Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

23 settembre 2013

SALIRO' ...



Salirò  sulla montagna innevata
Sul picco più alto del  mondo.
Mi siederò   sui cirri del cielo
Per donarti un canto di festa.
E   le stelle.
Respirerò la  storia dei vicoli dove qualche randagio  abbassa la testa
Sull’aspre pietre, perso nelle antiche dimore,
battute dal freddo in una angoscia sfinita.
E tu accarezzi quel cane e prendi me per mano lungo la strada.
Noi siamo la vita che batte  ai sospiri del vento e che vola lontano
In un flusso di note.  
Sei un campo d’amore che freme sulle gemme  dei rami  
E corre  in lontananza.
Avrà braccia bianche la tua anima nella stasi del tempo
 e occhi di menta correndo  nel  cielo lucente.
Quando ti porgo i miei versi, ti verrà voglia di crepare di gioia,
Semmai nella tua anima   avverti l’eterno
Tra  fantasmi di lacrime e  fede.
E sorrisi, e inquietudini, e voli. E memoria.
Bianca è la luna di ghiaccio sulla cima più alta.
 in un velo di  tenerezza affettuosa.
E sarai  l’acqua in cui palpita il cielo che muore
 nelle fresche pupille di menta, Donna.
Guardami.
Devi guardarmi più in fondo per salvarmi. 


Poesia di Carlo A. PASCALE, dedicata  a C.B.P.   

2 commenti:

  1. "E tu accarezzi quel cane e prendi me per mano lungo la strada." Estremamente esagerata.
    E' una bella poesia di attesa e di forte tensione.
    Cristina

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  2. "Devi guardarmi più in fondo per salvarmi". No.Non respingo il tuo giudizio, anzi lo trovo esatto e ben detto. Chi in amore non esagera? Hai ripiortato i versi più belli. Grazie Cristina. Grazie di cuore. L'amico Carlo

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