Esistono tante persone di indole buona, umile, timida. Devote, credenti, osservanti, che vivono la loro vita sulla scorta di pochi principi, basilari, semplici, netti, chiari per tutti. Sono i timorati di Dio.
Una di queste persone, un giorno, durante una storica tornata elettorale locale, pur senza alcuna mia richiesta specifica, mi ha fermato per strada e con un bonario sorriso mi disse: "Prego per voi, ma sono obbligato a votare per loro".
Le due parole di questa frase che mi hanno emozionato sono state "Prego" e "loro".
Esse mostravano, in modo netto, la sua enorme fede (Chiedeva a Dio di fare vincere la lista da me sostenuta. Cosa che neppure io ho mai osato fare!) e la sua distanza dai miei avversari politici.
Un'altra storia, altrettanto struggente, è quella di un fedelissimo timorato, che, anche in questo caso, si rivolge a Dio, a fronte di un torto subito.
È una di quelle persone che tutte le domeniche e tutti i giorni festivi provvedono a santificare le feste, andando a Messa e che sono presenti a tutte le messe di funerale, di trigesimo e d'altro.
Quest'anima pura un giorno ha subito un grave atto di violenza psico-fisica, da un prepotente (mafiosetto locale). Per reazione al grave atto subito, con un moto di orgoglio, a testa alta, rivolgendosi al soggetto gli ha ratificato che, al giusto momento, non sarà presente né al suo funerale, né al suo trigesimo.
Lui che è stato sempre presente alle messe di tutti i morti del paese, anche quelli sconosciuti! Messe col pane e senza pane.
Così facendo, secondo il timorato, Dio e tutta la gente del paese sapranno che lui non era presente al rito; si domanderanno il perché lui, il timorato, non era presente alla messa e, facilmente, potranno dedurre della cattiveria commessa dal de cuius.
Atto subito e rimasto indelebile, sanguinante, nella sua anima.
Sì, quel "Non verrò al tuo funerale" è stata una risposta di alto valore etico, morale, simbolico. Esso rappresenta il rifiuto di un comportamento barbarico, primitivo, volgare, con le armi di civiltà di cui il timorato era dotato.
E, a pensarci bene, tale reazione (Non verrò al tuo funerale) è l'opposta di quella che usano i mafiosi e i sicari che sono sempre presenti, come gli sciacalli, ai funerali delle loro vittime. Bastardi!

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