ARIA DEL DIO DELLA FELICITA'
Mi fai spuntar le lagrime, fratello,
vedo che la tua vita non è allegra
Ecco una mela: io ne possiedo tre,
perciò una la regalo a te.
Non ci vedo niente di eccezionale:
e l’uno e l’altro possiamo vivere.
Solo i semi, promettimelo,
avido non inghiottirli,
sputali invece a terra
prima che mi allontani.
E se poi cresce un melo
dentro il mio campicello
vieni a prenderti i frutti:
è il tuo albero quello!
di Bertolt Brecht
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Caro Domus, queste sarebbero veramente le premesse per un società migliore!!
RispondiEliminaBuona giornata.
Sembra tutto così facile,è facile,ma perchè allora tanto egoismo ed egocentrismo?.Ciao Domus.
RispondiEliminaPremesso un caloroso saluto all'Architetto ed alla Professoressa, vorrei porre alcune riflessioni che riguardano me, certamente la acuta, dolce e sensibile chicchina e, certamente, tante altre persone. Le n/s riflessioni sono legate all'età? Perchè spesso il n/s animo si immalinconisce portandoci a voli pindarici? E' vita la banalità del quotidiano? Tra il serio ed il faceto, infine, aggiungo alcuni sassi che lancio nell'acqua stagnante di un lago alpino. In un momento particolarmente terribile (Privo di prospettive economiche e di ideali), come quello che stiamo vivendo in Italia ed in tanti paesi occidentali, le persone sensibili sono quelle che per prime si mettono a pensare, a riflettere, in termini collettivi ed individuali. Le riflessioni, di per se, sono, certamente, auspicabili, visto che aiutano a vivere, ma spesso ci portano davanti ad innumerevoli punti di domanda. Punti ai quali, spesso, non vogliamo o non possiamo dare razionali risposte. Allora, che fare? La risposta a tale domanda dipende da una serie di variabili (Livello culturale, Indipendenza economica, Autonomia di visuto quotidiano, Religiosità, Intelligenza, Rapporti sociali e domestici, ...) funzione del singolo soggetto e delle condizioni al contorno. Alla fine resta da scartare l'ipotesi anagrafica (Come accetta qualcuno. Senza tenere da conto che non puoi essere considerato senile per il semplice fatto che sei non più trentenne!)che non c'entra niente con l'intelligenza riflessiva... Il guaio è che nella vità spesso siamo portati a volere qualcosa di più. Siamo insoddisfatti; per le cose fatte non benissimo e per quelle che non abbiamo fatto (Perchè non abbiamo potuto o voluto...). Spesso siamo come i gas che hanno bisogno di occupare un volume maggiore, per evitare l'esplosione. Ma, questo non è un male. Anzi. Il guaio, poi, è che, spesso, nella vita moderna, siamo soli tra tanta gente. Spesso abbiamo rapporti fatti di "mi piace" o "non mi piace" che invece di aiutare rincretiniscono le nostre menti. Questo è uno dei motivi per cui, ogni tanto, si sente il bisogno di isolarsi, di protestare, di scrivere di getto e con rabbia delle cose che possono fare ... preoccupare gli amici. Sono stato prolisso e di ciò chiedo venìa. Ma non posso chiudere senza alcuni sintetici suggerimenti: VIVIAMO la nostra VITA; Non mettiamo freni alla tua intelligenza ed alla sete di conoscenza; Non fermiamoci in superficie con le cose e le persone; Se reputato necessario trasgrediamo; Leggiamo un bel libro; Confrontiamoci e scontriamoci con qualcuno (Che sappia ascoltare ed eventualmente criticare) su argomenti che vadano al di la della banalità. In uno: "Ama e fa ciò che vuoi".
RispondiElimina