Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

1 luglio 2020

LUOGO COMUNE

Nella vita siamo portati a considerare come giuste, corrette, quelle cose che sono considerate tali dalla collettività
Indipendentemente dal merito.
Tante cose, nel campo scientifico per esempio, sono state considerate come assolutamente vere per molti secoli. E, ciò, fino a quando qualche eretico (Galileo, ...) non ha cominciato a dubitare e contestare il convincimento generale
Convincimento ch'è difficile sradicare. 
Con una conseguente lotta che spesso diventa impari.
La comunità è portata ad accettare come vera l'opinione espressa da qualcuno, più o meno autorevole, che si dichiara conoscitore di una specifica materia. Tale presupposto fa sì che l'uomo comune, al di la di ogni ragionamento di merito, tende a far propria l'opinione, anche assurda, data per certa da terzi.
E' così che il "vulgus riempie di frottole la propria testa", come diceva Platone. 
E' così che l'opinione di alcune persone, manifestata col presupposto ipotetico personale della competenza diventa luogo comune.
L'opinione diventa comune grazie al contagio di tutte quelle persone che non potendo, per mezzi intellettuali, domandarsi se esistono o meno i presupposti  scientifici, non osano porsi in opposizione agli autori e preferiscono mantenersi attivi sostenendo l'argomentazione a prescindere. Così facendo il consenso diventa un obbligo sociale. Con la conseguente crescita esponenziale della della mediocrità, del vanto di se stessi.
Da qui si innesca il classico meccanismo di reazione a catena che porta a dar credito a tante sciocchezze.
In ogni comunità tutti vogliono avere una opinione su ogni argomento. Pochi sono capaci di pensare e riflettere su ogni argomento.

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