. 1 in più di 64!!!). Paradosso che piace molto a Nick .
Poche città d'Italia (Fa eccezione, naturalmente, PISA che gli ha dedicato un Lungarno) ricordano il nome di Leonardo.
NULLA
SCIENZA, PSEUDO-SCIENZA, INDAGINI DI POLIZIA
La Scienza, per natura, non ha mai completamente ragione, ma è raro che abbia completamente torto. Essa ha le migliori probabilità di essere nel giusto di quante non ne abbiano le pseudo-scienze. Quindi, è logico, è razionale, accettarla come ipotesi. Nel quotidiano spesso capita di riscontrare situazioni in cui la Scienza è confusa con la pseudo-scienza. Tale confusione non è assolutamente accettabile specialmente quando si discute di Giustizia e di Libertà. Come, per esempio, nel caso di indagini di polizia. Premesso che, forse, nessuno può scrivere un "trattato definitivo sulla Logica dell'Inchiesta di Polizia", in un contesto democratico e civile non è possibile accettare che:
1) La Magistratura non sappia distinguere la Scienza dalla pseudo-scienza. Con ciò avallando imposture giudiziarie da Repubblica ... delle Banane. Fanno eccezione, naturalmente, i casi di collusione (In tal caso si è all'interno di tale tipo di repubblica);
2) La Polizia Giudiziaria deve conoscere le basi, le fondamenta, della Scienza. Diverse da quelle della pseudo-scienza. Della superstizione;
3) Le "prove" (Arma del delitto, impronte digitali, DNA, Mezzi per la commissione del reato, Testimonianze, ...) devono essere cercate con serietà e professionalità, nella immediatezza dell'evento. Senza lasciarsi coinvolgere dai riflettori dei media. Chi non l'ha fatto e non lo fa è un incompetente o, peggio, un colluso;
4) Se magistrati e pg non conoscono il significato scientifico e l'importanza del DNA allora sei davanti a degli incompetenti;
5) Se magistrati e pg non conoscono l'importanza scientifica dell'immediato riscontro delle impronte digitali, allora, nella migliore delle ipotesi, sei davanti a mediocri ignorantelli;
6) Se l'investigatore non decide quali piste seguire, quali prove cercare, è molto improbabile che esse ... vadano a cercare lui;
7) Se, nonostante le reiterate sollecitazioni da te fatte per chiarire tali concetti, gli interessati ti considerano (Anche se non te lo dicono) un rompiscatole, allora puoi stare certo, costoro sono degli incompetenti (Al minimo). Ed, in quanto tali, pericolosi, perniciosi, per tutta la Società (Nel senso di Giustizia e Libertà);
8) L'investigatore deve cercare testimonianze e fare riscontri incrociati fra esse. Anche se non c'è un metodo, a priori, quello scientifico è da percorrere subito. Esso, sempre, trova riscontro nell'analisi delle Esperienze.
Quando l'inchiesta è mal condotta è necessario che qualcuno si domandi se c'è stata o meno cattiva investigazione (Per colpa o per dolo). Ma, a priori, si potrebbe dire che non è facile affermare che una certa indagine sia stata "condotta male". Non è così! Quando non si osservano gli indirizzi suggeriti dalla Scienza e si preferiscono quelli vacui della pseudo-scienza, non c'è dubbio, ci si trova in tale ipotesi. Ma, chi di dovere si concentra sempre, nella vita reale (Al di fuori delle circostanze mediatiche e teoriche), esclusivamente nella ricerca della Verità? Anche quando la Verità interferisce con rapporti di casta? Forse a Magistrati e Poliziotti si dovrebbe imporre, anche, lo studio di Cesare BECCARIA (Dei delitti e delle pene) al fine di spiegar loro che, come CITTADINI, DUBITIAMO:
a) della prova del fuoco;
b) delle confessioni ottenute sotto tortura (Interna ed esterna alla Polizia) e di quelle prive di riscontri oggettivi;
c) di coloro che hanno dimostrato e dimostrano di non conoscere la differenza fra Scienza e ... pseudo-scienza;
d) di tutti coloro che per difesa corporativa calpestano la Giustizia e la Libertà;
e) della scrupolosità di quelli che dicono (Come a Napoli) di "tenere famiglia";
f) del "principe" di turno, idealista e saputello a parole, in termini di principio, ma meschinello, idiota e cialtrone negli atti quotidiani.
E, nonostante i tanti dubbi, crediamo nella Giustizia e nella Libertà (Bramate dal Cittadino onesto). Rammentando che COMPRENDERE (E non calcolare meccanicamente) è lo scopo della Scienza. Circostanza che il Cittadino, certamente, riesce ad intuire; conoscendo la differenza fra SCIENZA e ... SUPERSTIZIONE.
NASTRO DI MOBIUS
Si fa ammirare da ogni parte, invitandoti, come la Venere di Botticelli, a scoprire un altro punto di vista.
29 giugno 2012
25 giugno 2012
UTOPIA
MUSICA AI PASTI ?
4 giugno 2012
NUBI
16 maggio 2012
AMO I LIBRI PERCHE' AMO LA LIBERTA'
15 maggio 2012
IL QUADRATO DI GIOVE
Melencolia I
Il quadrato magico di Albrecht Dürer (GIOVE)
Incisione di Albrecht Dürer, chiamata Melencolia I (The British Museum).Opera di elevato simbolismo.
Nella parte in alto a dx è riportato il quadrato magico.
Qui sotto si vede il particolare ingrandito.
I numeri 15 e 14 sono al centro dell'ultima riga e indicano l'anno in cui Durer fece questa incisione, il 1514. Il quadrato di Giove (Durer):
16 | 3 | 2 | 13 |
5 | 10 | 11 | 8 |
9 | 6 | 7 | 12 |
4 | 15 | 14 | 1 |
Singolarità del quadrato magico di Giove:
1) E' un quadrato magico di ordine 4, cioè formato da 4x4 caselle.
2) La sua costante magica è 34, cioè la somma dei numeri che si trovano in ogni riga, ogni colonna e ogni diagonale è 34.
3) Questo quadrato ha una proprietà in più:
- la somma dei numeri di ciascuno dei quattro quadrati 2x2 agli angoli è sempre 34;
- anche la somma dei numeri del quadrato centrale è 34.
4) E non solo questo...
8 maggio 2012
INTELLETTI ERETICALI. Oppressi ed oppressori
NO, NON GIURO!
Hanno risposto così solo 12 Professori su circa 1200.
1) Ernesto BONAIUTI: “Il professore universitario o è un sacerdote della verità e della scienza o è un poco apprezzabile mestierante”
2) Gaetano DE Sanctis: “… mi sarebbe infatti impossibile prestare un giuramento che vincoli o menomi in qualsiasi modo la mia libertà interiore, la quale io credo mio dovere strettissimo di studioso e di cristiano rivendicare di fronte all’autorità …”
3) Giorgio LEVI DELLA VIDA: “ Non aver subito compreso … è uno dei più grossi abbagli della borghesia italiana, uno dei sintomi più chiari della decadenza del suo senso politico”
4) Piero MARTINETTI: “ Perché la più bella lezione che possa dar loro è quella di andarmene”
5) Fabio LUZZATTO: “ La mia religione non ha dogmi, ne intolleranze … Poi vi è una morale che è la tranquillità di coscienza …”
6) Lionello VENTURI: “ … le premesse ideali della mia disciplina non mi consentono di far propaganda nella scuola …”
7) Francesco RUFFINI: “ La libertà non rappresenta per me solamente il supremo dei miei ideali di cittadino, ma quasi la stella polare a cui mi si è indirizzata … qualunque mia attività didattica e scientifica. Essa è stata ed è la stessa ragione della mia vita”
8) Edoardo Avondo RUFFINI: “ … avevano garantito loro la sola felicità di cui è facile godere: la libertà dal pensiero, la libertà dall’opinione”
9) Giorgio ERRERA: No, non giuro. Per la libertà e per la chimica.
10) Bartolo NIGRISOLI: “ … non mi sento di farlo e non lo faccio …”
11) Vito VOLTERRA: “ … le mie idee … risultino … dalla mia condotta … la quale è tuttavia insindacabile”
12) Mario CARRARA: “ La ricerca scientifica può dirsi spassionata e disinteressata solo nel senso che ha per unica passione e per unico interesse il vero. Perciò all’insegnamento superiore non veggo altro limite conveniente che la probità intellettuale e morale …”.
Non so quanti lettori avranno in mente questa circostanza che ha coinvolto la nostra Italia, in passato. Non tanto remoto.
1
SPERANZA
2 maggio 2012
ELOGIO DELLA FOLLIA
Nel 1509, di ritorno in Inghilterra da uno dei suoi tanti viaggi in Italia, non essendo molto concentrato per scrivere su argomenti impegnativi (???), Erasmo decise di scrivere l'Elogio della follia, uno dei libri più importanti della cultura occidentale (E non solo). Più esattamente tale libricino, a mio parere, dovrebbe essere letto da ogni uomo acculturato.
Erasmo in esso ha usato la metafora della follia (E' la follia che parla in prima persona) al fine di evitare accuse da parte dei poteri del tempo (Chiesa, Re).
Con questo geniale libricino il lettore si inserisce in un piacevole meccanismo che lo fa diventare protagonista, parlando, con ironia e sarcasmo, di: presunzione umana, esibizione delle debolezze, passioni, illusioni.
Di seguito riporto alcune riflessioni di/su Elogio e su Erasmo.
La via della cultura è la sola che educa l'umanità. Solo gli incolti, gli ignoranti, si abbandonano sconsideratamente alle proprie passioni.
L'uomo al di sopra dei partiti è la bandiera più ambita e migliore per gli uomini partigiani.
Invano Martino e la stessa Chiesa hanno cercato di tirare, per la giacca, Erasmo, ognuno dalla loro parte. Lui, vero precursore dell'Uomo Neutrale, osservava "Erasmus est homo pro se" .
Figlio di prete, "prete" blando esso stesso, ha rifiutato, per neutralità (?) la veste cardinalizia. Studioso e profondo conoscitore della cultura classica latina e greca. Amava la Poesia, la Filosofia, i Libri (Sono presenti in ogni sua raffigurazione), le Opere d'Arte, le Lingue, i Popoli. Era un grande Viaggiatore (Conosceva: Italia, Germania, Francia, Svizzera, Inghilterra,...) stimato ed apprezzato dagli uomini di cultura di tutta Europa che facevano di tutto per poter dialogare con lui; e, coi quali, lui amava accompagnarsi. Ad uno di essi, Tommaso MORO, ha dedicato l'Elogio della follia, scherzando sul fatto che il suo cognome (MORO) derivava dal greco MORIAS che significa follia.
Era disponibile con tutti, ma era avverso, totalmente, al fanatismo che ha sempre cercato di contrastare, evitandolo. Si rendeva conto che il fanatismo, prima o poi, avrebbe devastato il suo mondo.
Ha sempre cercato di mediare, pur senza imporre, mai, la propria opinione. Non sempre manifestata.
In ogni Stato si sentiva in patria (Che per lui era tutta l'Europa). Infatti pensava al progetto di fare dell'Europa un unico Paese con una unica lingua (Latina). La sua esistenza, nonostante la sua concezione, è stata condizionata da Lutero (Caratterialmente opposto ad Erasmo), uomo di azione che, senza remore, in quel tempo, lanciava strali contro la Chiesa, di allora. Davanti a tanto odio e fanatismo, seminato in ogni Stato, la volontà del Singolo, pensante con la propria testa, è impotente. Davanti al dilemma della sua vita (Papista o Luterano) preferì... restare neutrale. Pur sapendo che " per i guelfi sono un ghibellino e per i ghibellini un guelfo". Rifiutando il motto della Chiesa: "Chi non è con me è contro di me".
Il suo concetto della NEUTRALITA' è espresso, con orgoglio e solennità, nel suo motto " Nulli Concedo " (A nessuno voglio appartenere). Il presupposto di appartenenza all'Umanità e mai ad una parte non potevano che portarlo lontano dal campo di battaglia, estraneo ad ogni armata, da tutti combattuto. Solitario ed isolato. Però sempre LIBERO ed INDIPENDENTE.
Misurato e prudente, conscio dell'impossibilità di eliminare tutto il male della Terra, conclude che il Prudente non protesta, il Saggio non si eccita, ma guarda con occhio acuto e con labbro sprezzante la stolta vita. Tenendo a mente il detto di Dante " guarda e passa ". Era conscio del fatto che sentire troppo razionalmente e troppo poco passionalmente consentiva, certamente, di stare al di sopra delle cose, mantenendo la sua neutralità, ma gli impediva di raggiungere quella che considerava la vera Creazione: la POESIA. Conscio del fatto che la Ragione ha carattere regolatrice e mai creatrice. Mentre è la Follia (Passione) alla base di ogni processo effettivamente produttivo.
Classico esempio di Intelletto Ereticale.
Il suo nome è sinonimo di CULTURA e, quindi, di LIBRI.
In sintesi, un invito, a non essere attori, a liberarsi di maschere ed orpelli, a mostrarsi così come si è. Senza lasciarsi condizionare dal desiderio di apparire. Splendidi nella propria follia.
7 aprile 2012
ABITUDINE MONDANA ROMANA
"Dite a ... che mi piace" è una frase che una romana non ha il minimo scrupolo ad usare"...
Era quanto affermava Stendhal nella prima metà del 1800.
Vanità, Ipocrisia, Superficialità, Valori ideali, Passioni.
Valeva (e vale) solo per le Romane?