Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

4 febbraio 2014

IFIGENIA

Nello studio della vita dell'uomo sulla terra, spesso ricorrono alcune civiltà che hanno lasciato tracce  culturali indelebili. Penso ai Maya, agli Aztechi, agli Assiri, ai Greci ai Romani. Tutti popoli che sono stati, in qualche modo, coinvolti nell'intreccio Religione-Superstizione-Barbarie. Intreccio che, anche ai giorni nostri potrebbe essere attuale (Sotto forme diverse da quelle attraversate nel passato), può essere sciolto, solo, dalla Cultura, dalla conoscenza, dalla scienza, dalla Ragione. 
In questo contesto (Religione e Superstizione prevalenti su Scienza e Ragione), con le parole di Lucrezio, la storia della bella Ifigenia.
Nella città greca di Aulide, il fior fiore degli eroi Achei deturpò col sangue di Ifigenia l'altare della vergine Diana, per propiziare la dea offesa dall'uccisione di una cerva sacra. 
Quando le fu tolta la benda dagli occhi, la ragazza scorse il padre Agamennone all'alto col volto mesto, i sacerdoti attorno a lei che nascondevano la lama del sacrificio, i cittadini che piangevano. E cadde in ginocchio terrorizzata.
Non giovò, alla sfortunata, l'essere stata la primogenita del re che aveva offeso la dea: fu sollevata a braccia dagli uomini, e condotta all'altare tutta tremante.
Ma non, come le avevano fatto credere, per essere solennemente sposata ad Achille e musicalmente scortata dal canto di Imeneo, protettore dei matrimoni. Bensì per soccombere come mesta vittima, immolata dal proprio padre affinché la flotta potesse salpare per Troia.
   

1 commento:

  1. Scienza e ragione,se c'è conoscenza e cultura,si può,ma spesso la religione ha bisogno di sposare la superstizione,per giustificare ciò che non è facile spiegare. Perchè si vogliono spiegazioni logiche,ma non si ha volontà o capacità di seguire le vie della logica.
    Comunque,ho già prenotato per giugno l'Agamennone di Eschilo al teatro greco diSiracusa...
    PS.ho trovato gradevolissimo il racconto "il sole negli occhi"-scritto davvero bene.

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