Nella vita, spesso, siamo portati a domandarci se i vari accadimenti siano generati dal "caso" o dal "fato". I saggi, dall'antichità, ci insegnano, in funzione della scuola di appartenenza, che vale l'una o l'altra opzione.
Caso: Alcuni filosofi sono convinti che gli Dei non si curano né dell'origine, né della fine dell'uomo. Se ne "fregano" di loro. Così si spiega il caso, frequente, di sventure toccate ai buoni e di vita felice per i malvagi.
Fato: Altri filosofi, invece, ci spiegano che in ogni accadimento si concreta un preciso destino, derivato non dal corso delle stelle, ma dalle interelazioni dei rapporti naturali. In presenza, anche, della possibilità di libero arbitrio, che, di per se, implica il verificarsi di eventi.
Con molti in condizioni di felicità per la presenza di sventure e con altrettanti molti in condizioni di infelicità pur nel pieno della loro potenza.
La maggioranza dgli uomini resta, ancora, convinta che il destino sia segnato dalla nascita. Escludendo qualsiasi interferenza della libera scelta dell'uomo.
14 settembre 2014
ATTEONE
Era un cacciatore. Ha avuto la sfortuna di vedere Diana ignuda, al bagno. Per tale motivo è stato trasformato in cervo, e, quindi, inseguito e divorato dai suoi stessi cani.
Per quello che si sa, comunque, Diana, anche nuda, era molto bella.
Per quello che si sa, comunque, Diana, anche nuda, era molto bella.
NATURA E VITA DELL'UOMO
Abbiamo bisogno:
- del tonico di ciò che è selvaggio;
- che terra e mare siano selvaggi, non sorvegliati e controllati da noi;
- di vedere vigorie con fattezze vaste e titaniche;
- di vedere la costa del mare con i suoi naufraghi; i boschi selvaggi con i loro alberi vivi e marcentisi; la nube carica di tuono.
Abbiamo bisogno di vedere la pioggia che dura tre settimane e provoca straripamenti. I fiumi, i torrenti, non sempre possono essere costretti entro gli argini.
Abbiamo bisogno di vedere che i nostri limiti vengano trasgrediti.
- del tonico di ciò che è selvaggio;
- che terra e mare siano selvaggi, non sorvegliati e controllati da noi;
- di vedere vigorie con fattezze vaste e titaniche;
- di vedere la costa del mare con i suoi naufraghi; i boschi selvaggi con i loro alberi vivi e marcentisi; la nube carica di tuono.
Abbiamo bisogno di vedere la pioggia che dura tre settimane e provoca straripamenti. I fiumi, i torrenti, non sempre possono essere costretti entro gli argini.
Abbiamo bisogno di vedere che i nostri limiti vengano trasgrediti.
7 settembre 2014
NIMMO O MIMMO
Divagazione personale
Da piccolo le persone intime mi chiamavano Mimì (Usato anche al maschile) e poi Mimmo, diminuitivi di Domenico.
Mimmo trova un omologo in SCOZIA in NIMMO, molto usato dagli Ugonotti Francesi, che li si rifugiarono, per sfuggire alle persecuzioni di Luigi XIV. Tale nome era da loro usato per mantenere ignota la loro identità.
Tale nome, infatti, deriva dal latino "nemo", che vuol dire, come ben noto, "nessuno" . Come il famoso capitano...
ZERO
Riprendo l'argomento altre volte toccato, sperando di non tediare. Anzi,...
Il concetto di zero, in matematica e filosofia (E, non solo), è di estrema importanza pur essendo stato introdotto, sostanzialmente, solo nel IX secolo.
La sua importanza è stata riconosciuta per prima dal mondo Indiano. In sanscrito, in origine si ha il "sunya-bindu" che indicava un punto vuoto. Poi gli Indù introdussero, nella vita degli scambi, il "sunya", ossia il vuoto.
Il mondo Arabo, prossimo coi commerci a quello Indiano, ha assimilato il concetto matematico del vuoto (Come differenza fra due quantità uguali: 8-8=0) traducendo il vuoto indiano in "as-sifr". Ossia, "assenza di qualunque cosa". Da questo termine "sifr" derivano tutte le definizioni di zero usate nel mondo occidentale. Tra esse:
- "cipher" (Inglese) = nulla, zero, nullità (Molto usato, anche, per insultare le persone. In Inglese il termine ha acquisito il significato di cifra. In Italia esiste ancora l'uso, in alcune regioni del Sud, del termine "cifero" che ha perso l'originario significato di zero, per acquisire quello di monello, vispo, svelto, luciferino.
Il termine Arabo "sifa", tramite il latino, fu trascritto come "cifra" o "zefirum". Il passaggio da "zefirum" (O "cefirum") a "zefiro" o "zevero" è stato relativamente breve. E, da qui allo "zero", adottato in tutte le principali lingue di allora (XIV Sec), è stato necessario l'intervento dei Veneziani, che, col loro dialetto, imperversavano nei commerci.
I grandi autoesclusi dalla storia dello "zero" sono stati i Greci. Essi, un po per principio, un po per superstizione, hanno respinto qualsiasi approccio con la nullità assoluta. Sbagliando, come raramente fecero nel loro storico passato.
Il concetto di zero, in matematica e filosofia (E, non solo), è di estrema importanza pur essendo stato introdotto, sostanzialmente, solo nel IX secolo.
La sua importanza è stata riconosciuta per prima dal mondo Indiano. In sanscrito, in origine si ha il "sunya-bindu" che indicava un punto vuoto. Poi gli Indù introdussero, nella vita degli scambi, il "sunya", ossia il vuoto.
Il mondo Arabo, prossimo coi commerci a quello Indiano, ha assimilato il concetto matematico del vuoto (Come differenza fra due quantità uguali: 8-8=0) traducendo il vuoto indiano in "as-sifr". Ossia, "assenza di qualunque cosa". Da questo termine "sifr" derivano tutte le definizioni di zero usate nel mondo occidentale. Tra esse:
- "cipher" (Inglese) = nulla, zero, nullità (Molto usato, anche, per insultare le persone. In Inglese il termine ha acquisito il significato di cifra. In Italia esiste ancora l'uso, in alcune regioni del Sud, del termine "cifero" che ha perso l'originario significato di zero, per acquisire quello di monello, vispo, svelto, luciferino.
Il termine Arabo "sifa", tramite il latino, fu trascritto come "cifra" o "zefirum". Il passaggio da "zefirum" (O "cefirum") a "zefiro" o "zevero" è stato relativamente breve. E, da qui allo "zero", adottato in tutte le principali lingue di allora (XIV Sec), è stato necessario l'intervento dei Veneziani, che, col loro dialetto, imperversavano nei commerci.
I grandi autoesclusi dalla storia dello "zero" sono stati i Greci. Essi, un po per principio, un po per superstizione, hanno respinto qualsiasi approccio con la nullità assoluta. Sbagliando, come raramente fecero nel loro storico passato.
MATEMATICA E PROSPERITA'
E' sempre vero, come diceva Napoleone, che "il progresso e la perfezione della matematica sono in stretto rapporto con la prosperità dello Stato"?
Certamente è vero per il passato remoto (Assiri, Babilonesi, Egizi, Greci,...) e per il passato prossimo (Italia, Germania, Regno Unito, USA, Giappone,...).
E' vero, pure, che le scuole matematiche, in Italia, ultimamente, hanno perso il loro fascino, la loro forza di attrazione.
Sono sempre meno i ragazzi che studiano matematica e fisica nelle nostre Università.
Certamente è vero per il passato remoto (Assiri, Babilonesi, Egizi, Greci,...) e per il passato prossimo (Italia, Germania, Regno Unito, USA, Giappone,...).
E' vero, pure, che le scuole matematiche, in Italia, ultimamente, hanno perso il loro fascino, la loro forza di attrazione.
Sono sempre meno i ragazzi che studiano matematica e fisica nelle nostre Università.
6 settembre 2014
ASCOLTARE IL NULLA: 4' 33"
Spesso nella vita moderna siamo coinvolti da meccanismi di azione-reazione che ci impediscono di essere, adeguatamente, razionali. Allora penso che l'Uomo dovrebbe abituarsi ad ascoltare ... il SILENZIO. Come ci ha insegnato, non molto tempo fa, John CAGE con la sua composizione 4' 33". Confesso di aver "sentito" eseguire detta opera (Per intero) e di essere rimasto affascinato. In tanti hanno affermato che "è la più bella composizione di Cage".
Si, ogni tanto sento il bisogno di ascoltare il ... nulla.
" Ed il naufragar mi è dolce in questo mar ".
Si, ogni tanto sento il bisogno di ascoltare il ... nulla.
" Ed il naufragar mi è dolce in questo mar ".
SIR: BARONETTO
E' il titolo nobiliare che ancora oggi, nel Regno Unito (UK), viene attribuito, dalla monarchia, a cittadini rispettabili che hanno dato lustro alla loro patria.
Non capisco perchè è solo il Regno Unito, a farsi pregio di tale titolo visto che esso fa rimando al Sacro Romano Impero.
Non capisco perchè è solo il Regno Unito, a farsi pregio di tale titolo visto che esso fa rimando al Sacro Romano Impero.
ORIZZONTE
L'uomo per essere felice ha bisogno di godere di un vasto orizzonte.
CONDIZIONI SOCIALI
Se è vero, come è vero, che nel nostro Paese le condizioni sociali vanno proprio male, dobbiamo, tutti, domandarci se esse possono essere migliorate.
E, se la risposta è affermativa, cosa fare? e chi deve fare?
E, se la risposta è affermativa, cosa fare? e chi deve fare?
DISAGIO ESISTENZIALE - 24/08/2014
In Italia, dal contatto diretto è facile cogliere la profondità del disagio esistenziale, profondamente incarnato nelle coscienze, legato all'assurdità di un assetto economico capitalistico (Termine oramai in disuso) che favorisce una iniqua distribuzione della ricchezza.
Il Cittadino è sempre più triste...
E, le stelle stanno a guardare...
Il Cittadino è sempre più triste...
E, le stelle stanno a guardare...
LA CASA DI MINERVA
La dea Minerva ha sentito il bisogno e si è fatta costruire una bella casa tutta per se.
Momo, la dea del biasimo, naturalmente, non ha resistito dal criticarla per non averla fatta fare mobile. In modo da evitare i (Cattivi) vicini.
... e, non aveva tutti i torti...
Momo, la dea del biasimo, naturalmente, non ha resistito dal criticarla per non averla fatta fare mobile. In modo da evitare i (Cattivi) vicini.
... e, non aveva tutti i torti...
SPERANZA DI VITA
Nel campo etico, politico o altro, come si fa a rinunciare ad una speranza, pur insicura, quando non abbiamo altre.
"La speme è l'ultima dea che fugge i sepolcri".
E, il pensiero corre al naufrago che, disperatamente, si aggrappa a qualsiasi oggetto galleggiante, fiducioso e speranzoso che lo possa ... portare in salvo.
Il discorso è valido anche in ambito politico...
"La speme è l'ultima dea che fugge i sepolcri".
E, il pensiero corre al naufrago che, disperatamente, si aggrappa a qualsiasi oggetto galleggiante, fiducioso e speranzoso che lo possa ... portare in salvo.
Il discorso è valido anche in ambito politico...
CIFERO
Qual'è il nesso fra il dialettale "cifero" ed il matematico "nulla". Semplice. Con il termine "cifero" si indicava il ragazzo monello, diavoletto, lu-cifero. Ma il diavoletto (Cifero) rappresenta il Nulla. L'antitesi di Dio. Dio che nella cultura Cristiana ha creato il mondo, dal Nulla (Zero). Nulla, ove era stato relegato satana (Lucifero), luogo non luogo che rappresenta qualcosa di indesiderabile. Un non luogo, senza Dio. Ove erano relegati i nemici di Dio.
E' evidente, quindi, il nesso fra il diavolo e lo zero.
E' evidente, quindi, il nesso fra il diavolo e lo zero.
UMILTA'
Il vero concetto di umiltà è quello descritto da Isacco di Ninive (-600).
"L'umiltà concentra l'anima in un punto con la forza del Silenzio.
Un uomo veramente umile non ha alcun desiderio di essere conosciuto o ammirato dagli altri, ma desidera ritirarsi in sé stesso, annullarsi, come se non fosse mai nato.
Quando è completamente celato a sé stesso, è completamente con Dio".
"L'umiltà concentra l'anima in un punto con la forza del Silenzio.
Un uomo veramente umile non ha alcun desiderio di essere conosciuto o ammirato dagli altri, ma desidera ritirarsi in sé stesso, annullarsi, come se non fosse mai nato.
Quando è completamente celato a sé stesso, è completamente con Dio".
PUNTI DI VISTA
Conversazione radionavale sulle coste canadesi:
-Marinaio: Prego, modificate la vostra rotta di 15 gradi verso nord per evitare una collisione.-Civile: Vi consiglio di ruotare la "vostra" rotta di 15 gradi verso sud per evitare una collisione.
-Marinaio: Parla il capitano di una nave della Marina degli Stati Uniti. Ripeto di modificare la "vostra" rotta.
-Civile: No, ripeto, modificate la "vostra" rotta.
-Marinaio: Questa è la portaerei Enterprise. Siamo una grande nave da guerra della Marina degli Stati Uniti. Modificate la vostra rotta immediatamente!!!
-Civile: Questo è un faro. Passo e chiudo.
FISICA E FISICI
Un matematico può dire quello che gli pare, ma un fisico dev'essere, almeno parzialmente, sano di mente.
di J. W. GIBBS
di J. W. GIBBS
CASSIOPEA
Cassiopea è una bellissima (E vanitosa) regina Etiope che ha osato dichiarare di essere la donna più bella del mondo (Più bella delle stesse Nereidi). L'immagine sopra riportata conferma tale condizione di bellezza. Il povero Poseidone, chiamato in causa da questa temeraria affermazione, è stato ... costretto a mettere a rischio la vita di Andromeda (Bellissima, pure essa, figlia di Cassiopea). Per fortuna il bravo Perseo è riuscito a salvare la vita di Andromeda ...
Per chi ne avesse voglia e non avesse niente altro più interessante da fare, durante la notte, in cielo, in assenza di nuvole, nell'emisfero boreale, a non molta distanza dalla stella polare, non molto distante dal carro dell'Orsa Maggiore, visibili e facilmente individuabili in questi giorni, è possibile ammirare la costellazione CASSIOPEA, le cui 5 stelle più evidenti sono disposte a forma di W. Ed è bellissima, sul serio.
E' appena il caso di aggiungere che è posta tra Cefeo (Marito Etiope) ed Andromeda (Figlia).
Per chi ne avesse voglia e non avesse niente altro più interessante da fare, durante la notte, in cielo, in assenza di nuvole, nell'emisfero boreale, a non molta distanza dalla stella polare, non molto distante dal carro dell'Orsa Maggiore, visibili e facilmente individuabili in questi giorni, è possibile ammirare la costellazione CASSIOPEA, le cui 5 stelle più evidenti sono disposte a forma di W. Ed è bellissima, sul serio.
E' appena il caso di aggiungere che è posta tra Cefeo (Marito Etiope) ed Andromeda (Figlia).
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