Risuonano netti nell'aria
gli acuti e ricorrenti
scampanellii dei campanili
delle chiese barocche,
nell'aria tersa e ferma
del pomeriggio di fine estate
mentre immagino parvenze manzoniane
e fogli di carta mischiati alle foglie.
Nel mio dolce giardino
s'accavallano
tra tardi profumi di gelsomino
e lampi di citronella
gli sfondi delle solenni Grigne
quasi accampate per caso
eternamente
tra il lago e la via.
Sto aspettando qualcosa che non so,
decisa ormai definitivamente
ad attraversare il giardino
e sono i rintocchi delle campane
a darmi una mano,
nell'incanto che ora conosco
seppure sfumato e ancora soffuso
dalle nostalgie consuete.
Dolci suoni, raffinate armonie,
sfondi sfumati, rosati paesaggi.
Non permetterò più a nessuno
di dominarmi il cuore.
Poesia di Patrizia Luigia MORELLI, tratta dal suo libro Ephermera, Edizioni ETS. Quando il sentimento si scontra con la ragione
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