La Hanna Arendt, nel secolo scorso, ha studiato, attentamente, le implicazioni personali e sociali derivanti dalla manipolazione dei fatti, dalla colpevole soccombenza agli ordini ricevuti senza alcuna riflessione di buon senso logico. Facendo, artatamente, confusione fra vero e falso. Le sue considerazioni le ha concentrate nel concetto definito la banalità del male.
Tu che sei al comando mi ordini che cosa fare ed io, subordinato nella gerarchia di comando, ubbidisco eseguendo gli ordini, indipendentemente dal merito del comando.
Il mio compito -hanno affermato alcuni gerarchi nazisti davanti alle accuse di genocidio fatte dal tribunale- era quello di eseguire gli ordini ricevuti, non quello di stabilire se quegli ordini erano o meno crudeli, contrari all'umanità.
Risposta di per se mediocre, idiota, banale. Ancora più assurda in quanto era banalità rivolta al male verso il prossimo. Prossimo considerato negativo, infetto, pericoloso per quella comunità tedesca.
La filosofa Arendt è la studiosa che ha analizzato, studiato e sviluppato il concetto di “banalità del male”.
La bugia è stata applicata, sistematicamente, come strumento del potere. Con la necessità di additare, isolare e annientare il nemico responsabile di tutte le malefatte del sistema. Con un nemico da combattere dal sistema e da tutta, o quasi, la popolazione, grazie alla manipolazione bugiarda della verità diventata bugia e della bugia fatta credere come verità.
Mentire continuamente non ha lo scopo di far credere alle persone una bugia, ma di garantire che nessuno creda più in nulla.
Un popolo che non sa più distinguere tra verità e menzogna non può distinguere tra bene e male.
E un popolo così, privato del potere di pensare e giudicare, è, senza saperlo o volerlo, completamente sottomesso all’impero della menzogna.
Con persone come queste, condizionate mentalmente nel profondo, puoi fare tutto quello che vuoi. Alla gente è stato insegnato di non pensare, di non ragionare. Solo ubbidire conta. A pensare sono preposti altri. I vertici. Con un popolo incapace di avere sogni, di pensare con la propria testa (Cosa considerata estremamente pericolosa), le persone di vertice possono gestire il potere senza alcuna difficoltà.
Ma nella società moderna, attuale, esistono soggetti che, incapaci di usare raziocinio personale, al fine di mostrarsi ossequienti coi loro capi, fanno una perfetta applicazione di quanto a loro ordinato, anche se nel merito si tratta di enorme bestialità?
Sì, senza dubbio alcuno. Nelle strutture pubbliche (Comuni, Province, Regioni, Ministeri) e private (Aeroporti, Aziende) si possono vedere tanti automi capaci solo di applicare, alla lettera, sistematicamente, quanto a loro ordinato senza rendersi conto della bestialità esistente in quel merito prescritto.
E' la banalità del male che risulta priva di riscontro se per caso cerchi di portarla a conoscenza delle persone bigotte. Per esperienza diretta.
Nulla di nuovo sotto il sole. Ovvio.
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