Imposture Intellettuali. Traggo spunto dalla lettura del famoso libro di A. Sokal e J. Bricmont per esporre alcune riflessioni in materia. L'argomento, particolarmente interessante, riguarda tutte le "trasgressioni delle frontiere disciplinari "; ossia, le interlocuzioni su argomenti specifici da parte di non addetti ai lavori. Trasgredire le frontiere significa andare molto oltre le proprie competenze, capacità, riconosciute/accettate possibilità. In ogni ambito. Nel caso specifico le trasgressioni, che hanno portato alle lamentate e derise imposture riguardano i contatti (Con forti frizioni) fra il mondo scientifico (Fisica, Matematica) ed il mondo umanistico (Filosofia, Lettere, ...).
Ho sempre visto con entusiasmo le interferenze delle persone dal loro campo disciplinare ad altri, anche totalmente diversi. Tali "trasgressioni di frontiera" spesso portano una crescita culturale. I problemi possono sorgere quando il soggetto che trasgredisce pensa (Si convince) di potersi sostituire, in toto, agli esperti (Nel caso specifico: A. Einstein;...). Crescita, a mio parere, derivata anche in presenza del conflitto innescato/evidenziato dal pestifero Sokal, il quale per smascherare una serie di imposture (Schiocchezze), ha fatto pubblicare, su una famosa rivista Americana, una nota parodia su scritti ed affermazioni fatte da notissimi filosofi Francesi (E non solo). L'articolo "tecnico" é stato molto "apprezzato" fintanto ché l'Autore non ha evidenziato le "fesserie" (Inserite volutamente nella nota). Il Sokal, con l'aiuto di Bricmont, ha avuto giuoco facile nell'affondare il bisturi contro le "teorie" di filosofi, sociologi e qualche incauto ... architetto. Soggetti, tutti, convinti, erroneamente, di avere conoscenza di materie a loro sconosciute (Fisica,...). L'aspetto divertente della questione é che questi Signori, pur parlando in modo assolutamente incomprensibile (Dai punti di vista: Fisico, Chimico, Matematico, Filosofico) hanno avuto (Ed, in parte, hanno ancora)un seguito accademico non certo irrilevante. Pur davanti al NULLA.
Resta confermato l'assunto che non ha niente da dire chi parla in modo complicato ed incomprensibile. Solo gli ingenui (O Yes-man) pensano bene dell'interlocutore, pur davanti al vuoto. Pensando che tutto ciò ch'é oscuro é necessariamente profondo.
Dubbio sopraggiunto: Sono stato, per caso, incomprensibile?
Sei stato chiaro,Domus,molto chiaro.Non mi inoltro in terreni difficili,per me,ma ricordo sempre le buone lezioni del mio vecchio professore di lettere:"Quando leggete e ne capite il contenuto,è buona letteratura,altrimenti non perdeteci del tempo".
RispondiEliminaUn saluto agostano.