9 luglio 2016
CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO (CAP)
Con l'acronimo CAP, nella quotidianità, indico sia un carissimo Amico letterato, sia le strutture in cemento armato precompresso. Strutture prefabbricate pensate, progettate, realizzate e perfezionate da un noto Ingegnere Francese, al quale siamo tutti riconoscenti per il suo lampo di genio. Tutti o quasi (O quasi, come vedremo). Esse rappresentano l'elite nel campo strutturale in calcestruzzo. E, trattandosi di optimum non tutti sono capaci di capire e riconoscere la loro singolarità e la loro importanza. E' come dire che non tutti sanno riconoscere lo style e l'eleganza di una donna eccezionale rispetto ad una donna normale. La precompressione può essere con tecnologia "scorrevole" o con tecnologia "aderente". A seconda della circostanza della condizione di vincolo dell'acciaio armonico (Quello con elevata capacità di resistenza) nei confronti del calcestruzzo (cls) al momento dell'applicazione dello sforzo di trazione. Nel primo caso (scorrevole) la tesatura dell'acciaio armonico è fatta dopo il getto e la maturazione del calcestruzzo. Nel secondo caso (aderente) la tesatura è fatta prima del getto del calcestruzzo, che va, immediatamente, ad avvolgere, intimamente, gli elementi tesi (E successivamente interagenti). In entrambi i casi il cls è progettato, dosato, posato, lavorato a perfetta regola d'arte (In laboratorio), al fine di garantire l'integrità e la perfetta futura funzionalità dell'opera (In questo caso parlo di travi da ponte).
Una delle zone più delicate e bisognose delle maggiori cure progettuali, come dovrebbe essere ben noto a tutti gli addetti ai lavori, è quella di estremità delle travi. Là dove la trave c.a.p. è appoggiata. Ossia, in quella zona ove si "effettua", si "studia", si "dimensiona" l'ancoraggio delle barre armoniche (Trefoli, Trecce, Fili). In queste zone il Progettista riversa il massimo sforzo per armonizzare ed indirizzare, adeguatamente, il flusso dello Stato Tensionale Spaziale. Come ben noto a tutti gli addetti ai lavori, anche a quelli di mezza tacca (Un po meno ai babbei), una volta realizzate le travi in cap non devono subire colpi bruschi e non devono essere, in alcun modo, perturbate da azioni distruttive. Specialmente in prossimità degli appoggi.
Se mi capita di vedere che delle travi cap, a trefoli aderenti, non solo subiscono "malversazioni tecniche e strutturali", ma anche perturbazioni dinamiche (Con martelli demolitori) proprio nella zona degli appoggi, allora resto muto, indignato, sconcertato, ..., incavolato.
E penso a quante braccia rubate all'agricoltura (BRA) si vedono a capo delle strutture pubbliche. Senza nulla togliere alle tante persone per bene che in quel campo civilmente e con intelligenza svolgono la loro encomiabile attività.
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