Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

22 dicembre 2013

BLOK ED IDEALI

"Alla facoltà di Gordon gli studenti pubblicavno una rivista ... Jura da tempo gli aveva promesso un articolo su Blok. Per Blok deliravano tutti i giovani delle due capitali, e Jura e Mika ancora più degli altri".
Estratto dal Dottor Zivago di Borìs PASTERNAK, capolavoro della letteratura Russa (Meglio internazionale), scritto nel 1956, anche se ci può apparire come di tantissimo tempo fa.
A tutti gli  Studiosi di menti eretiche, in un mondo governato dal dio denaro, quasi  in totale assenza di  ideali e di buon senso, dedico questo  post.

30 novembre 2013

L'INVITO DI LUCREZIO

"O umano lettore, libera il cuore dagli affanni, allerta la mente, porgi l'orecchio alla vera dottrina. Non giudicare le parole che ti offro prima di averle comprese e meditate".
 
 Quando dopo aver spifferato i miei pensieri più intimi e reconditi a dei "torsoli" e scopro di non aver prodotto in loro la minima impressione divento adirato con me stesso.
Mi dico che, forse, non sono stato sufficientemente chiaro. O, forse, è inutile parlare con chi non è disposto (Idoneo?) ad ascoltare.
   Nella società odierna, spesso, purtroppo, si parla ... senza dire niente.

DESIDERIO - DUBBIO

Solo dal Desiderio del vero scaturisce il Dubbio.
Solo per il tramite dei Dubbi si può arrivare alla Verità.
La Verità suprema è la sola che può saziare l'Intelletto.

  Per eventuali approfondimenti faccio rimando al Canto IV del Paradiso della Divina Commedia di Dante. Tutt'altro che noiosa.

25 novembre 2013

L'AMORE SECONDO CARLO A. PASCALE

Riporto di seguito, su richiesta dell'Autore, tre struggenti Poesie d'amore.



DUE OMBRE    ( Alla mia Donna)

Siamo  due ombre, nella sera che avanza, 
tra sabbia  e cielo!
Sento l’acqua e la rena nel tuo lieve respiro.
E l’onda che tramuta natura imbiancando.
Verginità è la tua anima, Donna.

Oh se mi chiedessi dove siamo diretti!
Se mi domandassi della notte che avanza
Se volassi in  cielo ad abbracciare le stelle!

Il mare forse  non sa  come parlare a  due ombre,
come accoglierle nelle sue acque,
come accostarle alla sua diversa natura.

Siamo due esilissime  ombre sfilacciate sulla battigia
In una danza  di fremiti bianchi.
E, mentre torniamo al Castello, si frange il ponte levatoio
E restiamo, donna,  sospesi nell’aria.

Nella sera. Nel tempo. Nello spazio.
Per sempre.

c.a.p.  12.11.2013

“Ti propongo per la pubblicazione sul tuo Blog una poesia che sa di  aneliti e di colori smorzati, di desideri che non tradiscono, di attese  che rendono fragili e pazzi gli uomini. La poesia inoltre stringe in sé la terra e il cielo, le ombre e la realtà, la stasi e l'inquietudini, il destino assurdo e la speranza forte. e incrollabile. Ti ringrazio di  tutto cuore.  Un abbraccio Carlo”


CHE GIOIA!   ( A c.b.p.)

Da crisalide a farfalla,
a regina, la mia donna.
Da re a pedone, io, il poeta.
Che gioia!
Amore ha voluto così.

      c.a.p.     01-11-2013



                   OH CHE TI DIA   (A  C.B.P.)

Oh che ti dia momenti di follia:
venti statici e freddi, soli di ghiaccio ed erbe senza fiori
per un dono che fosse senza pari.

O che ti dia il cielo della notte
Fiorito in fronte a Dio come regalo.
O il pane del mio forno
Fragrante come il fiore della vita.

O le mie nubi intrecciate  d’amore,
Morbidi sensi  sul divino seno.
Nulla  io credo che t’abbia donato
quando si spezza il ramo del perdono.

Ti porterò il perfido Giasone  ed Argo e il Vello d’Oro
 e il grido della Colchide …
E la maga Medea, rossa di sangue.

Oh che ti dia la vita… tutta la vita…
Senza chiederti nulla e poi morire.
E’ questa la follia, Donna.

      c.a.p.     20-10-2013

   Tra Innamoramento ed Amore (O “calorosa Amicizia” come direbbe Qualcuno) librano, spensieratamente, nel vorticoso cielo, le struggenti parole del Poeta. Sempre più desideroso di Vita.
   Chiedo venìa all’Autore ed ai miei Lettori per il ritardo nella pubblicazione di queste belle Poesie, tutte dedicate,  probabilmente, alla stessa Persona che riesce a farlo sognare come quando era … bambino.  

2 novembre 2013

Mia Martini - Gli uomini non cambiano

http://www.youtube.com/watch?v=NX4_Kwby-mY

Mia Martini - Quante volte

http://www.youtube.com/v/op8TWI3GNlg?autohide=1&version=3&attribution_tag=3bXs06x3iu72RTUsl4wj4A&autohide=1&autoplay=1&feature=share&showinfo=1

Il mare d'inverno - Loredana Bertè

Poesia.
http://www.youtube.com/v/AILftA3E1R4?version=3&autohide=1&autohide=1&showinfo=1&feature=share&autoplay=1&attribution_tag=Q451ifKp2BRa3Z6jU3frCw

Ivano Fossati - La mia banda suona il rock

http://www.youtube.com/v/y9XLiQmFoB0?version=3&autohide=1&showinfo=1&autohide=1&autoplay=1&feature=share&attribution_tag=YFN8eKXOWN4SDQJ-LjUrpQ

23 settembre 2013

OH CHE MI FOSSI …

Oh che mi fossi illuso  di morire felice
E che mi fossi trovato sul sentiero d’una stella cometa!
I poeti immergono le loro ansie nel mistero con solenne innocenza
E tracciano la voglia di sensazioni diverse e di fuoco.
E galoppano il   Logos.
Non  amano che il loro mondo, i poeti, e tutto accolgono nel ristoro sognato.
Non toccate i poeti  che tremano di ansia.
Non seminate  balbuzie e opacità  nel loro animo.
Non ascoltate le parole dei folli nella cui mente tutto deraglia.
Lasciate che vada sulla via di una stella cometa  e che faccia ballare la sua chioma
per avvolgerla a coda di cavallo alla nuca di lei.
Donate spazi immensi  e tempo aggiogato ad una fattura d’amore.
La mia donna dalla piramide di Cheope  sparge  a granelli di grano  il mio amore.
Morrò nella tua tenerezza. Donna. Felice.

Poesia di Carlo A. PASCALE. Alla ricerca della Stella Cometa ... Ogni vero grande poeta è, sempre, alla ricerca del suo Sacro Graal, della sua Divinità, della sua Speme, del suo Io.

SALIRO' ...



Salirò  sulla montagna innevata
Sul picco più alto del  mondo.
Mi siederò   sui cirri del cielo
Per donarti un canto di festa.
E   le stelle.
Respirerò la  storia dei vicoli dove qualche randagio  abbassa la testa
Sull’aspre pietre, perso nelle antiche dimore,
battute dal freddo in una angoscia sfinita.
E tu accarezzi quel cane e prendi me per mano lungo la strada.
Noi siamo la vita che batte  ai sospiri del vento e che vola lontano
In un flusso di note.  
Sei un campo d’amore che freme sulle gemme  dei rami  
E corre  in lontananza.
Avrà braccia bianche la tua anima nella stasi del tempo
 e occhi di menta correndo  nel  cielo lucente.
Quando ti porgo i miei versi, ti verrà voglia di crepare di gioia,
Semmai nella tua anima   avverti l’eterno
Tra  fantasmi di lacrime e  fede.
E sorrisi, e inquietudini, e voli. E memoria.
Bianca è la luna di ghiaccio sulla cima più alta.
 in un velo di  tenerezza affettuosa.
E sarai  l’acqua in cui palpita il cielo che muore
 nelle fresche pupille di menta, Donna.
Guardami.
Devi guardarmi più in fondo per salvarmi. 


Poesia di Carlo A. PASCALE, dedicata  a C.B.P.   

9 settembre 2013

POETI E BUGIE

"che bugiardi i poeti e tutti gli altri! Volti a far credere che è il sentimento che conta, mentre ciò di cui si ha essenzialmente bisogno è quella sensualità che arde, che divora, e che è anche un pò torbida...
Ci vuole un'intensa sensualità per purificare e ravvivare lo spirito. Una sensualità pura, ardente, senza orpelli"

da L'amante di Lady Chatterley di David H. Lawrence

Ma è la sensualità o il sentimento  il vero supporto del rapporto di coppia? Il romanzo sopra richiamato sostiene che senza la prima la coppia salta. Quindi non vale il viceversa, come sostengono i poeti? E' possibile ipotizzare la necessaria coesistenza di entrambi gli elementi  per il sostegno della coppia? Ma è razionale sostenere la stessa necessità del sostegno della coppia?

STUDI - ESPERIENZE - PROGETTI

L'uomo nella sua esistenza con i suoi studi ha, sempre, cercato di capire tutti i meccanismi di funzionamento della vita. Ha accompagnato ogni studio con una attenta fase sperimentale avente il compito di confermare le teorie elaborate. Esperimenti svolti e ripetuti, spesso in modo ossessivo, come per esempio nella meccanica quantistica, nel secolo scorso, con riguardo all'infinitamente piccolo. Ma, andando all'infinitamente grande è possibile ipotizzare, con E. Bloch, che "il mondo è un esperimento che si può concludere positivamente, con l'acquisizione di un senso ultimo, o negativamente, con il fallimento e la dispersione nel nulla?"
   In entrambi i casi quale sarebbe il Progetto e chi sarebbe il Progettista?

28 agosto 2013

LA MIA DONNA




Vorrei abbracciarti, baciare la tua pena e scioglierla

                        La mia donna che snoda i capelli come cavalli in corsa

entra in campo;

che freme in cima ai pioppi del torrente

che scivola nel buio come follia d’amore;

che   abbraccia  questa  certezza della morte

con occhi di fuoco,

ha voglia di perdersi.

A te i sogni dissennati che ardono

A te le vertigini dei monti,

a te il turbine amaro della fine, donna.

Vorrei abbracciarti, baciare la tua pena e scioglierla"

Sei  entrata in campo da madre di un unico  sentimento

                       più grande del mondo

E spezzi il pane  nella quotidiana fame.

La mia donna  prega

Ed ha lacrime d’angoscia e di gioia agli occhi per abbracciarmi

E portarmi davanti all’Altissimo.

Regalami la pace e il ristoro, donna.

In questa notte senza stelle che la luna accarezza con mano dolce

Da uno squarcio di luce.

Vorrei abbracciarti, baciare la tua pena  e scioglierla”.

La mia donna cammina spedita lungo la strada del sogno

E scioglie il manto nevoso dei monti

Per arrivare alla cima.

Alza allora le braccia  e asciuga le sue lacrime alle nubi più calde.

La mia donna è l’impossibile anello  della felicità

Ed io l’amo da uomo.

La mia donna è fragile e morrà  come una foglia.

Non la posso salvare ma l’amo.


di  Carlo A. PASCALE
Poesia ricevuta tre giorni fa dall'Autore al quale mi rivolgo con una famosa frase di una pia suora portoghese: "Amore! In quale follia non arrivi a farci trovare il piacere"

UOMO LIBERO E SCIENZIATO

   Nell'ambito della Fisica Albert EINSTEIN occupa uno dei vertici, con Galileo, Newton, Eratostene. Il suo genio (Allo studio delle Scienze ha accompagnato l'ironia genuina su tutto e su tutti) l'ha portato, nel 1921, al premio Nobel. Premio che, ironia della sorte, non gli è stato conferito per la "teoria della relatività", che l'ha reso famosissimo, ma per i primi studi sulla "fisica quantistica", che, intanto, aveva abbandonato. Egli, in una lettera al suo amico Schrodinger, scherzando, su tale svolta nei suoi studi, ha affermato: "Dopotutto, molte giovani puttane diventano vecchie suore e molti giovani rivoluzionari si scoprono vecchi reazionari".

   In assonanza con un noto pensiero di Winston CHURCHILL.

La sua Libertà e la sua Autonomia di pensiero (Era un autentico Intelletto Ereticale) non sempre sono state  bene accolte dal potere che in certi frangenti lo ha emarginato.

   La Libertà e l'Autonomia l'Uomo, anche oggi, le può conquistare con una profonda Cultura (E, per ... censo).

 

AMORE

"Amore! In quale follia non arrivi 

a farci trovare il piacere"

di una pia Signora Portoghese


21 agosto 2013

FREMITI NEL SILENZIO DELLA SERA



E questa voce che mi chiama a sera,

questo murmure lento del mio fiume

questo pallido tempo della fine

passano ancora nella mia speranza

dannando un duro fremito d’angoscia.

Sbanda questo stormo di passeri ed impazza il grido dei rondoni.



Questo tempo che muore dentro il cuore

Mi germina nell’anima come canto di festa.

Oh quel lago  che s’immerge tra i monti su cui sfavilla il cielo!

E quel sorriso stretto sulla bocca come un fiore velato.

E il platano grandeggia nello spazio come bacio di donna innamorata,

Tutte le mie inquietudini  ti mando per sentirmi rapito dal tuo pianto.

Il gorgoglio del sangue  mi genera struggenti desideri

E canti d’altre feste...

Non cedo all’orologio della vita  che certo non sorregge i miei sospiri

E questa angoscia mi consuma dentro

Come spina di rosa avvelenata,

Io sento  Me  che  piange  e che dolora  ghermito nelle spire del silenzio

Io che a guisa di bimbo cerco un seno e occhi tenerissimi che sognano.

Amo l’alba  leggera prima che il giorno la trafigga e scuota

Amo il cielo disteso ad acquarello in un filo di luna  che vaneggia

E lo spazio che non ha confini e tutto ciò che corre oltre  la terra.

Quando smarrito alzo le braccia per toccare Dio.

Impalpabile è la carezza che non ho mai avuto,Donna!

E’ il sorriso che precede il tuono
 il tuo amore.

di Carlo A. PASCALE

   Questa è l'ultima (Ricevuta poco fa) lirica malinconica di Carlo. Invito i miei lettori alla lettura e rilettura di questa voce sommessa che si muove nella brezza della sera. E, comunque la pensiate, aspetto commenti  che, naturalmente, possono anche discostarsi dal mio punto di vista.
   Oggi (22/08/2013) ho aggiornato la poesia, secondo le piccole modifiche apportate dall'Autore.