Qualora ce ne fosse bisogno, mi sembra il caso di precisare, che in ambito Sanitario Nazionale, emergono, senza veli, le seguenti circostanze.
a) Gestione Nazionale della Sanità. La Sanità è un settore della società che richiede una gestione a livello Nazionale non Regionale. Chi ha sostenuto e/o sostiene il contrario non conosce la nostra Costituzione e non si rende conto che quello della Salute è un Diritto che deve riguardare tutti i Cittadini, allo stesso livello. Indipendentemente dal luogo di residenza e da altre circostanze di merito;
b) Facoltà di Medicina senza test di accesso. Ho già altre volte affermato che lo studio della Medicina è, senza dubbio, qualcosa in più di una professione. Ad esso non bisogna mettere limitazioni di accesso, legate a considerazioni sfocate, non certo democratiche. Ricordiamoci che Cuba, piccola realtà economica, ha sfornato, per fortuna, tanti medici che hanno portato un aiuto sanitario, non indifferente, a tutta l'America Latina. Non è possibile accettare l'ipotesi che sia lo Stato a stabilire la facoltà che i ragazzi devono scegliere per i loro studi universitari.
Quanti ragazzi in gamba hanno perso anni in Università estere, oppure in "facolta collegate/vicine" (Farmacia, Biologia, ...) prima di ritentare e passare il test di Medicina. Conosco delle persone che hanno fatto questo percorso e che attualmente sono degli ottimi professionisti medici.
Quanti altri sono stati costretti a rinunciare al proprio desiderio, per motivazioni economiche o per qualche domanda idiota dei test di ingresso (TV, ...) che il potenziale medico non ha saputo favorevolmente risolvere.
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