Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

10 settembre 2011

TERNE PITAGORICHE

E' noto a tutti il teorema di Pitagora sui triangoli rettangoli, che ci informa della singolare circostanza del rapporto (Uguaglianza) tra la somma dei quadrati costruiti sui cateti ed il quadrato costruito sull'ipotenusa. In sintesi: a2 + b2 = c2 . Tanti tecnici, in fase operativa, in assenza di adeguata strumentazione ed in presenza di necessità inderogabili, dovendo materializzare due direzioni ortogonali (Pur in prima approssimazione), ricorrono alla terna pitagorica più nota costituita dai due cateti (3) e (4) e dall'ipotenusa (5).
Di terne pitagoriche, come noto, esistono infinite. Per trovarle, una volta fissati, a piacere, due numeri interi p e q (Di cui p>q), bisogna e basta trovare:
- la differenza dei quadrati dei suddetti numeri : p2 - q2 ;
- il doppio prodotto dei due numeri: 2 p q;
- la somma dei quadrati dei due numeri: p2 + q2 .
Se, per esempio, poniamo p = 2 e q = 1 otteniamo:
p2 - q2 = 2.2 - 1.1 = 4 - 1 = 3
2 p q = 2.2.1 = 4
p2 + q2 = 2.2 + 1.1 = 4 + 1 = 5
Ossia la terna pitagorica più elementare ( 3, 4, 5) e nota.
Divertiti a cercare altre terne fissando a piacere i valori di p e di q.

4 commenti:

  1. NOOOOO non voglio più sognare l'esame di matematica !!! Ciao e scappo, per ora.

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  2. Dedicato a Soffio,
    Chi studia o lavora nel campo della mente (Filosofia, Psicologia,...) è abituato, per forza di cose, a Ragionare, ad usare il proprio cervello. E, se ciò è vero, così come è vero, ne deriva che i sapienti sono molto vicini alla matematica (Che altro non è che raziocinio per ogni accadimento terreno). I Filosofi greci sono un chiaro esempio da tale affermazione. Se vogliamo arrivare al secolo scorso ti riporto il nome di Bertrand RUSSELL (Di cui ti consiglio la lettura delle sue opere) che oltre ad essere un superbo filosofo è stato un eccelso matematico (Suo è il paradosso del 16 giugno che ha smentito la teoria di un matematico tedesco, suo amico) oltre che un inguaribile donnaiolo. La matematica, per esempio, con la sua eleganza sta, anche, dietro la stupenda Piramide di Cheope ch'è riportata sul tuo logo. Allora, ti dirò, come certamente saprai, che molti libri sono stati scritti sul fatto che questo monumento è stato progettato, molto verosimilmente, e realizzato avendo come riferimento due dei numeri magici della matematica: Pi greco  = 3,14 e Phi  = 1,61 (Sezione o rapporto aureo). Credimi è molto divertente scoprire che, per esempio, il rapporto tra il perimetro di base della tua piramide (P) e la sua altezza (h) è uguale al doppio di . In sintesi: P/h = 2 = 6,28. Così come è stato accertato che il rapporto fra l’altezza di una faccia della piramide (s) e l’altezza della piramide (h) è pari al suddetto rapporto aureo. In sintesi: s/h = 1,61.
    Mi fermo qui, visto che voglio evitare di perderti ...
    Ho visto, comunque, che sei molto bravo anche in matematica.
    Ciao. Domus

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  3. Mi hai steso per terra! Ho fatto lettere e in matematica sono sempre stata una bestia.

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  4. Dedicato ad Ambra,
    Quando, tanto tempo fa, ho cominciato a scrivere in rete, mi sono detto che il presupposto, per tutte le divagazioni, doveva essere quello di portare, per quanto possibile, un SORRISO, un alito di di VENTO fresco a tutti gli amici lettori, certamente, molto pazienti con le mie ... novelle. Anche nel caso specifico pensavo di essere stato chiaro, preciso e... spiritoso. Invece,... scopro di aver ottenuto... l'effetto opposto.
    E, di ciò, gentilissima Ambra, chinandomi per risollevarti da terra (Ove sei caduta fragorosamente dopo una crudele lettura) me ne dolgo e piango. Pur non potendoti promettere (Come un monello Pierino) di evitare l'argomento (Matematica) in futuro. E, però, vorrei dirti, se me lo consenti, che se nella vita non riusciamo a cogliere la bellezza delle cose (Un Fiore, una Scultura ( Bernini), una Architettura (Leonardo),...) la colpa non è nostra (O non prevalentemente nostra), ma degli insegnanti, certamente inadeguati, che abbiamo avuto nella nostra fanciullezza. Poi, sai, la matematica non mette limiti anagrafici per la conoscenza. C'è sempre tempo per studiarla. In relazione,infine, ai tuoi studi umanistici (L'uomo non sarebbe tale senza il brivido della prosa (Chi non è innamorato delle opere di Fedor D., richiamato varie volte anche sul questo blog) e della poesia (Uno per tutti Dante) ) , in ex-tempore, non posso non rammentare quanto affermato dal più acuto seguace di Socrate secondo il quale la conoscenza della matematica è condizione essenziale per l'accesso alla filosofia ed al governo. Tanto da far scrivere all'ingresso della sua Accademia il seguente monito: " Non varchi questa soglia chi ignora la matematica"...
    Calorosissimi abbracci.
    P.S.: In ogni caso, pur sostenuto da Platone (Vedi, Repubblica), mi considero responsabile della tua caduta. E, per essa, mi dichiaro colpevole, pur chiedendoti clemenza. Sono pronto la pagare la punizione che, dolce Ambra, riterrai più opportuna... Domus

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