Col termine pigmalione si definisce la persona che assume il ruolo di maestro nei confronti di altra persona rozza e incolta, plasmandone la personalità, sviluppandone le doti naturali e affinandone i modi.
Il mito di Pigmalione, secondo Ovidio, fa rimando allo scultore, di Cipro, capace di modellare una statua di donna, nuda, nell'avorio, ritenuta espressione di assoluta bellezza e femminilità. Statua ritenuta superiore, in bellezza, a qualunque donna in carne e ossa.
Statua talmente coinvolgente da portarlo a dormirle accanto, con passione ardente, nella speranza di vederla, un giorno, viva, animata.
La bacia e gli sembra di essere baciato, le parla, la stringe. La colma di tenerezze. Le porta quei doni che le fanciulle amano ricevere: conchiglie, sassolino levigati, fiori variopinti, gigli, gocce d'ambra. Le mette addosso eleganti vestiti, anelli alle dita, collane di perle al collo.
Per fare in modo che tale metamorfosi avvenisse si recò, sicuro e fiducioso, al tempio di Afrodite, alla quale divinità chiese, accoratamente, l'animazione della bella scultura d'avorio, creata con le sue mani. Afrodite dopo averlo ascoltato attentamente acconsentì alla singolare richiesta. E la statua, pian piano, cominciò ad animarsi e, quindi, l'artista la si vide diventare umana, in carne ed ossa.
Pigmalione e Galatea (La ex statua) si sposarono e concepirono una figlia , Pafo, antico nome di Cipro.
L'effetto Pigmalione (Di Rosenthal) rappresenta la profezia che si autorealizza.
In sintesi, se uno studente si convince della presenza di un giudizio negativo del suo professore allora esso tende a giudicare come dispersivo, negativo il suo operato, che continuerà ad essere insufficiente. Di contro, se esso si convince che il docente gli dia più credito di quanto realmente esista allora esso mostrerà un impegno nello studio superiore a quanto umanamente possibile. Un buon docente dovrebbe essere a conoscenza dell'effetto Pigmalione per il diffondersi di una crescita culturale potenzialmente più elevata.
Tale concetto è stato portato a teatro da George B. Shaw.
Nelle scuole ci ha pensato Maria Montessori (I professori dovevano astenersi dal pensare male di uno studente, perché il semplice pensiero poteva trasmettere allo studente una spinta psicologica negativa).
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