“Vorrei abbracciarti, baciare la tua pena e scioglierla”
La mia donna che snoda i capelli come cavalli in corsa
entra in campo;
che freme in cima ai pioppi del torrente
che scivola nel buio come follia d’amore;
che abbraccia questa certezza della morte
con occhi di fuoco,
ha voglia di perdersi.
A te i sogni dissennati che ardono
A te le vertigini dei monti,
a te il turbine amaro della fine, donna.
“Vorrei abbracciarti, baciare la tua pena e scioglierla"
Sei entrata in campo da madre di un unico sentimento
più grande del mondo
E spezzi il pane nella quotidiana fame.
La mia donna prega
Ed ha lacrime d’angoscia e di gioia agli occhi per abbracciarmi
E portarmi davanti all’Altissimo.
Regalami la pace e il ristoro, donna.
In questa notte senza stelle che la luna accarezza con mano dolce
Da uno squarcio di luce.
“Vorrei abbracciarti, baciare la tua pena e scioglierla”.
La mia donna cammina spedita lungo la strada del sogno
E scioglie il manto nevoso dei monti
Per arrivare alla cima.
Alza allora le braccia e asciuga le sue lacrime alle nubi più calde.
La mia donna è l’impossibile anello della felicità
Ed io l’amo da uomo.
La mia donna è fragile e morrà come una foglia.
Non la posso salvare ma l’amo.
di Carlo A. PASCALE
Poesia ricevuta tre giorni fa dall'Autore al quale mi rivolgo con una famosa frase di una pia suora portoghese: "Amore! In quale follia non arrivi a farci trovare il piacere"
Questa lirica, la cui struttura segue più l'impeto della creazione che quello della logica formale, è un inno alla donna e alla'amore. Alla donna del poeta e al loro amore, Il poeta che è insieme il protagonista dà e pretende dalla "sua Donna" ciò che sembrerebbe impossibile essere. Ma è questa la novità:aspettarsi dalla propria donna le cose impossibili, la gioia di scoprirla là dove sembra che lei ci sia. Ma l'amore è un miracolo e da esso dobbiamo aspettarci tutto, volere tutto da esso, attriburgli sempre una forza risolutiva. La giostra delle cose impossibili, in cui corre la Donna e l'Amore, è poi familiare a questo poeta che ama la natura e l'avverte come anima viva e dolce. Va letta col cuore, va recitata con amore e dedizione. Cahan
RispondiEliminaChe peccato che non ci siano stati commenti a questa poesia div i versi sono animati da una volontà dlle mia donna, che nel contesto poetico è il valore più alto.E' il porto in cui tutto converge e da cui tutto parte. La molla, la forza è tutta da cogliere nella sua "volontà" di cirrere in soccorso del poeta. Si tratta di una sorta di botta e risposta in cyu a Lei che offre il suo amore lui risponde con un tessuto di immagini in cui tutto diventa celebrazione di lei e attestato di amore e di dedizione. I versi di risposta devono trarre la loro musicalità e la loro forza, la loro eterogenea bellezza dalla partecipazione del lettore o dalla forza di un cuore commosso (il termine esatto sarebbe INNAMORATO)che si lascia afferrare e gode di partecipare alla sfilza di immagini, di visioni, di movimenti, di abbandoni e così via di cui è ricca la poesia.Se faccio un poì il professore, perdonayemi. Seguite però le mie incuesioni. Un abbraccio a tutti
RispondiEliminaL'autore Carlo a. Pascale