Sono sempre stato e sarò sempre di spirito repubblicano, ma non posso non ricordare ai miei quattro lettori la filosofia di vita di un famoso marchese romano, diventato, ai giorni nostri, maestro di vita per tanti palloni gonfiati che crescono all'ombra dei privilegi del mondo politico.
L'originale signorotto romano, al fine di mettere in evidenza il suo potere, dovuto al titolo nobiliare, al confronto col popolino, aveva preso l'abitudine di dire:
"Io sono io, ossia il Marchese del Grillo, tu, invece, tu non sei un cazzo".
Egli, spesso, faceva uso del suo potere derivante dal suo status anche per divertirsi e mettere in evidenza, coi rappresentanti del potere esecutivo, le ingiustizie esistenti in quella società.
L'omologo despotello attuale, per esempio il classico pallone gonfiato del mondo politico, anche se con parole un po' più edulcorante, facendosi forte del suo potere acquisito, dice gli stessi concetti. Senza alcuna intenzione di mettere in risalto le ingiustizie riscontrabili nella società moderna che non fanno altro che rimarcare gli squilibri sociali esistenti.
Sono i rappresentanti del potere che non possiedono in toto. Esistono, si mettono in mostra tra soggetti belanti, tanti, troppi, soggetti rappresentanti del potere (Lecito e illecito), che si sentono dei veri e propri cloni del Marchese del Grillo (Quello di "Io sono io e voi non siete un cazzo"). Essi, però, non si rendono conto (Essendo circondati da soggetti amorfi, belanti) di essere servi del vero possesso di quella autorità, regolarmente rappresentata, magari per ubriacature collettive o per giogo violento e di essere, semplicemente, dei:
- sacrestani, che detengono le chiavi dei portoni, ma non possiedono le chiese;
- bidelli, che puliscono i banchi e aprono le porte delle scuole, ma non hanno il possesso delle stesse;
- infermieri, che per quanto utili socialmente non sono i possessori degli ospedali.
Costoro, per deformazione cerebrale tendono a sostituirsi, a tutto e per tutto, nel loro capo (Umano o divino. Legale o illegale) pensando di agire per diritto, nel pieno esercizio delle sue funzioni.
Ma non è così!
E, purtroppo, non c'è nessuno tra i loro conoscenti che preso atto della circostanza osi informare il soggetto interessato della sua ... mediocrità.
Forse è meglio lasciare questi soggetti cuocere nel loro stesso brodo.

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