Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

30 gennaio 2024

INDIFFERENZA

 Anche la notte appena passata (Lunedì, 29/01/2024), durante la solita passeggiata, sono stato costretto a vedere il bosco (Querceto) del Monte Varraro bruciare. 
Con la Valle della Luna che si sta, rapidamente, trasformando (Non per sua volontà), in tutto il suo percorso, in valle dell'inferno.
Nella più totale indifferenza delle Istituzioni e dei Cittadini, oramai sfiduciati, assuefatti al vuoto, al nulla, frustrati, impotenti, anche privi di rabbia. 

Qualcuno dovrebbe informare questi selvaggi primitivi che:
1)- Un albero adulto (Pino, ...) assorbe circa 21,80 kg di CO2 (Anidride carbonica) all'anno, pari a circa 1,80 kg/mese (Dati dell'Agenzia Europea dell'Ambiente);
2)- Gli alberi fungono da barriera naturale contro l'inquinamento acustico;
3)- Gli alberi contribuiscono alla conservazione della natura e delle biodiversità locali.  

26 gennaio 2024

LIMITAZIONE DI MANDATO DEI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI. REPUBBLICA

Nei piccoli comuni (Sotto i cinquemila abitanti) non ci sono più limiti ai mandati dei sindaci. 
Con le nuove regole nei comuni più piccoli, sotto i cinquemila abitanti, un sindaco potrà, potenzialmente, essere rieletto ogni cinque anni e restare in carica “a vita”. 
Piccoli imperatori crescono. 

Nei comuni compresi tra i 5.000 e i 15.000 abitanti salta l'impedimento per il terzo mandato sindacale consecutivo. 
Le limitazioni di mandato, in qualche modo, erano degli argini contro l'avanzare della monarchia, dell'arroganza, delle forme di dittatura locale, capaci solo di portare odio, rivalità, corruzione, allontanamento dei Cittadini dalla vita politica.

È appena il caso di precisare, per i non addetti ai lavori, che i piccoli dittatori locali, in tanti comuni, appartenenti alla prima e alla seconda fascia, per mantenere il potere (Comandare è meglio che fare l'amore, ha sostenuto tempo fa un personaggio famoso) si sono dati da fare introducendo nella stanza del potere il classico "utile idiota", pronto a fare tutto quello che gli veniva ordinato e pronto a mettersi da parte una volta passato il termine di mandato. 
Vari casi, vergognosi, con sindaci fantocci (Spesso dei semplici poveri Cristi), solo di nome e non di fatto, gestiti totalmente dai sindaci dittatori, impediti dalla limitazione di mandato, si son visti in lungo e in largo sullo stivale.
 
Chi non ha visto in quella bellissima antica e acculturata cittadina toscana il Sindaco (Quello vero, quello ufficiale) chiuso in uno sgabuzzino, mentre nelle sale ufficiali del municipio a discutere coi dirigenti e con la gente c'era, al posto di comando, come se nulla fosse, il "sindaco facente funzioni, il piccolo dittatore locale"?

Chi non ha visto in quel paesino adagiato sulla cima di una collinetta calabrese il semplice, silenzioso e bonaccione Sindaco (Quello vero, quello ufficiale) scansare gli impegni ufficiali, magari non facendosi trovare per precedenti impegni, per dare voce e visibilità al "sindaco facente funzioni, il piccolo dittatore locale", che lo aveva posto su quella poltrona al fine di tenergliela "in caldo", che scalpitava in attesa del termine del mandato del prestanome di turno?

E dove erano e sono tutti gli intellettuali davanti a queste sceneggiate? 
Forse, in molti, erano e sono ad applaudire il piccolo despota di turno? Despota capace di farsi eleggere anche sotto ... falso nome.

E' lo stesso meccanismo perverso che, purtroppo, è stato introdotto, recentemente, da una legge dello Stato. Quella che prevede la sospensione, per un tempo limitato, del Sindaco in caso di particolari reati, quale l'abuso d'ufficio (Reato che sta per essere eliminato dal Potere legislativo). In questo caso specifico, il Sindaco è sospeso, temporaneamente, dall'incarico e dalle funzioni, che vengono ad essere svolte da un suo fedelissimo amico, direttamente telecomandato dall'Eletto sospeso. L'incaricato, naturalmente, svolgerà fedelmente le sue funzioni sotto dettatura, conscio del fatto che l'Eletto, al momento opportuno saprà come ricompensarlo.

Ma ha significato una cosa del genere? Indipendentemente dalla considerazione di merito sul fatto che sia giusta o meno l'abrogazione del reato di abuso di ufficio, tale percorso (Sospensione temporanea del Sindaco dalle funzioni) è, a mio parere, privo di qualsiasi significato etico, sociale, morale. Anzi, al contrario, serve a far vedere al Cittadino la scarsa onorabilità del sistema.

La limitazione di mandato, con tutti i pro e tutti i contro, ha portato tanti non eccelsi soggetti manipolatori a cercare nuove strategie piuttosto che gestire dei "pubblici idioti". Lasciando campo libero agli avvicendamenti, sempre auspicabili in ogni Democrazia. 

Questi piccoli imperatori locali sono uno schiaffo alla Democrazia e alla Repubblica. Sono solo uno stimolo verso i valori di uno stato monarchico, che, in quanto tale, è portatore di un profondo solco, della crescita della differenziazione sociale ed economica fra i cittadini, che non riconosce i principi di Libertà, di Giustizia e di Uguaglianza come paritari per tutti i Cittadini.

Qualcuno, proditoriamente, in questi giorni, ha sostenuto a difesa dell'eliminazione della limitazione di mandato due argomentazioni, a mio parere facilmente confutabili.
La prima afferma che in tanti piccoli paesi non ci sono persone che intendono assumere la carica di Sindaco, per l'esiguo numero di abitanti. Nella società in cui viviamo, in casi di questo genere (Piccoli paesi con un numero esiguo di abitanti) il Potere Esecutivo e quello Legislativo hanno il dovere pubblico di fare in modo che tali comunità, per libera scelta o per obbligo di legge, si fondano con un'altra comunità, piccola o grande, in modo da raggiungere un ragionevole numero di abitanti.
La seconda argomentazione afferma che non essendoci, per i parlamentari, alcun vincolo di mandato non è giusto che tale vincolo ci sia per altri rappresentanti pubblici, come i sindaci o altri.
Ma tale deduzione non significa che tale nuova determinazione sia la cosa più giusta da fare. Anzi, al contrario, in una condizione di vera Democrazia, per il bene del Popolo, i rappresentanti istituzionali (Tutti) è bene che non mettano radici nelle stanze del Potere. La Politica deve essere svolta con gioia e piacevolezza, senza occupare la poltrona per tutta la vita. L'occupazione delle stanze del potere per tutta la vita è vigente negli stati monarchici (Non in tutti) ove una classe è considerata prevalente sulle altre, ma è, assolutamente, fuori luogo in un contesto Repubblicano.

Il buon senso Repubblicano porta a sostenere la limitazione di mandato per tutti i rappresentanti istituzionali. Anche per i Parlamentari, che, a mio parere, non dovrebbero andare oltre il quarto mandato.

25 gennaio 2024

FUSIONE DI CORPO E DI SPIRITO

 La Divina Commedia, di Dante Alighieri, è il poema più letto e tradotto, nel mondo. 
Molti lettori sono travolti dall'intensità poetica dell'Inferno e, in minor tono, del Purgatorio. Si parla poco del Paradiso.

Solo pochi lettori sono capaci di lasciarsi travolgere dalla passione che scorre, come un fiume in piena, nella cantica del Paradiso. E del Paradiso riporto qualcosa di celestiale. 

Da perdersi, senza interruzioni, solo pensando, immaginando, una compenetrazione così profonda. 
È Folchetto, poeta provenzale, di Marsiglia, che narra del suo condizionamento sulla terra ad opera di Venere. Egli, durante la giovinezza, arse di grande passione amorosa verso la sua donna. 

‘s'io m'intuassi, come tu t'inmii’
Il tutto senza condanna alcuna per le passioni e i peccati della vita amorosa della terra. 

Nel Paradiso per manifestare la letizia si accresce lo splendore, così come in terra si accresce il Sorriso. 
Sulla Terra l'immagine esteriore si rabbuia con la tristezza dell'anima. 

Dante, Paradiso IX, 81

12 gennaio 2024

APPENNINO TOSCO-EMILIANO



Rimani! 
Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d’essere venuto a me, liberamente, fieramente.

Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.

Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia. 
Rimani.

Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore.

Gabriele D’Annunzio

10 gennaio 2024

IL GIUSTO VALORE DELLE COSE

 Moglie. Saggezza coniugale.
Lucia... parlava senza interruzione, in tono giudizioso. Parlava, a frasi corte, del marito. Un magnifico giovanotto, quarantenne, grande lavoratore. 
Ma la vita coniugale è infelice. Il marito le vuole bene. Non la picchia; non la tradisce. Ma, beve. Tutte le sere torna a casa ubriaco, consumato.
"Preferirei, mille volte, che corresse dietro alle donne. Non mi importerebbe nulla. Anzi, gli farebbe un gran bene. All'anima e al corpo".
Jean-Paul Sartre, La nausea. 

5 gennaio 2024

L'ULCERA DELLA MENTE

 La più pericolosa malattia, molto diffusa ad ogni livello sociale, che può colpire l'essere umano, è l'ulcera della mente.
Ho tanti difetti, ma sono immune, per mia grandissima fortuna, da questo acciacco performante che non lascia scampo alla mente e al corpo.
Invidia. 

GRATITUDINE

 Far del bene.
Se non sei pronto ad accettare e gestire l'ingratitudine dell'essere umano, allora, non ti addentrare nei percorsi di bontà e di benevolenza verso chiunque.
L'ingratitudine è la caratteristica più diffusa nell'essere umano. L'uomo ha bisogno di non sentirsi "vincolato" ad alcuno. 
E, tanto più è stretto il rapporto di parentela che lega i due soggetti in esame, tanto più l'ingratitudine è forte. 

PREVARICAZIONE - VIOLENZA - BULLISMO

 Significato - Forma - Manifestazione - Effetti. 

Nella vita di tutti i giorni siamo costretti a sapere di comportamenti obbrobriosi di certi umani, che di umano non hanno nulla. Solo cose bestiali. 

Prevaricazione. 
Prevaricare significa agire contrariamente all'onestà, all'onore, andare oltre il limite del lecito. 
È trasgredire a danno di altri innocenti, peccare. È abusare del potere, per vantaggio economico e /o sociale personale, su chi è più debole. 
È la sopraffazione del più forte, del prepotente, sul soggetto più debole. 
È abuso, angheria, sorpreso, prepotenza, arbitrio, verso un umano più debole. 
È abuso attuato facendo uso di forza bruta, di arroganza, in totale dispregio della volontà, del bisogno altrui, dei diritti umani e civili di terzi, del buon senso, dell'umanità. 

Violenza. 
La violenza è la aggressività, la brutalità, la furia, l'impeto, la bruta forza fisica e morale che un soggetto più forte esercita su uno più debole. 
È la pressione fisica e psicologica che viene applicata su un soggetto al fine di indurlo alla sottomissione, a compiere atti che mai, in condizioni libere, avrebbe, mai, accettato di fare. 
È il reato compiuto da chi costringe un altro soggetto, piu debole, a fare, tollerare, non fare qualcosa, secondo la volontà del prepotente. 
È esercitata dal soggetto ch'è solito abusare della sua forza fisica. È fatta in modo incontrollato, distruttivo, con intensità crescente, con lo scopo di imporre la propria volontà. 

Bullismo. 
È il comportamento violento messo in atto da un soggetto (O da un gruppo, gang, clan, a cui il soggetto fa capo, appartiene), col fine di assoggettare, sopraffare, una persona più debole. Al fine di trarne profitto, vantaggio, economico e/o personale. Vantaggio da far valere anche con altri, con lo stesso fine. Con la determinazione di ottenere ulteriore riconoscimento di prepotenza, spavalderia, sfrontatezza, teppismo. 

Significato. 
È il riconoscimento della capacità di esercizio di violenza, di potenza bruta, che porta, al soggetto attuatore, vantaggi nell'ambito delinquenziale. Con prestigio delinquenziale a favore del bullo e danni fisici e psicologici a carico del soggetto messo sotto attacco. Con ulteriori danni indotti a carico della famiglia della vittima e della società. Società che sarà costretta a trovare soluzioni, non sempre accessibili, per la cura delle conseguenze del corpo e della mente. 

Forma. 
Il soggetto prepotente, bullo, con la sua arroganza, si fa vedere dal soggetto più debole, al quale vuole imporre la sua volontà, il suo potere. Con la minaccia di esercizio della violenza impetuosa in caso di mancata accettazione dello stato di subordinazione. 
Alla persona debole son poste richieste estorsive economiche e psicologiche. Di natura illegittima, illecita, illegale. Richieste che quasi sempre, sin dall'inizio, sono rigettare dalla vittima. Rigetto che porta ad un incremento della violenza sopraffattiva. 

Manifestazione. 
La violenza bullista è manifestata nel modo più semplice e banale possibile. Il bullo ha bisogno di far vedere, a se stesso e agli altri del clan la sua potenza nel portare alla sottomissione il maggior numero possibile di persone. Persone che quasi sempre son portate ad evitare il contatto fisico e/o dialettico col violento. Tale comportamento elusivo porta il bullo ad esplicare sempre con crescente violenza le sue richieste. Fino ad arrivare al turpiloquio, poi alla violenza verbale, alle ingiurie, AE minacce, alla violenza fisica vera e propria. 

Effetti. 
Quasi sempre l'azione di violenza bullista, molto sottovalutata da chi di dovere, porta effetti devastanti, negativi, definitivi, assoluti, irreversibili. Specialmente quando essa, forse per pudore e/o paura non viene esternata a terzi. Terzi che con una presenza forte, robusta, determinata, esplicitata in modo netto al bullo e a tutto l'ambiente circostante, può, quasi sempre, impedire, bloccare effetti negativi. 

Nella maggioranza dei casi gli effetti sono questi:
1)- Il violento la fa franca. Soddisfa il suo io di prepotenza. Crescendo nella scala d'ambito delinquenziale. 
La vittima accusa il colpo e accetta, in modo implicito o esplicito, la sconfitta. Con conseguenze negative dal punto di vista fisico e mentale. 
2)- Il violento viene messo con le spalle al muro e costretto a fare un passo indietro da quella vittima. 
La vittima resasi conto delle cambiate condizioni di violenza contro la sua persona torna ad un tranquillo vissuto quotidiano. 

In tutti i casi la cosa che emerge la totale assenza delle istituzioni.

Casi specifici. 
a) - Alfa. 
È il caso della soccombenza totale della vittima, che non ha ricevuto alcun aiuto né dallo Stato, né dalla cittadinanza attiva. 
In un paesino interno della L... un uomo di origine as... , di etnia S... , perfettamente inserito nel contesto socio-economico locale, ha tre figli. Bravi ragazzi, seri, intelligenti, studiosi. Una femminuccia e due maschietti. Terminata la scuola media inferiore, fatta nel paesino ove tutti li conoscevano e rispettavano, si iscrivono alle scuole medie superiori.
 
La ragazza, come una sua amica locale, si è iscritta alla Scuola ex Mag... di L... , e quest'anno è di maturità. 
I due fratelli si sono iscritti alla Scuola Statale Prof.... di S... . Il più grande, due anni fa, si è diplomato, ha cercato lavoro ed è stato subito assunto in una azienda metalmeccanica, nel br... . 
Il secondo, più piccolo di due anni, sin da quando c'era il fratello, ora diplomato, ha subito attacchi di natura bullista. Attacchi ai quali i due fratelli hanno reagito col silenzio e con la forza e la consapevolezza dell'essere in due. 
La partenza del fratello maggiore ha portato il ragazzo più giovane in uno stato di debolezza nei confronti del bullo, assistito dalla sua banda. Tale stato di sofferenza psicologica l'ha portato a un isolamento sempre più forte, alla diffidenza sempre più grande nei riguardi del prossimo, alla paura fisica e mentale verso il bullo e il suo gruppo. Con la conseguenza che lo porta a non voler più restare solo e, quindi, non volere più andare a scuola (Era al terzo anno della Scuola Media Superiore P... ). Il genitore, invano, ha cercato di spingerlo a tornare a scuola per fargli trovare la forza interna, per reagire e lottare contro la violenza che subiva a scuola e negli ambiti pubblici liberi. 
Per il ragazzo la vita era diventata un incubo. Decideva, quindi, di smettere di andare a scuola. Non ce la fa. È più forte di lui. 
Il padre decide di chiedere aiuto a varie persone autorevoli locali, senza ottenere nulla. Decideva, anche, di parlarne col preside della scuola sicuro in un aiuto per l'autorevolezza della figura istituzionale, ma nulla è stato fatto. Anzi, l'impressione ricevuta è stata l'assenza di interesse per la vicenda. Il preside non sembrava per niente interessato del fatto che un suo Studente, per colpa di un altro studente violento, era costretto ad abbandonare la sua scuola. Incredibile! 
Durante il periodo estivo il sottoscritto, venuto a conoscenza della storia, ha chiesto al padre del ragazzo di essere autorizzato ad andare a fare una denuncia ai CC, ma il genitore, sentito il figlio, per il quieto vivere, per evitare ulteriori attacchi fisici e psicologico al ragazzo e, magari, anche alla sorella, ha opposto un netto rifiuto alla iniziativa. Forse avrei dovuto e potuto farlo (Fare la denuncia) anche senza l'assenso della vittima. 
Il ragazzo, alle pressioni indirette del sottoscritto, avrebbe reagito dicendo che il prossimo anno, con la maggiore età, avrebbe ripreso gli studi in una scuola del br... ove si trasferirà presso la casa del fratello maggiore. 
Che amarezza mi resta in bocca. Sono proprio addolorato per questa storia. 

b) - Beta. 
Il R.... buono. 
Anche questa è una storia molto triste. Violenta, molto violenta. Con la reazione dura orgogliosa della vittima, il R... buono. 
In sintesi, un bullo con la sua banda, varie volte, ha esercitato azioni violente contro un ragazzo che è la personificazione della bontà. 
All'ennesima azione di violenza con forza fisica il ragazzo ha reagito tirando fuori dalla tasca un coltello col quale si è difeso. Nel cercare di allontanare gli aggressori col c... ha reagito e ferito il bullo. Con una conclusione terribile. La presenza dello Stato avrebbe evitato tale percorso di violenza. 
E in molti sapevano degli atti di bullismo mafiosetto davanti a questa scuola. 

c) - Gamma. Iride
Anche in questo caso l'atto di violenza bullista ha lasciato dei segni indelebili.
La timidezza ha portato una ragazza ad un isolamento a una scarsa disponibilità al dialogo verso altri ragazzi. Con i bulli che si scatenano diabolicamente contro la vittima. Vittima che reagisce col Silenzio. Scegliendo di non parlarne con i familiari. L'azione la porta a chiudersi sempre di più scontrandosi spesso con tutti coloro che vede come avversari. Anche quelli che tali non sono. L'azione violenta è continuata anche in ambito universitario. Con la conseguenza che la giovinetta ha abbandonato gli studi universitari, chiudendosi in un silenzio assordante. 

VINTI

 "Non è vittoria quella che non costringa i nemici a riconoscersi vinti"
diceva Claudiano.

Gli Ungheresi del passato erano riconosciuti come valorosi combattenti, molto bellicosi, ma avevano la caratteristica di fermare il loro attacco con la resa del nemico.
E, dopo la dichiarazione di resa, lo lasciavano andare, libero, senza offesa e senza riscatto. Ma, con la promessa, da persona d'onore, di non armarsi, mai più, contro di loro. 

4 gennaio 2024

VITA

 Filosofia di vita.
Molta gente per manifestare la propria Esistenza ha bisogno di riunirsi, stare insieme con altra gente. Parlare, discutere, far conoscere agli altri le proprie idee. 

Altra poca gente passa il proprio tempo quasi prevalentemente da sola. Ama restare in silenzio, guardare la natura, osservare i mondi vegetale e animale. Essa, parla con pochi, e quando lo fa preferisce ascoltare piuttosto che parlare.