Chi è stato, totalmente o parzialmente, direttamente o indirettamente, responsabile della desertificazione e del degrado sociale, economico, etico e morale di un territorio non può, non ha alcun titolo per intervenire alla rinascita di quei luoghi e di quelle comunità.
Chi ha ridotto ai minimi termini una città, un paese, come la zona desertica egizia, prossima a Tebe, nella eventuale successiva fase di ripresa socio-culturale, deve essere allontanato, con le buone o con le cattive maniere, dalle stanze del potere. Ciò al fine di evitare che esso possa rimettere in azione, nei gangli istituzionali, le radici cancerogene e le corruttele che gli consentirebbero di perpetuare il suo regime.
La tebeizzazione di un territorio, alla fine, nel caso egizio si presentava con la presenza umana rappresentata dai monaci eremiti cristiani, custodi delle Scienze e del credo monoteistico di Cristo, rispettati e, alla bisogna consultati.
La tebeizzazione moderna, attuale, è totalmente priva di aspetti umani o civici, né tantomeno, la realizzazione di qualche episodio di volgarità edilizia (Hotel a 5 stelle) potrà mai portare quel pizzico di umanità necessario in casi del genere. Questi squallidi volgari tentativi servono solo per spendete denaro pubblico e confondere la gente sulla realtà delle cose. Realtà che alla fine porterà il conto che dovrà essere pagato dai cittadini.
Il Cittadino, in questi casi, ha il diritto dovere di tutelare e difendere i diritti di Libertà e Giustizia, ma le Istituzioni devono possedere in esse dei capisaldi inalienabili di difesa dei suddetti diritti.
La realtà ci dice che il cittadino non parla e le Istituzioni sono amorfe, spente. Controllate da incompetenti, nella migliore delle ipotesi.

Nessun commento:
Posta un commento