C'è una piccola fase nella vita quotidiana di ogni uomo, che tendiamo a nascondere, ignorare, dimenticare.
E' il momento in cui passiamo dal sonno alla vita reale; al risveglio. E' come un salto nel buio. Salto dal quale si cerca di uscire al più presto possibile. E varie sono le modalità che ognuno attua per tale passaggio dal buio alla luce.
Per molti è un momento di vergogna per il viso "guasto", deformato, dal sonno. Come se venisse fuori da una tremenda battaglia tra il bene e il male.
Per altri è un momento di pausa per l'attrazione esercitata dai sogni sul cervello.
Con la tendenza, in tutti i casi, al riordino di pelle, capelli, ciglia e, poi, guanciali, lenzuola, coperte, trovati in immenso disordine.
Con l'opzione del desiderio di vagare nell'inconscio dei sogni, oppure con la determinazione di cancellare subito tale inconscio.
Nel primo caso ci sforziamo di ricordare, e ricordiamo sempre più dettagli dei sogni.
Nel secondo caso la soluzione, come dice qualcuno, sta nello strofinare energico del volto (Guance, fronte, tempie, occhi). Così facendo tutti i sogni subito spariscono e si è pronti per iniziare un nuovo giorno. Dimenticando tutti gli incontri con il ... nulla.
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