La vita, senza alcun preavviso, spesso ci pone davanti alla necessità di fare delle scelte; di decidere su opposte ipotesi. La pigrizia, il vivere canonico, il quieto vivere, il conservatorismo che non ama le novità, spesso ci suggeriscono di non accettare la possibilità che al momento ci viene offerta. Forse pensando ad altre opportunità analoghe (O migliori) future. Opportunità che quasi mai si ripeteranno.
Da qui il detto di Orazio "Carpe diem". Cogli l'attimo, l'occasione fuggente, nel momento che si presenta. Il rimando ad una seconda opzione spesso, quasi sempre, è una scelta sbagliata. Siamo padroni del nostro domani, ma procrastinare la Gioia di vita può portarci alla morte senza aver mai adeguatamente goduto della vita.
Il ragionamento di Orazio si lega al concetto del "tempo come bene primario della vita", già ragionevolmente espresso, tanto tempo fa, da Aristotele.
Per questi motivi è necessario, giusto, corretto, "vivere l'oggi, senza alcuna fiducia nel futuro". In assonanza con Epicuro che suggeriva di considerare l'esistenza come un puro caso (Come ci insegnano i Ginecologi) al fine di poterla vivere compiutamente, come una grande, unica, Meraviglia. Meraviglia che ha luogo una sola volta. Forse.
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