Grande è stata la mia ammirazione nell'ascoltare le osservazioni dirette ai giovani di Benestare, poco tempo fa, da un dotto "cultore". Mi sembrava di essere stato trasportato in un paese lontanissimo, nel passato remoto. Mi sembrava di essere nell'antico Egitto e di ascoltare il discorso di un gran sacerdote di que luogo, rivolto al giovane Mosè. E mi sembrava di sentire la voce di quel sacerdote egizio alzarsi con accenti di analoga alterigia e di analogo orgoglio.
Sentivo le sue parole e il loro significato, inizialmente ermetico, mi fu improvvisamente rivelato.
E tutto mi fu semplice e comprensibile.
Tutto chiaro come un sasso bianco: di carbonato di calcio anidro.
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