Pavidi.
Nella società ci sono sempre state quelle persone che non hanno mai avuto la capacità di schierarsi, preferendo la soluzione che prevede il salto, al momento opportuno, sul carro del vincitore.
Sono le persone che hanno paura del giudizio altrui, sono coloro che non fanno scelte, non prendono mai decisioni. Sono persone molli, prive di spina dorsale, inutili per se stessi e per la collettività.
Sono i pavidi.
Sono coloro che, secondo Dante, non meritano alcuna considerazione, ma solo disprezzo. Tale convinzione porta Dante a posizionarli, addirittura, nell'antinferno, al di fuori dell'inferno. Neppure meritevoli di stare nell'inferno. Ancora con minor riguardo di quanto ha prestato a terribili peccatori.
E quando attraversa tale zona il suo tutor, Virgilio, gli dice con decisione, pacatamente:
"non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Gli ignavi sono considerati immeritevoli di alcuna considerazione; da parte di nessuno.
Secondo Dante sono la immondizia del genere umano. A loro è da dedicare solo il massimo disprezzo possibile.
Loro hanno avuto paura di schierarsi, ignorando il fatto che la vita non è altro che una continua presa di posizione.
Salve,
RispondiEliminaa volte, esporsi ci vuole molto coraggio in certe situazioni.
Essere isolati può essere una conseguenza, che ho imparato apprezzarne il valore.
Compreso il silenzio, silenzioso.
Certo esporsi significa mettere bene in vista la propria faccia, il proprio portamento eretto e non flesso e, quindi, significa rischiare. Penso, per esempio, a coloro che evitano di esporsi testimoniando per fatti di mafia. Seppur stante l'incapacità delle Istituzioni di tutelare il Cittadino.
RispondiEliminaIl silenzio, come ho scritto altrove, quasi sempre rappresenta una posizione ben precisa. Non è il vuoto decisionale , la paura delle decisioni. Tutt'altro. Spesso rappresenta il gusto del rifiuto del confronto con ragionamenti primitivi e barbarici. Ma è sempre una posizione netta, ben precisa. Da impavidi.
Un caloroso e silenzioso abbraccio.