Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

25 marzo 2020

CITTADINO DEL MONDO

Mi considero, mi sento, sono Cittadino del Mondo (Citizen of World), nonostante tutto, da sempre. Questo non mi impedisce, come molte persone, a sentire una spontanea pulsione verso il Paese di nascita, che, spesso, porto con me, nel peregrinare sulla terra. Il tutto con una percezione di amore-odio, per quello che è, e per quello che potrebbe essere e non è. Quello di nascita è un luogo che ho trovato (Arrivando sulla terra), senza alcuna richiesta o imposizione. E' così e basta. Il mio si affaccia al Mare, verso Est, da una collinetta, protetto da una dorsale montuosa arcuata. Si presenta con tutti i pregi e i difetti di un piccolo centro, con radici nelle culture Bizantina, Magno-Greca, Latina. Con tutte le tare legate agli opposti sistemi di vita (Spartani e Ateniesi; ecc.) dei popoli che, nel tempo, qui radicatesi. Con la convivenza di: Santi e Diavoli; Buoni e Cattivi; Quaglie ed Aquile; Onesti e Disonesti; Belli e Brutti. Con una forte presenza dell'Invidia. Caratteristica presente nel DNA sin dal tempo della Magna Grecia. E' la caratteristica che, legata al mancato rispetto della cosa pubblica (Non ancora considerata come una cosa propria da difendere e tutelare), ha portato questo luogo verso il disfacimento etico, sociale, economico e culturale.
Ma, il paese ove sei nato, in ogni caso, se ci pensi bene, ti riporta alla fanciullezza, al tempo in cui hai imparato a leggere e scrivere (Il mio maestro, che ricordo sempre con un sorriso, si chiamava Giovanni Scopacasa), ai giochi, che ti hanno legato ai luoghi ed agli amici.
Tutto ciò premesso, ci tengo a precisare, come accennato, il mio amore, incondizionato, per tutti quei luoghi che mi attraggono e mi fanno sentire come se fossi a casa mia. Spesso sono i luoghi, come il Perù, che Josè Maria Arguedos ha definito  di "todas los sangres". Sono luoghi di: tradizioni, usi, superstizioni, culture che, nel tempo, si sono sovrapposti, si sono mescolati, si sono integrati, coniugati.
I guai per questi luoghi magici arrivano, a mio parere, quando qualcosa o qualcuno pensa di poter sopprimere l'altra cultura esistente. Avendo sempre con me il desiderio di portare una ventata di Rinascimento, di crescita, di immaginazione, di cultura, per tutti, senza alcun discrimine.
Io, nonostante tutto e tutti, mi sforzo di incrementare, il più possibile, il mio livello culturale al fine di essere, sempre di più, Cittadino del Mondo. Mantenendomi sempre a sostegno di chi non ha voce, gli ultimi.
Senza dimenticare che il miglior modo per tutelare la civiltà, la libertà, la giustizia è quello di assicurare, garantire, un elevato livello di cultura. Tanto più basso è il livello culturale di un popolo, tanto più quel popolo è schiavo (Ha difficoltà a dimostrare la ragionevolezza delle proprie idee). Mi sovviene la differenza del terribile vissuto analogo del popolo Armeno e di quello Ebreo. La sofferenza e lo sterminio degli Ebrei sono noti e condivisi da quasi tutta la civile comunità internazionale; quelli degli Armeni sono sconosciuti alla maggior parte dell'Umanità. 

2 commenti:

  1. Mi piace molto il tuo blog.

    Spero che tu stia bene.

    Jude

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  2. Ciao Jude, è sempre un grande piacere sapere sapere che mi leggi.
    Spero che tu stia bene. Domenico

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