Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

4 ottobre 2018

VANITA'

Secondo lo Zingarelli la Vanità indica il "fatuo compiacimento di sé, che nasce da un'alta considerazione dei propri meriti, veri o presunti, unito al desiderio di essere lodato, ammirato".
Essa rappresenta uno degli elementi di ciò che ogni uomo è nella rappresentazione degli altri.
La Vanità, in altre parole, rappresenta il desiderio di suscitare negli altri una sensazione di superiorità. E' la grande, eccessiva (Qualche volta ossessiva) stima di se stessi che si cerca di far esaltare dagli altri. Essa rende l'uomo loquace; e, spesso, porta, quando la ricerca è esasperata, al risultato opposto. 
Il vanitoso cerca l'encomio degli altri per costruirci sopra un'alta opinione di se.
Tina, penso che, forse, tu abbia ragione. Si, forse, sono, un po', vanitoso. Ma, a mia discolpa, vorrei dirti:
-Sono compiaciuto di me, ma non a livello fatuo;
-Ho buona considerazione di me, ma non ho alcun bisogno, desiderio e necessità, di essere lodato o ammirato;
-Non sono condizionato, in alcun modo, in assonanza con Arthur Schopenhauer, dall'opinione degli altri sul mio conto. Infatti vivo senza curarmi della rappresentazione che gli altri fanno di me;
-Non mi sento superiore a nessuno, anche se sono cosciente e stimo il mio Essere;
-Non cerco l'encomio degli altri al fine di costruire l'opinione di me stesso. La mia opinione, il mio pensiero, il mio spirito critico non  sono condizionabili dall'esterno.
   Sai, Tina, quasi quasi penso di non essere un tipo vanitoso. E, tu, come stai da questo punto di vista?

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