La struttura portante della religiosità Cristiana nella Magna Grecia poggia (Anche se pochi ne parlano) sulla diffusa presenza del monachesimo. Erano dei monaci Italo-Greci, comunemente detti Basiliani (Da San Basilio), depositari di un immenso livello culturale che cercarono, per quanto possibile visti i tempi e le condizioni socio-economiche locali del tempo, di trasferire con passione alle comunità locali. Essi ebbero la capacità ed il merito di sommare alla civiltà locale la civiltà Greca (Dalla quale erano stati costretti a fuggire per le continue, persistenti e violente invasioni dei Saraceni. Il Monachesimo bizantino ha occupato un posto decisivo per l'umile popolazione rurale. Dai loro ricoveri (Conventi, Chiese, Casette), posizionati sui cucuzzoli collinari e pre-collinari (In modo da avere la possibilità di avvistare eventuali sbarchi Saraceni ed allertare la popolazione con il suono delle loro campane) scandivano sistematicamente lo scorrere del tempo giorno dopo giorno. Era il dolce suono delle campane che scandiva l'ora delle Messe che facevano sapere lo scorrere del tempo (Alba; Mezzogiorno; Sera). La loro intelligenza e la loro cultura è stata posta al servizio della gente nei vari periodi storici (Bizantino, Normanno, Greco, Arabo, Saraceno, Latino) attraversati in Magna Grecia.
Sul Monte Varraro di Benestare c'è ancora traccia del Convento Basiliano che inondava col din-don delle sue campane tutta la vallata di Argade, e non solo ...
1 maggio 2018
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