E’ impazzita. Impazzita! Impazzita!? Impazzitaaaaaaa!
La cinciallegra che in cima al melograno starnazza come un'oca.
E batte l'ali e fischia al par del merlo.
E’ un giorno strano.
Forse un giorno nero, mi dico!
La mia donna festeggia Valentino, lontana.
non sente la cinciallegra che chioccola come allodola al mattino.
Laggiù dove, se guardi, scorgi il mare blu
e il delfino che gioca allegramente
non vedi
e tutta l’altra gente…………laggiù.
E insiste e danza sopra il ramo del pesco che si muove nel sole
la cinciallegra.
Resto incaponito a guardare.
Giorno triste sarà se la cinciallegra gorgheggia e l’usignolo
parla.
Te lo regalo questo giorno, donna,
Dalle stelle alle stelle.
Ascolta. Ascolta questa voglia ostinata d’impazzire.
Lasciami tra le voci che indovino:
il cavallo che sibila,
il leone che pigola,
l’aquila che crocchia.
Seduto guardo il sole che ruzzola al tramonto.
Solo.
Senza voce.
Muto.
Felice del mio nulla.
Carlo A. Pascale, 12/02/2014, ore 18,11
Lamento d'amore in versi.
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