Le problematiche legate alla sismicità del territorio Nazionale è di tale importanza che richiede, a mio parere, una condizione di studio e normativa di tipo Unitario e non frammentario. Allo stato attuale, a mio parere erroneamente, si tende verso il diritto di dotarsi, localmente, di proprie normative, applicabili localmente. Invece, le Norme dovrebbero essere poche, semplici, chiare e facilmente applicabili, a parità di condizioni, su tutto il territorio Nazionale (E, dico con convinzione), anzi EUROPEO. Per non essere fumoso entro nel merito tecnico, riportando alcune singolarità.
a) Fabbricati in aderenza. Nelle zone sismiche (In tutta Italia) le costruzioni in aderenza, riconosciute dal codice civile, non dovrebbero essere consentite. L'isolamento tecnico previsto attualmente dalle norme è insignificante, inutile, incapace di eliminare gli effetti dei "fenomeni di martellamento" in presenza di azioni sismiche, anche di modesta entità. La distanza tra i fabbricati costruiti in tempi e con tecnologie diverse dovrebbe essere non inferiore a 100 cm. L'Esperienza avrebbe dovuto insegnarcelo da tempo.
b) Dominio del nodo. Le problematiche di collasso, per effetto di azioni sismiche, nelle costruzioni in zona sismica, sono spesso, quasi sempre, riferibili a ciò che succede in corrispondenza dei nodi strutturali. In tali zone è necessario intervenire, in fase esecutiva, con una serie di accorgimenti, al fine di evitare / trasferire le canoniche circostanze di collasso plastico, purtroppo spesso accertate in seguito ai terremoti verificatesi in Italia, e non solo. Barre sismiche particolari e staffe adeguate andrebbero posizionate nelle zone dette di dominio del nodo, al fine di attenuare drasticamente gli effetti catastrofici. Ricordando che il concetto antisismico non esiste in ambito tecnico e scientifico.
c) Armature. Nelle zone sismiche (ex 1 e 2 categoria) non è possibile vedere nuove costruzioni civili, di tipo canonico, con pilastri armati, semplicemente, con 4 o 6 barre diametro 16 mm (O meno). Se ciò si riscontra vuol dire che c'è qualcosa che non va. Si dirà... che il computer ha... sbagliato qualcosa... Ma si potrebbe controdedurre che, il vero progettista deve essere capace di sapere, prima del responso del computer, i quantitativi di armatura ragionevolmente necessaria per far mantenere in sicurezza la struttura progettata.
26 marzo 2011
ENERGIA NUCLEARE
Sono, per principio, aperto alle scoperte ed allo sviluppo della Scienza e della Tecnologia. Non ho remore per riconoscere gli innumerevoli progressi e vantaggi che lo sviluppo della scienza nucleare ha portato nel mondo, dai primi passi fatti da quei cinque "ragazzi di Via Panisperna" dell'Università di Roma ad oggi. Di contro non posso non ammettere la delicatezza delle problematiche connesse (In primis) alla "gestione" delle centrali nucleari e, poi, alla gestione dei rifiuti radioattivi. Si dice, specialmente in questo periodo, che le centrali nucleari, definite di "ultima generazione" , sono certamente "sicure" come certamente non lo erano quelle realizzate anni fa, ma è facile osservare che tra qualche anno, con il progresso della tecnologia, queste saranno ridefinite, riclassificate come vetuste, antiche, di vecchia generazione. E, quindi, non più affidabili. Il concetto della sicurezza, in questo campo come in altri (Sismico, ecc), in ogni caso, ha natura scientifica, tecnica e, quindi, non può essere trattato in termini assolutistici, ma in termini probabilistici. In poche parole, la sicurezza in termini assoluti, anche nelle centrali nucleari, non ci sarà mai. Ne deriva come conseguenza logica pratica, operativa, quanto segue:
1) E' assolutamente necessario vietare la costruzione di centrali e depositi (Scorie) nucleari nelle zone sismiche (A qualsiasi livello di simicità riconosciuto);
2) Le centrali nucleari non debbono essere costruite vicino alla linea di costa (Tsunami di Fukushima docet);
3) Le centrali nucleari non debbono essere costruite in zone prossime (Distanza inferiore a 100 km) a centri abitati.
In sintesi, In Italia non è ipotizzabile la costruzione di centrali nucleari. Pur non essendo contrario alla loro costruzione, in generale, ... per principio.
1) E' assolutamente necessario vietare la costruzione di centrali e depositi (Scorie) nucleari nelle zone sismiche (A qualsiasi livello di simicità riconosciuto);
2) Le centrali nucleari non debbono essere costruite vicino alla linea di costa (Tsunami di Fukushima docet);
3) Le centrali nucleari non debbono essere costruite in zone prossime (Distanza inferiore a 100 km) a centri abitati.
In sintesi, In Italia non è ipotizzabile la costruzione di centrali nucleari. Pur non essendo contrario alla loro costruzione, in generale, ... per principio.
ACQUA PUBBLICA
L'acqua è un bene fondamentale per la vita dell'Uomo, come sostenuto, anche, con significativi richiami nei testi delle principali religioni monoteiste. Se al centro della vita si pone l'Uomo (come essere umano, uomo o donna) allora in nessun luogo e, quindi, neppure in Italia, l'acqua può essere privatizzata, soggetta agli interessi di pochi ed in danno della collettività! Il livello di sviluppo economico-culturale di un popolo è direttamente correlato al consumo di acqua. In EUROPA il consumo medio, pro-capite di acqua è valutato intorno ai 250 l/giorno, negli USA tale indice è più che doppio, nei Paesi in via di sviluppo, purtroppo, è pari a meno di un terzo del suddetto valore. La sete di conoscenza e la sete di acqua non possono che portare alla ghettizzazione di un popolo. Ed enormi vantaggi a favore di ... alcuni. Ciò, in un mondo civile ed evoluto non dovrebbe essere consentito. Mai nessun interesse privato può essere assentito sull'acqua ... e sul sapere. Ogni paese, ogni essere umano, si sforzi per assicurare l'acqua, gratuitamente, a tutti i Cittadini, per un quantitativo almeno pari al consumo medio giornaliero Europeo sopra indicato.
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