Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

25 novembre 2024

AMORE SACRO ED AMORE PROFANO

 La vita degli umani è piacevole quando è attraversata da emozioni, da sentimenti che nel loro manifestarsi esaltano anima e corpo.
L'Amore è l'agente fondamentale per la manifestazione di questo stato di esaltazione umana. Esso è detto sacro quando coinvolge la sola anima (Lasciando fuori il corpo); invece è detto profano quando interessa solo o prevalentemente il corpo (Indipendentemente dal coinvolgimento dell'anima). Si parla, quindi, di amore platonico (Scevro di sensualità. Sola contemplazione della bellezza ideale. Amore spirituale. Amore che sta solo nella mente e non nella realtà) e di amore sessuale.

L'amore detto platonico, privo di attenzioni di natura erotica, tende ad esaltare l'attrazione sentimentale, spirituale, esistente fra due persone.
Tale amore è stato decantato da poeti e scrittori di tante diverse culture e in tempi lontani fra loro.
Il massimo cultore dell'amore sacro, platonico, nel mondo occidentale, è stato Dante Alighieri,  che nella sua Divina Commedia l'ha esaltato in omaggio all'amata bella Beatrice (In vero Dante non poteva definirsi bello. Era, però, un poeta geniale). 
E' luogo comune, quindi, pensare a Dante come al poeta che parlava solo dell'amore platonico. 
Ma non è così. E per convincersi di ciò basta andare a vedere cosa dice al 3° Cielo (Quello di Venere), del Paradiso, della sua Divina Commedia, quando parla del noto Falchetto da Marsiglia il quale non era, in alcun modo, interessato ai discorsi platonici:
"s'io m'intuassi, come tu t'inmii".

Ricordando i seguenti significati dei verbi, ora in disuso:
-"Intuarsi": Entrare nel corpo, nel cuore e nella mente di una persona. Indossare corpo, anima e pelle della persona amata. In altre parole, reciprocamente, fondersi, compenetrarsi, entrare dentro l'altro/a.
-"Insemprarsi": Stare dentro, l'uno/a nell'altro/a, per l'eternità.
-"Inforsarsi": Stare l'uno/a nell'altro/a anche dentro il forse.

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