Nelle società con alti valori morali è altissima la considerazione nei riguardi delle persone Oneste.
E, di contro, è scarsa la stima nei confronti delle persone disoneste.
Nella società in cui viviamo, specialmente in quest'ultimo secolo, è stata creata, ad arte, a mio parere, una certa confusione intorno alla zona di demarcazione fra le due suddette tipologie. Con un conseguente vantaggio etico e civico a favore delle persone cattive e con svantaggio in danno alle persone per bene.
Ciò ha comportato, paradossalmente, che
i disonesti sono premiati col successo
e gli onesti puniti con la miseria.
E questo non è un banale sfogo di natura vittimistica; è la semplice constatazione del reale stato delle cose. E' la realtà imperante.
La Fortuna (Provvidenza) sta nell'essere, e nel voler continuare ad essere, onesti; ed essere, eventualmente, premiati o riconosciuti come tali.
La Fortuna è come la Giustizia di Dio, alla quale l'uomo si rifugia, in assenza di quella di Stato. Spesso essa ci appare come dormiente, ma viene sempre il momento del risveglio. E quando Dio si ricorda fornisce una congrua dimostrazione: ricompensare i buoni e punire i cattivi.
Questo è il desiderio di molti che sperano e credono nella riedificazione di un mondo eticamente migliore.
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