Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

26 novembre 2025

QUANDO LA POLITICA È ARTE

 Nell'attualità, ma anche nel passato, prossimo e remoto, spesso, la politica è / è stata, vista in termini negativi. Come depositaria di intrighi, di corruttele, di lotte per acquisire e consolidare il Potere personale, spesso a discapito del benessere della collettività e a favore di persone legate a chi esercita il potere esecutivo. Questo tipo di fare politica, il più comune, ha come scopo principale l'interesse specifico di una persona, di un gruppo di persone, di un partito politico. Ma non certo l'interesse della città intera, con sguardo  al destino della stessa e alla felicità di tutti i suoi cittadini.

La politica come arte.
Ma, bisogna riconoscere, che accanto al precedente modus operandi di fare politica esiste un alto, molto più valido e raffinato che tiene, sempre, al centro dei suoi obiettivi il progresso, la felicità, la crescita economica e culturale di tutti i cittadini; nessuno escluso.
Quando la Politica è vissuta come Arte chi la esercita sa di essere personaggio di una missione umana e divina. Sa che il suo operato è rivolto verso il benessere dei suoi cittadini. Tutti i cittadini, quelli appartenenti alla propria famiglia, quelli appartenenti al proprio schieramento e anche a tutti gli altri.
I paesi, le città, le nazioni, quasi sempre, sono un coacervo di conflitti in ogni settore umano e dover affrontare, e risolvere, i relativi conflitti d'interesse implica esprimere posizione, fare delle scelte. Scelte che è necessario vengano recepite dalla collettività come le più sagge possibili, nel momento e nelle condizioni in esame, per il benessere di tutti.
Compito del buon politico è quello di saper aiutare le persone geniali che, sempre, esistono, in ogni dove, in tutti i settori del sapere. Magari eliminando, o riducendo, il più possibile, tutte le barriere, tutti gli ostacoli, che in buona fede, o in mala fede, sono impeditive per il successo di un'idea.
Un buon politico deve saper tenere a bada le possibili sfrenate, reali e potenziali, ambizioni personali che possono essere foriere di malcostume e illegittimità. Quindi non di buona politica.
La buona politica è lontana, e denuncia senza riguardo per nessuno, ogni atto connesso a fatti di corruzione, concussione o peculato, e, quindi, si mantiene lontana da intrighi di potere.
Questa posizione, netta e senza tentennamenti, implica la possibilità di attacchi, non solo verbali, che possono distruggere, anche in assenza di argomentazioni, chi non è dotato di una forte dose di coraggio, di autostima, di onestà morale ed etica.

La Politica è Arte quando chi la esercita opera col buon senso del buon padre di famiglia, avendo come obiettivo una comunità sempre più Libera, Bella, Ricca, Prospera, Geniale.
Ma questi concetti non è facile tenerli a contatto di gomito quando la rivalità, la gelosia, l'invidia si manifestano in modo virulento. La saggezza della politica, se c'è, serve per stemperare gli elementi di contrasto e guidare la collettività nella direzione più opportuna, per il benessere di tutti. E non è una cosa facile, anche se a monte il buon Politico ha una buona e ricca famiglia che lo supporta.

La Politica è Arte quando chi la rappresenta capisce e applica, nonostante rivalità e complotti, che il Potere non si conserva con la paura.
Il Potere per essere Arte ha bisogno di nutrirsi di Cultura. Ma non la cultura di parte, la Cultura che sta sopra le parti.
La Politica è Arte quando i suoi rappresentanti non sono circondati da soggetti ossequienti, privi di cultura, incapaci di pensare. 

La Politica è Arte quando il Potere diventa, veramente non per il colore dichiarato, un palazzo di cristallo, trasparente, sede e rifugio di chi pensa, di chi sa pensare, di chi osa pensare. Pensare e guardare lontano, ove gli altri non sanno o non osano fare.
La Politica è Arte quando non ha paura di aprire, spalancare, le porte alla genialità in ogni settore dell'esistenza umana. Indipendentemente dal censo e da altre condizioni. 

La Politica è Arte quando riesce ad attrarre a sé, come una calamita con la limatura di ferro, tutte le Arti (Pittura, Scultura, Architettura, Scienza, Tecnica, Musica, Teatro, Poesia, Letteratura, Filosofia).
Con encomi solenni, abbracci, riconoscimenti verso tutti coloro che genialmente trattano e si esprimono con dette Arti. 
E il politico che esercita la politica come Arte sa, benissimo, che, nonostante tutto, potrebbe andare incontro a complotti che potrebbero attentare, anche, alla sua stessa vita.
Circostanza questa che non dovrebbe bloccare il sistema.
E se per caso il blocco arriva è necessario fare in modo che la collettività venga a conoscenza di ogni dettaglio che riguarda l'azione eversiva ordita contro il benessere della collettività.
In questi casi il Politico deve cercare di fare capire alla collettività come stanno realmente le cose, e cosa pensano di fare coloro che vogliono bloccare il processo di sviluppo. Il tutto con determinazione e umanità.
Il Politico che fa Arte deve saper soffrire in silenzio, deve saper proteggere gli ultimi, deve saper sorridere agli amici, deve saper ascoltare i saggi, punire i traditori e i malfattori. 
Secondo la saggezza di colui che è capace di comandare non col fucile, ma con l'intelletto.
Col suddetto modo di fare nei cittadini resterà, per sempre, traccia delle sue sagge scelte.
Questo modo di fare Politica non serve per costruire imperi, per assoggettare nuovi popoli, serve per edificare regni culturali sovranazionali. Non serve per costruire glorie personali, ma per fare crescere culturalmente la comunità.
Il vero Politico sa che la vera potenza non sta nel dominare altri popoli, come in molti stanno facendo in questo periodo, ma sta nel
cercar di creare i presupposti per aiutare la crescita di tutti gli altri.

E quando è il momento opportuno deve capire ch'è il momento di farsi da parte, anche se molti potrebbero insistere perché resti al suo posto. Egli, prima di ogni altro deve capire di essere giunto alla fine del suo tempo politico. E trarne le dovute conseguenze.
Il Politico che ha fatto Arte, sa, capisce, intuisce, che quel ciclo si è chiuso, che bisogna dedicarsi ad altro, con lo stesso amore, la stessa passione, la stessa etica e lo stesso entusiasmo.
Egli sa bene che col suo modus operandi ha acceso una luce, ha aperto una strada, che aiuterà il percorso futuro di tutta la collettività.

2 commenti:

  1. Hai ragione a sottolineare che la politica diventa davvero alta quando chi la esercita si considera al servizio della comunità, non del proprio vantaggio. Il politico “artista” è colui che sa scegliere il bene collettivo anche quando ciò comporta critiche, ostilità o sacrifici personali; che valorizza la cultura, la creatività e le competenze; che agisce in modo trasparente e non ha paura di circondarsi di persone capaci.

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    1. Purtroppo devo riconoscere che di Politici "artisti" se ne vedono pochi, sia a livello nazionale che a livello internazionale. Ma, il fatto che siano rari non significa che non esistono. Io, per natura, sono ottimista. Un abbraccio.

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