Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

17 aprile 2024

CON UN CORPO E CON UN'ANIMA

 La nostra Italia, parte sostanziale di una futura Europa, a detta di molti, sta perdendo il legame, essenziale, che la dovrebbe legare, tenere unita, ai suoi Cittadini. Il distacco istituzionale fra il Potere Esecutivo ed i Cittadini è sempre più grande. La fiducia della gente in coloro che gestiscono il Potere Esecutivo è in caduta esponenziale. E la mancanza di alternative considerate valide il Cittadino esterna la propria posizione con l'astensione, la mancata partecipazione al voto. 

Il rapporto fra i Cittadini ed il Potere Legislativo è, praticamente, inesistente. Tale rapporto esiste solo nell'ambito familiare, di gruppo d'appartenenza, di lobby. 

Il rapporto fra il Potere Giudiziario e i Cittadini, specialmente in quest'ultimo ventennio, si è notevolmente affievolito. Per una lunga serie di argomentazioni. La gente non ha più fede nella giustizia. Sempre più raramente il Cittadino che subisce un sopruso si rivolge alla giustizia per ottenere il riconoscimento di un diritto riconosciuto dalla legge. E, quando raramente ciò avviene, tale riconoscimento si appalesa dopo un tempo abissale. Tanto da far nascere nel Cittadino il dubbio se era il caso di seguire quel percorso idealistico. I casi reali, purtroppo, parlano di tante situazioni in cui il Cittadino si è trovato a dover subire il danno prima e la beffa poi. La giustizia, secondo molti, è più interessata a garantire il rispetto della forma che della sostanza. 

Tutto ciò premesso mi domando e dico: "Ma questa è, ancora, una Repubblica Democratica, qualora lo sia mai stata?

I Costituenti hanno sempre pensato ad una società coesa e solidale, viva, dinamica, snella, funzionale efficace. Con Corpo e Anima. 

Ma, questa Repubblica d'Italia ha Corpo e Anima? L'Italia è una Repubblica superata, vacua, fuori tempo? 

Allo stato attuale qualcuno può sostenere, come a suo tempo fece Cesare che: “nihil esse rem publicam, appellationem modo sine corpore ac specie”. Ossia che “la repubblica non è nient’altro che un nome senza corpo né anima”. E, se tale concetto  di vacuità fosse considerato veritiero, quali iniziative il singolo Cittadino dovrebbe intraprendere per invertire la tendenza verso l'ulteriore degrado? Cosa dirà la storia davanti a tale e tanta grettitudine (Povertà d'animo) intellettuale? L'Italia non può essere un nome con un corpo senza anima. Non è accettabile anche solo per rispetto alla Cultura e all'Intelligenza che ha saputo, nel tempo, sfornare e sfornerà. 

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