Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

1 ottobre 2025

VENDETTA

 Con il termine sostantivo vendetta si intende quel danno morale o materiale inflitto privatamente ad altri per pareggiare il danno o l'oltraggio subito, contravvenendo alle leggi e alle regole dello Stato.
E' da considerare come una forma  di giustizia privata, che il soggetto si auto-attribuisce, nascente dall'aggressività umana e dal forte desiderio di ristabilire una specie di riequilibrio con la controparte.
Da alcuni è considerata la giusta punizione, il castigo divino, per un grave torto subito.  Si dice che essa è più efficace se pianificata e messa in atto, a freddo, con lucidità e freddezza; mai con impeto, a caldo. La vendetta è un piatto che va servito freddo, si dice. 
Essa è legata al rancore, all'odio, al desiderio di rivalsa spesso sostenuto dal convincimento dell'incapacità dello Stato di assicurare alla Giustizia il colpevole del torto subito. Essa rappresenta un vero e proprio boccone avvelenato, solo apparentemente soddisfacente.  In vero, alla fine, essa non porta alla liberazione da quel senso di ingiustizia che colpisce il soggetto interessato, ma porta chi la insegue in uno stato di sofferenza, di ossessione, di autodistruzione.

La vendetta non è cosa che risarcisce del dolore subito, per esempio, per "il furto dei sogni" di un caro. Furto che ha portato esistenze di dolore, di miseria, di sofferenza inaudita. Né, tantomeno, chi ha messo in atto delirio nella mente e disperazione infinita nel cuore, può essere pagato con un semplice colpo di pistola sulla fronte. Sarebbe troppo semplice, quasi banale. Sarebbe come considerare equivalenti anni di sofferenza con pochi istanti di buio; quegli istanti di cui il criminale potrebbe aver bisogno, per rendere l'anima a Dio. 
Sarebbe una vera ingiustizia. 
La vendetta vera, per un grande, profondo, eterno, lento, dolore subito richiede, vuole, se possibile, un analogo dolore a quello che il criminale ha arrecato. 
Applicando il detto biblico (Che, forse, solo biblico non è, visto che esso era noto e applicato, in oriente, prima dell'evento cristiano) che vuole un "occhio per occhio", o un "dente per dente". Senza dimenticare che "l'odio è cieco, la collera è sorda e chi cerca vendetta rischia di bere una bevanda amara, avvelenata", specialmente se il vendicatore è povero e sprovveduto. 

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