Altre volte mi sono soffermato sulle problematiche connesse alle centrali nucleari, per la produzione di energia. Ora vorrei, soltanto, rammentare l'esigenza improcrastinabile, da parte di tutti i paesi del mondo, ed in particolar modo di tutti quelli appartenenti al Continente Europeo, di effettuare dei controlli terzi (Effettuati da strutture esterne alle stesse Società di gestione ed agli stessi stati interessati) al fine di verificare la persistenza e/o l'esistenza dei requisiti minimi di sicurezza. Sulla scorta delle ultime esperienze di Fukushima. In sintesi rammento che, a mio parere, le centrali nucleari dovrebbero: Essere realizzate fuori dai centri abitati (A distanza superiore a 100 km); Essere non prossime alla linea costiera; Essere esterne alle aree considerate come sismiche; Essere ad una quota tale da non essere interessati da eventuali maremoti (Tsunami); Possedere dei sistemi di raffreddamento del nocciolo verificati anche agli effetti sismici più gravosi ed ipotizzabili.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
E per l'Italia che ha detto no alle centrali nucleari l'avvio di un piano energetico di medio periodo per le energie alternative. Il silenzio post referendario mi preoccupa.
RispondiEliminaCaro Francesco,
RispondiEliminaDi energia è importante interessarsi sempre. In aderenza al tuo pensiero scrivo ed ho riportato su questo sito, senza remore, il mio pensiero sulle centrali nucleari. Tu sai che in Italia, molti anni fa, con altro referendum, i cittadini si sono espressi, in modo netto, contro l'energia ricavata dal nucleo. L'esperienza nucleare in Italia era stata avviata con l'installazione di quattro siti. Uno di questi è quello riportato nell'immagine (Al volo) del post. Per tale sito mi sono sempre domandato se qualcuno ha mai effettuato dei controlli per accertare il grado di radioattività degli alimentari (Riso, ecc..), diffusi su tutto il territorio nazionale, prodotti dalle aziende agricole locali, praticamente attaccate alla centrale.
Sulle energie alternative conto di ritornarci in seguito, con approfondimenti. In sintesi, ora, dico: Tutte le energie alternative allo stato attuale delle conoscenze non sono nelle condizioni di sostituire la richiesta di energia soddisfatta prevalentemente col petrolio. Ciò non toglie che, a mio parere, bisognerebbe:
1) Limitare gli sperperi di energia. Tanto diffusi, a tutti i livelli, nella pubblica amministrazione;
2) Favorire lo sviluppo dell'energia fotovoltaica (Solare). A livello Nazionale non locale, evitando normative contorte e variabili;
3)Favorire (Norme semplici e chiare) lo sviluppo dell'energia idroelettrica. In Italia si potrebbero realizzare innumerevoli impianti mini-hidro che potrebbero ridurre anche i costi per trasportare l'energia in zone isolate. Spesso ho sviluppato studi e progetti per questo tipo di centraline elettriche, incontrando innumerevoli difficoltà ... Tali proposte, a mio parere, dovrebbero essere favorite non ostacolate da burocrazia, istituzioni, ..., malaffare. Esistono, In tutta Italia, innumerevoli siti che potrebbero essere, facilmente, utilizzati per ricavare energia a basso costo; ma, forse, sono ipotesi poco appetibili...;
4) L'energia eolica dovrebbe essere incrementata solo nelle zone riservate, prive di valenza paesaggistica, lontane da luoghi abitati.
Ciao. Una rilassante estate. Domus
a verità che si blocca sempre incognita nella nostra vita, e sarà sempre la stessa? Possiamo fare a meno di nucleare?
RispondiEliminaUn abbraccio
Hola Modusdomus¡¡
RispondiEliminaEn España también se plantea el mismo problema, todos somos ciudadanos expuestos, pero me pregunto si todo fuera inspeccionado, medido y estudiado sin que errores humanos provocaran accidentes, la energÃa nuclear no puede ser una alternativa...
Saludos¡
www.miltyflinn.blogspot.com
Da DOMUS alla bellissima Rosa Maria,
RispondiEliminaI tuoi dubbi sono i miei dubbi. Ma il problema (Premesso che il petrolio è presente, ancora per tanti decenni, in grandissime quantità ) non è tanto quello di affermare l'importanza dell'energia prodotta dall'atomo (In grande quantità ), ma è quello di dire, e, quindi, eventualmente, accettare i rischi connessi alla suddetta produzione. Vedi, come ho detto in altro post, in linea di principio non sono contrario all'energia nucleare se c'è il rispetto di alcuni principi fondamentali (Zone non sismiche; Lontananza dai centri abitati; Protezione da agenti esterni (Tsunami,...); ecc.). Se non ci sono le condizioni suddette penso sia necessario avere il coraggio di... "fare a meno " del nucleare. E' appena il caso di ricordarti che qualche secolo fa la stessa preoccupazione c'era per la macchina a vapore (Che ha sconvolto i processi industriali del tempo). L'uomo davanti alle necessità è, certamente, capace di trovare soluzioni alternative per mantenere ed anche accrescere lo sviluppo dei popoli. Concludo, si, possiamo fre a meno del nucleare. Abbracci. Domus
Da DOMUS a Milty Flinn,
RispondiEliminaI problemi del nucleare, come si è visto con Fukushima recentemente e con Chernobil, qualche tempo fa), sono problemi extranazionali e non locali. Da tempo sono convinto della necessità che, almeno in Europa (Ma sarebbe più giusto a livello mondiale) si costituisse una struttura scientifica, non legata, in alcun modo, alla politica, capace e preposta di esaminare, studiare, analizzare attentamente tutte le centrali nucleari esistenti al mondo, al fine di suggerire (Avvertire) gli accorgimenti da adottare, caso per caso. Tenendo presente le condizioni basilari necessarie da rispettare ( No in zone sismiche; Lontananza dai centri abitati; Protezione da agenti esterni (Tsunami,...); ecc.). E' appena il caso di rammentare che nel mondo c'era e c'è il problema delle scorie radioattive e del loro stoccaggio.
Il Cittadino, inoltre, dovrebbe avere la possibilità di verificare le suddette condizioni di sicurezza. Poi, è assolutamente necessario (indispensabile) non nascondere la verità di ogni problematica connessa al funzionamento delle centrali. Nulla deve mai essere nascosto al pubblico. Vorrei rammentare, ancora, che l'ultimo incidente nucleare (Fukushima) si è verificato in uno dei paesi più industrializzati del mondo!!! Infine, per chi non lo sapesse, poco tempo fa, anche nella civilissima ed industrializzata Gran Bretagna una centrale nucleare ha rischiato di andare in tilt per l'attacco di... un branco di meduse all'impianto di raffreddamento. Il problema maremoto (Tsunami), poi, secondo me, è potenzialmente esistente in tantissime centrali nucleari. Anche della nostra carissima Europa. In seguito, se vuoi possiamo parlare delle centrali prossime a casa tua.
Abbracci. Domus