Safari.
Col termine safari s'intende quell'attività ludica che porta le persone in ambiti primitivi, selvatici, ad interagire con luoghi, animali e altre persone. Spesso le interazioni avvenivano / avvengono tra soggetto civilizzato (Turista pagante) e gli animali (Leoni, elefanti, ...) del luogo visitato, e consistevano nell'osservare, nel fotografare, nel colpire e ferire, nel colpire e uccidere, magari per depredare zanne d'avorio o altro.
Nei secoli passati tanti europei facoltosi hanno organizzato e partecipato a safari nei paesi più disparati, per il prevalente gusto, barbaro, di procurare danno fisico o morte agli animali. Queste persone coi loro safari, lontano dal mondo civilizzato, si sfogavano dei loro istinti bestiali e, poi, tornavano alla vita civilizzata in società. Magari facendo bella mostra, con le persone più intime, di qualche trofeo bestiale.
Da qualche tempo, si diceva sottovoce, ma, ultimamente, si riporta senza remore, che dei safari molto più terribili, dove le vittime non erano gli animali, ma erano persone, cittadini inermi (Donne, bambini, uomini, vecchi, giovani, militari), sì sono svolti, sotto la luce del sole, nella città di Sarajevo, durante la guerra del secolo scorso. Incredibile!!!
È veramente incredibile dover registrare il livello di degrado del genere umano.
Dei "normali cittadini", europei, durante quel triste periodo bellico, lasciavano le loro città quiete e tranquille, lasciavano il loro lavoro, la loro famiglia (le loro mogli, i loro genitori e i loro figli), indossavano la classica divisa mimetica e, armati di tutto punto fino ai denti, andavano nella martoriata ex Jugoslavia, durante il periodo bellico, a fare "safari umani".
Sì, si portavano a Sarajevo e dintorni a "provare il gusto" di uccidere persone civili e militari.
Per il semplice piacere di uccidere!
Questi "nuovi barbari", dopo aver pagato il "balzello" previsto dagli aguzzini che gestivano queste "escursioni", si ponevano sui tetti dei palazzi e con modernissimi fucili, ad alta precisione, si divertivano a colpire/uccidere chiunque si trovasse a passare per le vie di prossimità. Sì, facevano i cecchini. Uccidevano per il semplice gusto di uccidere delle persone. Chiunque si trovasse non loro raggio d'azione.
Questi novelli criminali, cecchini, barbari da fine settimana, pagavano discrete somme di denaro per il gusto, selvatico, bestiale, di togliere la vita a un essere umano!
E dopo aver fatto "detta esperienza emozionale" questi mostri, tranquillamente, spogliatisi di quei vestiti, tornavano alle loro città, alle loro famiglie, ai loro lavori.
Tutto come se nulla fosse stato. Tutto come se si fosse trattato solo di una rappresentazione surreale, che seppure violenta, drammatica, era da considerare non vera, ma cinematografica.
Quegli esseri bestiali, in ogni caso, non sono fantasiosi, sono reali e magari vivono accanto a noi. Molti sanno nomi e cognomi, ma non parlano. Altri, invece, sarebbero disposti a parlare, ma sembra che nessuno sia disposto ad ascoltare.
Il Potere Esecutivo, il Potere Giudiziario, dei paesi Democratici, l'Europa, la CEDU, l'ONU, dovrebbero, senza alcuna reticenza, individuare tutti questi mostri, arrestarli e portarli dietro le sbarre di prigioni da tenere ben serrate per tutta la loro vita.

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