La vita di ogni essere umano è caratterizzata da un corpo (La materia, in continua evoluzione con la variabile tempo, le cui caratteristiche chimico-fisiche sono, intimamente, dipendenti dagli avi) e da un'anima (Lo spirito, l'antimateria, la cui caratterizzazione è in continua evoluzione).
Con la nascita ogni essere umano acquisisce la disponibilità di un'anima che seguirà il corpo per tutta la vita terrena. Poi se ne andrà per un periodo sabatico, più o meno lungo, fino a quando non sarà richiamata, con tutta la precedente memoria cancellata, per tener compagnia a un altro nuovo corpo.
Il momento più singolare della vita è rappresentato da quell'istante in cui l'anima vola via nel cielo, abbandonando quel corpo divenuto, oramai, spento, triste, vuoto e dalla fase immediatamente precedente durante la quale corpo e anima si rendono conto di essere arrivati alla fine del loro viaggio a comune.
E prima di quell'istante quante volte l'essere umano si è domandato e domanderà a se stesso e alla sua anima "fino a quando ti porterò con me in giro per il mondo?"
Ricordo alcune riflessioni, parafrasate, fatte, pochi giorni prima della sua morte, da Adriano, l'imperatore romano più acculturato (Detto ironicamente, dalla corte romana, il grecuzzo, per la sua vicinanza alla cultura ellenica).
Da tanto tempo ti porto a spasso, in ogni dove, mia
"piccola anima smarrita e soave.
Compagna e ospite del mio corpo.
Non so ancora per quanto tempo mi terrai compagnia,
prima di scendere e andare in luoghi incolori, bui, ardui e spogli,
ove non avrai più la possibilità di gioire con i consueti svaghi".
Egli, sapendo di essere prossimo alla fine, svuotato di tutte le sue energie, ma con serenità, esamina le debolezze della sua vita e dialoga con la sua anima.
Ed io, come lui, esamino spesso le debolezze della mia vita. Sono qui che aspetto l'aldilà, senza alcuna paura di morire.
Animula vagula blandula ...
Animuccia vagabonda, leggiadra, ospite e compagna del corpo ...
"Resta con me un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari,
le cose che certamente non vedremo mai più ...
cerchiamo di entrare nella morte ad occhi aperti".
L'anima, separata dal corpo, diventa piccola, tenera, diafana, palliduccia, trasparente, nuda. La sua assenza porta svuota il corpo dell'energia necessaria per dare all'uomo la gioia, di cui ha sostanziale bisogno. Gioia che sola è capace di far allungare la vita.
Fino a quando?
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