Nella terra di NOSSIDE, come a Troia, ogni cosa è alla fin fine "mescolanza". I vincitori (mafiosi) ed i vinti (Cittadini, Vittime) vivono mischiati in una perenne tragedia. Come se fosse di comune condivisione la gioia del delinquente mafioso vincitore e la tristezza del Cittadino vinto.
Ma in questa mescolanza è il muto dolore che si fa malinconico canto elevando i pensieri, i volti, le trepidazioni oltre quel luogo (Bello, ma violentato), oltre il tempo presente.
Ancora più in alto della Storia.
L'apparenza è il frutto della forza che è lotta, violenza sulle persone e sulle cose. Ma nella vita c'è "QUALCOSA" che si oppone e che sfugge alla forza. E' "Qualcosa" che non è "condizionabile", di difficile descrizione, che è vincolato alla BELLEZZA del SILENZIO, dell'Ascolto, dell'Amore.
La forza ha il dominio dei luoghi, dell'apparire, ma riduce coloro che la esercitano in "cose morte". Essa nulla può contro lo Spirito Libero, contro l'Amore che è e resterà sempre ininprigionabile, inappropriabile, indomito. LIBERO, appunto.
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