Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

8 ottobre 2019

DURC: COSA FARE

In molti, in quest'ultimo decennio, mi hanno fatto sapere di condividere quanto ho affermato con la famosa nota, da me chiamata "Il paradosso del DURC". Con essa ho contestato il modus operandi della normativa sui lavori pubblici (Da qualche tempo è stata estesa anche agli incarichi progettuali ed a tutte le transazioni delle "Partite IVA" con la Pubblica Amministrazione (PA)). Un amico, la settimana scorsa, di contro, mi ha fatto notare che è facile contestare, ma che è costruttivo, anche, proporre soluzioni al problema del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), per variare l'attuale impostazione. La mia risposta alla suddetta osservazione è riportata, implicitamente, nelle mie  contestazioni. Per evitare qualsiasi dubbio riporto, di seguito, l percorso che, a mio parere, dovrebbe fare la PA in queste circostanze. L'assegnazione di un appalto deve essere effettuata secondo modalità tecniche, non certo col massimo ribasso e neanche col meccanismo previsto dall'art.95, comma3, lettera b), del D. Lgs. n.50/2016 e s.m.i. ("Offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo". Percorso Viscido e Perverso, a mio modo di vedere. Percorso che si scontra con la necessità di fare in modo che il controllore sia distinto dal controllato), ed, in ogni caso, scartando, categoricamente, la condizionale del DURC. Le imprese partecipino alle gare d'appalto anche senza il DURC a posto. Basta, semplicemente, che in fase di pagamento dei vari Stati di Avanzamento dei Lavori (SAL) la Stazione Appaltante (SA), trattenga le somme necessarie per pagare i contributi previdenziali ed assistenziali dovuti dall'impresa. Lo stesso meccanismo vale, naturalmente, anche per i liberi professionisti e per tutti coloro che si trovano davanti a questo problema. Con un po' di buon senso si da la possibilità alle imprese di operare senza intaccare il diritto degli Enti di incassare i contributi dovuti. Contributi che in caso di fallimento o assenza di lavoro le imprese potrebbero non avere la possibilità di versare.
Semplicemente!

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