Nella vita, spesso, siamo portati a domandarci se i vari accadimenti siano generati dal "caso" o dal "fato". I saggi, dall'antichità, ci insegnano, in funzione della scuola di appartenenza, che vale l'una o l'altra opzione.
Caso: Alcuni filosofi sono convinti che gli Dei non si curano né dell'origine, né della fine dell'uomo. Se ne "fregano" di loro. Così si spiega il caso, frequente, di sventure toccate ai buoni e di vita felice per i malvagi.
Fato: Altri filosofi, invece, ci spiegano che in ogni accadimento si concreta un preciso destino, derivato non dal corso delle stelle, ma dalle interelazioni dei rapporti naturali. In presenza, anche, della possibilità di libero arbitrio, che, di per se, implica il verificarsi di eventi.
Con molti in condizioni di felicità per la presenza di sventure e con altrettanti molti in condizioni di infelicità pur nel pieno della loro potenza.
La maggioranza dgli uomini resta, ancora, convinta che il destino sia segnato dalla nascita. Escludendo qualsiasi interferenza della libera scelta dell'uomo.
14 settembre 2014
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