Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

24 ottobre 2019

LA REPUBBLICA DEI GENI

Tale definizione, introdotta da Schopenhauer, rappresenta, idealmente, il vissuto nell'antica Grecia, che va da Talete fino a Socrate. I Geni (Nell'ambito filosofico) sono nell'ordine: Talete, Anassimandro, Eraclito, Parmenide, Anassagora, Empedocle, Democrito e Socrate
Essi erano "sapienti" che "vivevano per la conoscenza". Ognuno di loro ha sviluppato il proprio pensiero sulla scorta del pensiero dei grandi che l'hanno preceduto. Essi Geni, per i Greci hanno rappresentato quello che per altri popoli erano i Santi. Erano "Sapienti" non solo in quanto tali, ma, anche, in considerazione "alla maniera con cui il popolo li riconosce, li cura e li elogia, in quanto tali".
La precisazione mi fa pensare al commento fattomi da una persona molto colta, non molto tempo fa, a proposito del diverso punto di vista di un qualunque professore universitario Italiano e di uno Francese o Britannico, a proposito di un qualunque altro suo collega. 
L'Italiano spesso parla del collega con critiche e censure (Vere o presunte) di vario genere. Con astio e con invidia. 
Il Francese, indipendentemente dal livello qualitativo, del suo collega parla, sempre, in termini positivi, costruttivi. Questa condizione, senza dubbio, non può che aiutare la crescita dei singoli e, naturalmente, della Università (Scuola) che rappresentano. 
La caratteristica fondamentale della cultura dell'antica Grecia, sta nel fatto che i Greci sono stati sempre pronti ad assimilare tutto ciò che di valido era presente nella cultura degli altri popoli (Verso Oriente e verso Occidente. Indiani, Egizi, Ebrei, Cinesi,  ...).  

Nessun commento:

Posta un commento