Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

24 giugno 2025

EVVIVA LA REPUBBLICA

 La gestione di un Paese può assumere varie forme. Scartate le tipologie a sfondo religioso (Forse le più retrograde) e le crudeli dittature (Un uomo o un partito al comando), restano le due forme più diffuse: la Repubblica e la monarchia (Più o meno modernizzata).

La Repubblica ha come presupposto, più o meno generalizzato nei vari paesi, il rispetto dei principi fondamentali di Libertà, Uguaglianza, Fraternità. Principi, come noto, riconosciuti ed esaltati già con la Rivoluzione Francese. 
In questo caso tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. I poteri istituzionali, per principio, sono autonomi e agiscono nel rispetto delle leggi. Inoltre, ma non di minore importanza, la gestione del potere è posto nelle mani di persone (Magari di spiccata moralità. Ma non sempre è così) per un tempo limitato. Questo punto rappresenta uno dei più importanti elementi di guida e di controllo della Democrazia, contro i rischi di deriva autoritaria. Tutte le rimodulazioni a questo limite temporale, seppur rappresentato come una necessità impellente e doverosa a favore di qualche persona, rappresenta un subdolo attacco alla libertà e alla Repubblica.
Amplificare il numero dei mandati di rappresentanza istituzionale rappresenta un attacco erosivo alla Democrazia.
In una Repubblica (Che non sia "delle banane") il controllore non deve, mai, coincidere col controllato. Inoltre, chi rappresenta l'interesse del pubblico non può essere, nel presente e nel futuro, rappresentante dell'interesse privato. 
In questo caso, almeno formalmente, la legge è uguale per tutti.

La monarchia, sotto le varie forme esistenti nel mondo, ha come presupposto che il popolo è costituito da sudditi, che, in quanto tali, appartengono ad un ceto inferiore a quello della famiglia monarchica. In sintesi, per potere proprio o pseudo divino quelli della famiglia monarchica appartengono a un livello superiore rispetto a quello dei sudditi. E, in quanto tali, per principio, in questi paesi risulta assente il principio di uguaglianza fra tutti gli esseri viventi. 
In questo caso, anche dal punto di vista formale, la legge non è uguale per tutti. La famiglia reale (e la corte) quando non è, addirittura, considerata come discendenza diretta della divinità suprema riconosciuta è, pur sempre, considerata al di sopra della gente comune. Quindi, tutt'altro che valido il principio di uguaglianza fra tutte le genti. 
Con la monarchia la gente comune è considerata dal potere come di secondo livello ed essa finge di non saperlo ammirando ed esaltando le beatitudini dei regnanti e dei relativi familiari.

   In linea di principio ogni sistema di gestione di un paese dovrebbe avere come obiettivo la Felicità dei cittadini.
Ma la Felicità dei cittadini deriva dalla loro Libertà, che, a sua volta, deriva dal Coraggio. Coraggio che deve emergere per la difesa suprema del sistema contro tutti i pericoli che possono paventarsi, in modo più o meno recondito. 
               Felicità > Libertà > Coraggio > Difesa
Non si è mai veramente felici se non si è liberi. Un passerotto in gabbia, anche se canta, non sarà mai felice. Se lasciato libero lo si potrà sentir cantare, con  grande armonia e gioia, tra le foglie di un albero.
La libertà se si possiede deve essere difesa dalle tante aggressioni, con estremo coraggio, senza freni. Se essa non si possiede allora, anche qui, bisogna mettere in opera tutto il coraggio possibile per acquisirla, eliminando tutti gli ostacoli. E senza abbandonarla, mai, nelle mani di soggetti inadeguati. Difendendola da ogni pericolo, con ogni mezzo, dagli aggressori di qualsiasi categoria. 

Lo diceva anche Tucidide.


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