Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

19 dicembre 2024

OLTRE LA VITA. PISA

 

NATALE - UNGARETTI

Non ho voglia di tuffarmi
in un gomitolo di strade. 

Ho tanta stanchezza sulle spalle. 

Lasciatemi così, 
come una cosa posata in un
angolo e dimenticata. 

Qui non si sente altro che il caldo buono. 

Sto con le quattro capriole
di fumo del focolare. 

ESSERE O APPARIRE?

 Nella vita è più importante essere o apparire? 
È più importante il contenuto o il contenitore? 

Quante volte abbiamo sentito dire che "non è l'abito che fa il monaco"? 
È importante la qualità o la quantità delle cose, dei percorsi, degli studi? 

Quanta importanza ha, nelle scelte, il contenitore rispetto al contenuto? Facciamo mente locale alla cura applicata dalle grandi marche che producono e commercializzano profumi, per esempio, e riflettiamoci sopra.

Quante volte abbiamo sentito dire che il contenuto non conta? Che è il contenitore che determina le scelte future?
Sono i condizionamenti, le convenzioni sociali, che ci avvicinano, o ci allontanano, alla forma o alla sostanza. 
E quali sono?

Attrattori verso la forma:
-Il denaro è un grande attrattore verso l'aspetto formale.
-Lo specchio con la nostra immagine riflessa è un forte veicolo che ci invita, ci sprona, ad essere convenzionalmente formali. E' l'oggetto che, per eccellenza, rappresenta le apparenze. Quello che si vede. 
-Il vestito che copre il nostro corpo ha l'obiettivo di condizionare il giudizio nei nostri confronti, al di sopra di qualsiasi considerazione nel merito. Nelle sfilate di moda, in genere, le modelle sono oggetti anonimi che portano a spasso il vero protagonista: il vestito in mostra per essere venduto.
-L'automobile che possediamo, o guidiamo, fornisce indicazioni sul nostro patrimonio monetario, ma non su quello etico e morale. Il valore venale del mezzo rappresenta, in modo direttamente proporzionale, la capacità attrattiva del possessore.
-La bellezza fisica è un formidabile strumento di condizione verso l'apparire. La bellezza fisica è qualcosa di effimero condizionato sia dalle reali ipotesi di fascino sia dalla persistenza delle caratteristiche nel tempo. Le persone dotate di bellezza di preoccupano, sostanzialmente, del mantenimento delle condizioni fisiche, senza mostrare interesse per la bellezza interiore. La vita, in ogni caso, sul viale del tramonto, tende al dissolvimento delle caratteristiche fisiche. Con traumi psicologici che, se non bene affrontati, possono portare stati di squilibrio neuro-psicologico. 
-Le cerimonie ufficiali (Matrimonio, Incarichi, Funerale) sono molto più importanti della figura celebrata.
-I luoghi comuni sono elementi di freno per il cuore. Sono quegli elementi che spingono verso l'omologazione, verso l'annullamento della propria personalità. Quindi, si dovrebbe scappare il più veloce possibile davanti a persone che affermano, proditoriamente, frasi banali, perniciose, del tipo: 
Così è come fanno tutti; Abbiamo fatto sempre così; Devi essere il migliore di tutti; Non sei abbastanza bravo; ...
   Tutti questi attrattori parlano di come appare il soggetto in questione dall'esterno. Danno informazioni sulle caratteristiche economiche, fisiche, estetiche, ma nulla dicono su come esso è all'interno. In sintesi il contenitore è molto più importante del contenuto. L'apparire è un mostrarsi senza mostrarsi. Si mostra una facciata che raramente corrisponde alla propria anima. E' solo apparenza.
Il desiderio sfrenato di primeggiare, di arrivare ai vertici, di un determinato settore di norma rappresenta un grosso impedimento per la ricerca e la serena vivibilità dell'anima. 
Il successo, la popolarità, la perfezione, sono cose che portano alla necessità di acquisire e indossare una maschera da mostrare al pubblico. Maschera che, spesso, è costretta a scontrarsi con quella reale dell'anima. Con quest'ultima quasi sempre perdente. 
Questi attrattori sono subdoli ricatti, letali dell'anima, che vengono imposti, implicitamente, con la minaccia e la paura di una conseguenza. 

Attrattori verso la sostanza:
-Il dialogo sincero mostra in evidenza la bontà d'animo della gente.
-L'amore verso le persone e verso l'ambiente mostra l'intimità dell'anima del soggetto.
-La cultura, la necessità di conoscenza, rappresenta la caratterizzazione delle persone. Con essa l'uomo si presenta mostrando la sua faccia, senza restare anonimo. La lettura di un libro rappresenta un grande punto di non ritorno, verso l'esaltazione della propria anima, del proprio cuore.
-La spontaneità di essere se stesso elimina qualsiasi finzione che ti spinge ad essere un altro. E per essere se stessi, in molti casi della vita, è molto meno vantaggioso che mostrare un volto di facciata. Inoltre, per essere se stessi bisogna essere, anche, coraggiosi per andare incontro a tutte le avversità (Spesso anche gravi) che i tuoi simili ti pongono.
   Sono questi gli attrattori che aiutano l'uomo a cercare, e ritrovare, se stesso. Il proprio io interiore, libero da pastoie e da condizionamenti. Senza i condizionamenti dell'apparire, del sembrare, ma con la semplice determinazione di essere quello che si è. Umile o importante quanto si vuole, ma in nessun caso soggetto  clonato. Con la chiara e limpida luce propria, proveniente dalla propria anima.

IL TEMPO

 Il tempo è qualcosa di cui tutti parliamo, ma non è di facile definizione.
Il tempo, come tante altre cose complesse della vita, è una convenzione.

 Il tempo può essere definito come interno o esterno all'uomo. E' detto interno quando riguarda i fatti personali di ognuno. Tipo il modus vivendi o l'età che ognuno ha, o pensa di avere. Sì, perché l'età non è un fatto puramente aritmetico fine a se stesso. Essa dipende da fattori personali che, in quanto tali, cambiano da persona a persona.

Il tempo esterno è quello che è condizionato non alla singola persona, ma alla collettività.

Il tempo, in generale, può essere paragonato ad una piccola auto oppure ad una fuoriserie. In funzione delle diverse condizioni di vita  l'uomo è alla guida dell'una o dell'altra macchina, con conseguente diversa velocità (Rapporto di spazio su tempo). 
Col tempo che:
 - non passa mai per chi è costretto ad aspettare;  
- passa troppo veloce per chi gioisce;  
- è eterno per chi ama e per chi ha profondi ideali relativi ai massimi sistemi.

IL DOLORE

 Il dolore è quel qualcosa che tende ad annientare, dal punto di vista fisico e da quello psicologico, l'esistenza dell'uomo.

L'uomo gravemente ferito porta, sempre, con sé il dolore. Dolore che reagisce col rifiuto dell'incompetenza, della barbarie, delle avversità, della malvagità, dell'ingiustizia. 

Può essere di origine interna o esterna alla persona.
In ogni caso, il vero terribile dolore non è quello che si dice, ma è quello che si tace. 
Quello con cui si convive dentro. In silenzio. 

2 dicembre 2024

PONTE RION ANTIRION



Foto col Ponte in corso di costruzione. 
-Posizione. 
Il ponte Rion Antirion, uno dei più eleganti Ponti Strallato moderni, si trova in Grecia, nella zona di Patrasso, presso la costa Jonica;
attraversa il golfo di Corinto, tra le città di Rion, nel Peloponneso, e Antirion, nella Grecia continentale.

-Dati tecnici. 
Tipo: Ponte strallato
Materiale: Acciaio e cemento armato
Lunghezza: L = 2. 883 m
Luce max: lmax = 560 m
Altezza luce: H = 60 m
Larghezza: la = 27 m
Altezza: h = 164 m. 

-Progetto. 
È stato progettato dall'architetto Berdj Mikaëlianet, autore di numerosi altri ponti, e costruito dal gruppo di BTP francese Vinci, con un costo complessivo di 771 milioni di euro.

-Sismicità. 
Il golfo di Corinto si trova in un'area altamente sismica, ha fondali melmosi e incoerenti ed è spesso sottoposto a venti che superano i cento chilometri orari.
È dimensionato per resistere a terremoti superiori a 7 gradi sulla scala Richter. Sarebbe secondo i costruttori «il luogo più sicuro in caso di sisma maggiore nella regione di Patrasso». 

-Strutture portanti. 
La struttura è un misto di acciaio-cemento armato su quattro torri in cemento di 90 metri di larghezza, pesanti 150 000 tonnellate ciascuna. La piattaforma principale è di 560 metri per una lunghezza totale di 2.880 metri, sospesa a 60 metri al di sopra del livello del mare.

-Fondazioni.
Il fondale del golfo di Corinto è costituito da terreni non compatti (argilla, limo, sabbia fine). 
La roccia si trova a più di 1000 metri sotto. La profondità dell'acqua raggiunge i 65 metri. Le fondazioni di ognuna delle quattro enormi torri sono state costruite in bacino di carenaggio, e rimorchiate in galleggiamento prima di essere definitivamente immerse una volta che la loro costruzione ha raggiunto i 60 metri di altezza. Questa operazione di alta precisione tecnologica è stata effettuata dalla ditta olandese Smit, specializzata nel trasferimento di piattaforme al largo.
Le fondazioni del ponte poggiano su delle basi di ghiaione di grossa granulometria, al di sotto del quale è presente il terreno argilloso precedentemente consolidato con centinaia di pali metallici dal diametro di 2 metri. Questa particolare soluzione consente al terreno di non cedere sotto le sollecitazioni di un eventuale sisma, e alle torri del ponte di traslare sullo strato di ghiaia artificiale senza trasmettere sollecitazioni all'intera struttura del p
onte.