Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

28 novembre 2023

LA CASA DOVE SON NATO

 La casa dove sono nato
In quella casa dove tanto ho scritto,
davanti a quella chiesa del Rosario,
ora vive un indiano, ch’è in affitto,  
ma per me è una stazione del calvario.

Ogni porta è una casa abbandonata,
qua, da bambino, vi ho lasciato il cuore,
la casa di una signora altolocata
e quella di Pasquale il muratore.

La casa del Farticchio e di Oscaruccio,
e la casa di Gianni  il Tridicino,
e là, dentro quel vicolo, un cantuccio,
con la casa di quando ero bambino.

Più sotto, c’era il negozio del Lica,
e la casa del medico Guidace,
una ruga di gesso, un’aria antica,
che una volta viveva, ed ora tace.

Ma la fermata del frantoio è amara,
pensando a quell’amico mio pulito,
ucciso con tre colpi di lupara,
lasciando il mio paese ammutolito.

Da  quella casa dove c’è un indiano,
dove un giorno lontano sono nato,
non sono riuscito a star lontano,
che sempre qua, col cuore, son tornato.

27/11/2020. Franco BLEFARI.
Ieri sera Franco mi ha chiesto il piacere di leggere per lui, e di pubblicare, la sua ultima Poesia, appena appena composta. 
Dolce, struggente.

VENERE


 L'amore è la passione di un'anima oziosa.

Venere ama l'ozio, il tempo libero, il divertimento, le belle letture, lo svago. 

L'uomo troppo attivo col suo lavoro, senza alcun dubbio, andrà incontro alla fine dell'amore celestiale. 

L'amore per vivere e prosperare ha bisogno - come l'aria e l'acqua per la vita dell'uomo - di ozio, di vacanza, di viaggi, di divertimenti eccezionali. E, qualche volta, di trasgressioni. In assenza è destinato a cessare, a spegnersi lentamente, anche qualora fosse stato, mai, vivente.

Così è, se vi pare. 

26 novembre 2023

URLO DI CERERE


 

LA VECCHIA QUERCIA

 

La vecchia quercia. 

Nella Valle della Luna c'era una vecchia quercia che, da sola, era un intero bosco. 

Sotto la sua folta chioma quanti giri di buoi, quante danze festose di uomini e di Driadi. Quanti girotondi festosi hanno fatto ragazzi/e e adulti tenendosi per mano, dopo aver consumato un lauto pranzo collettivo, innaffiato con un bicchiere di vino rosso di Argade?

Mai nessuno ha osato, e mai nessuno oserà, alzare l'ascia contro l'albero caro a Cerere. E Cerere farà di tutto per donare cenere a tutti coloro che, questa estate, hanno trasformato la Valle della Luna in una Valle Infernale, dando la morte a centinaia e centinaia di Alberi (Ulivi, querce, meli, melograno, mandorlo, sorbi,...) diventati Nera Cenere.

E , con Ovidio, quando l'empia mano causa ferite e morte ai tronchi, il sangue degli empi sgorghi dalla cavezza barbarica.

E, da ogni albero, dal centro di ogni tronco, possa alzarsi forte una voce di protesta che urla un grido di dolore:

"In questo albero mi nascondo io, ninfa carissima a Cerere, io che in punto di morte questo ti predico: Sul tuo capo pende la punizione delle tue malefatte che mi ripagherà della mia morte". E di tutto il dolore che hai procurato. 


25 novembre 2023

SEGUIR VIRTUTE E CONOSCENZA

 Ulisse:

"Fatti non foste a vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza". 

La vita non è fatta solo delle funzioni essenziali (Mangiare, bere, parlare, respirare,...), ma è fatta, anche, di pensieri, passioni, emozioni, curiosità, conoscenza. E, per far bene tutto ciò è necessario, indispensabile, imparare, sin da ragazzi, a ragionare con la propria testa, senza farsi, mai, condizionare dalla volontà altrui (Televisioni, giornali, social, gruppi, clan,...). 

Ulisse è il classico esempio di uomo libero, con elevato livello di intelligenza e di curiosità. Egli aveva bisogno, urgente, inderogabile, di sapere, anche, cosa c'era oltre le Colonne di Ercole. E, per questo motivo, nonostante le contrarie opinioni diffuse, ha osato varcarle per scoprire ciò che, per i suoi tempi, era ignoto. 


JONIO


 Mare Jonio. 

23 novembre 2023

POTERE LEGISLATIVO

 Qualsiasi legge (Decreto, Norma, Delibera, Determina) incapace di esplicare il proprio contenuto senza far ricorso ad atti interpretativi della stessa, non è una buona norma.

E, in quanto tale, andrebbe, immediatamente, cancellata.

Inoltre, le interpretazioni delle leggi si presentano come vere e proprie leggi modificative delle originali. Ma, per la gerarchia delle fonti, una legge può essere modificata o annullata so da altra legge emessa o stesso potere che ha emesso la legge originaria, oppure da un organismo di grado superiore quello che l'ha emessa. Oltre, al Potere Giudiziario che può operare nel rispetto di specifiche procedure giuridiche. 

ISRAELIANI - PALESTINESI

 Il Medio Oriente è la culla delle tre maggiori religioni monoteiste.

Tutte pongono come riferimento Abramo, con tanti concetti e ideali che si riscontrano in queste religioni. Eppure, pur essendo, sostanzialmente, dei Fratelli, non hanno perso e non perdono occasione per farsi guerra tra di loro. In specialmodo Palestinesi ed Israeliani, visto che i Cattolici, da tempo hanno smesso di fare guerre.

Il problema fra questi due popoli storici sta nel fatto che entrambi dicono e vogliono essere i padroni di quella fascia, in parte desertica, del territorio che dal Libano arriva fino al deserto del Sinai.

Con entrambi i due popoli convinti di poter sottomettere l'altro. Magari, come riferito da alcuni, tempo fa, ma anche di recente, sognando di buttare a mare gli avversari indesiderati.

Non si può dimenticare che il futuro di quei due popoli non può che essere fatto di coesistenza, condivisione, pace e rispetto reciproco. Se questi due popoli non riusciranno a superare il proprio concetto di superiorità rispetto all'altro non ci sarà Pace in quella fascia di terra. 

Israele è uno dei pochi paesi Democratici del Medio Oriente. È una Repubblica parlamentare che rappresenta le varie realtà di quel popolo, provenienti da tanti paesi diversi e poggianti su culture anche molto diverse tra loro. In ogni caso, come previsto dalle leggi, il popolo elegge i propri rappresentanti come avviene in molti paesi occidentali. È un paese economicamente e militarmente molto forte, ha delle ottime Università. È appoggiato dagli USA.

La Palestina è una realtà istituzionalmente informe. Si sta avvicinando ad una struttura Democratica. Allo stato attuale è costituita da due aree: la Cisgiordania (Nel nord est, vicino alla Giordania) e la striscia di Gaza (Lato ovest, confinante col Mediterraneo). Territori gestiti politicamente dai palestinesi, ma, di fatto, controllati militarmente, dall'esterno, dagli israeliani. I palestinesi, da sempre, pensano di riuscire ad appropriarsi anche di tutto il territorio di Israele. Magari con l'aiuto dei paesi arabi vicini. 

Fatti. 

-L'ONU con la Risoluzione n. 181/1948 ha stabilito che l'area sotto mandato britannico è divisa in due parti. Una per lo Stato Ebraico e altra per lo Stato dei Palestinesi. 

-Successivamente al 1948 (Dopo la seconda guerra mondiale) è stata dichiarata la nascita dello Stato di Israele secondo i confini esatti fissati dall'Onu. 

I capi dei palestinesi ufficialmente non hanno mai riconosciuto i confini fra i due stati, così come disegnati dall'Onu. Con accensione di guertiglie per "buttare a mare tutti gli ebrei". Guerre continue di palestinesi contro israeliani. 

Israele risponde alle guerre e respinge gli attacchi. E conquista Galilea est, Gerusalemme ovest e Desert del Negev. 

Nel 1949 Israele si ritira da Gaza, occupata dall'Egitto, e dalla Cisgiordania che viene annessa alla Giordania. 

Nel 1967 c'è stata la guerra dei sei giorni. Dal 1949 al 1967 Gaza è stato territorio egiziano e la Cisgiordania è stato territorio giordano. 

In seguito alla guerra dei 6 giorni, del 1967, Gaza, Cisgiordania e Sinai sono stati conquistati da Israele. 

Nel 1978 in seguito a un accordo tra Israele ed Egitto, il Sinai viene restituito all'Egitto che si è rifiutato di riprendersi la striscia di Gaza (Occupata fino al 2005). Da allora i palestinesi hanno cercato di creare i presupposti per uno stato sovrano. Prima con ANP, poi con altri gruppi di potere, sostenuti dalla maggioranza del popolo. 

Nel 1993 con l'accordo di Oslo tra Israele, Giordania e OLP la Cisgiordania è ceduta dalla Giordania ai Palestinesi. 

Il 07/10/2023 il potere politico e militare dei palestinesi, forse convinto di poter risolvere il problema con le armi, ha sferrato contro Israele un violentissimo attacco, con morti, sequestri e distruzioni. Israele subito dopo tale attacco ha scatenato una guerra di reazione contro la striscia di Gaza. Guerra ancora in corso. Con tanti poveri morti. Con i vertici che studiano le mosse belliche lontani dei luoghi di guerra. Con distruzioni, morti, sofferenze incalcolabili. 

Senza la possibilità di scorgere una luce in fondo al tunnel. Tunnel saturo della polvere del deserto. 

Pace in due Stati autonomi e liberi, per quei popoli fratelli. Entrambi discendenti di Abramo. 

ARROGANZA

 Quando l'arroganza prende il posto della vergogna

 la società è nelle mani della barbarie. 

MONDO

Come uomo non ho paese.

Come uomo non voglio nessun paese. 

Come uomo e umano il mio paese è il mondo intero.

Parafrasando Virginia Woolf. 

21 novembre 2023

4 novembre 2023

ITALIA MALATA?

 Europa e Italia.
Sono e sarò sempre un sostenitore di una Europa Unita, costituita da uno stato federale che accorpa tutti gli stati originari che, volontariamente, hanno chiesto l'adesione ed ottenuto l'assenso degli stati fondatori. Con precisi e dettagliati onori e oneri per la partecipazione.
Ma, per fare una Europa Unita, libera da condizionamenti, presenti o futuri, interni o esterni, è necessario rammentare che, in primis, i Cittadini di tutti i paesi aderenti devono sentirsi orgogliosi e volenterosi e felici di essere tali. Europei prima che appartenenti al singolo stato.
Ma, per fare una Europa Unita solida è necessario avere, in modo netto, l'esclusività su un territorio riconosciuto dal resto della Comunità internazionale, una lingua parlata da tutti, un ordinamento (Economico, Politico, Giudiziario) comune per tutti i paesi.
Il territorio più o meno definito e riconosciuto dalla comunità internazionale c'è.
L'Europa di fatto non ha una lingua. I tre paesi fondatori dell'idea (Italia, Germania, Francia) hanno lingue diverse l'uno dall'altro. Di fatto l'Europa usa come lingua ufficiale l'Inglese, lingua non appartenente, ufficialmente, a nessuno dei 27 stati attualmente aderenti. Questa è una grave contraddizione politico-istituzionale. Il fatto che l'inglese sia la lingua più parlata nel mondo occidentale non giustifica, in alcun modo, tale adozione. Semmai potrebbe essere sinonimo di una dipendenza socio-politica dagli USA. Ma ciò non deve essere, altrimenti si allontana il principio dell'autonomia e della libertà, pilastri essenziali costitutivi. In alternativa tanto varrebbe diventare paesi satelliti di altro potente paese. 
Non ci sarà mai nessuna Europa unita senza una lingua comune per tutti i paesi aderenti. E la lingua comune non può, certamente, essere la lingua inglese, non appartenente ad alcun paese aderente. 
E, allora? I paesi fondatori dell'idea Europa sono; Italia, Francia, Germania. L'ipotesi può romantica sarebbe di adottare la lingua di Dante come lingua ufficiale, attualmente la Cenerentola negli uffici d'Europa. Con una serie di motivazioni a sostegno. Scartata la lingua tedesca, anche per motivi fonetici, in subordine la lingua francese sarebbe quella da adottare.
L'uniformità degli ordinamenti politico-istituzionali è condizione essenziale al fine di tendere verso un livellamento, verso l'alto, del tenore di vita e della garanzia sulla uniformità dei diritti e dei doveri. Eliminando, a parità di caso, la disparità di trattamento passando da uno stato ad un altro. E così facendo eliminando la nascita e la crescita, per esempio dei paradisi fiscali, per diversità di trattamento.
Tale parametro è, pure esso, di difficile raggiungimento per l'ingordigia di quei paesi che avendo acquisiti dei vantaggi sono poco disposti a cedere sul principio.
Conclusione? In assenza di personaggi politici di elevata levatura sarà improbabile ottenere risultati in tal senso, anche per le pressioni esterne di tutti quei paesi che hanno tutto l'interesse affinché l'Europa resti sotto forma larvale. Incapace di fare e di dar fastidio a chiunque. Così come si trova allo stato attuale. Con alcuni rappresentanti locali che invece di pensare in termini generali pensano e agiscono in termini di convenienza di parte. Da mediocri provinciali. 
Dopo un fissato periodo transitorio tutti i paesi si dovrebbero adeguare agli ordinamenti (Politico, Economico, Giudiziario) comuni. Con: un unico esercito, una unica voce in politica estera, un organo di gestione economica per la crescita ordinata di tutto il territorio, senza alcuna tendenza di campanile, come si verifica attualmente. 

E l'Italia?
Se l'Europa è malata, certamente, non si può dire che l'Italia sia sana. Tutt'altro! Negli ultimi 40 anni l'Italia si è avvitata in una condizione di decadimento che l'ha portata dalla condizione di quarta potenza economica mondiale a una condizione prossima a quella che era per i paesi in via di sviluppo. Con una tendenza in negativo, senza alcuna previsione di inversione di tendenza. 
Perché? Come mai esiste questa tendenza (Se è vero che esiste tale tendenza)? 
Come mai in tutto questo lungo periodo di decadenza economica, politica, sociale, non si è fatto nulla (Se nulla è stato fatto) per invertire tale tendenza?
Ma, esiste veramente tale tendenza negativa nel nostro Paese?
Quali sono gli elementi indicatori di tale degrado?

1)- Natalità. La mancanza di fiducia nello Stato riduce la natalità. Lo Stato, nel suddetto periodo, non è stato capace (E non è ancora capace) di mantenere nelle nuove generazioni un concetto di affidabilità, di fiducia, di sicurezza, garantendo quei servizi essenziali, a suo tempo, in qualche modo garantiti. Davanti all'incertezza nel futuro, giustamente, le nuove generazioni si astengono dal fare figli, anche per le terribili difficoltà economiche per il loro mantenimento. Tanto più la natalità si abbassa, tanto più lo Stato perde di credibilità da parte dei suoi stessi cittadini. E, quindi, anche dai terzi (Potenziali investitori economici esteri).

2)- Università. Nel mondo intero l'Italia era uno dei paesi  con un altissimo livello degli studi universitari. Le Università che poggiavano le loro fondamenta sul Merito erano ricercate ed ambite dagli studenti più ambiziosi. Italiani ed esteri. 
L'introduzione delle Lauree brevi (Triennali) e delle Lauree Magistrali (Biennali) in sostituzione delle Lauree Normali, del vecchio ordinamento, ha portato un sostanziale abbassamento del grado di preparazione dei laureati. Il voler copiare gli ordinamenti universitari di altri paesi europei è stato un emerito errore. Errore che ha comportato, semplicemente, la moltiplicazione dei costi da parte dello Stato. L'Italia non aveva e non ha, alcun bisogno di creare figure intermedie inferiori, in nessun settore. Le scuole superiori di secondo grado erano nelle condizioni di preparare, tranquillamente, quelle figure intermedie inferiori al laureato. E, allora, cosa fare? Semplicissimo. Con l'eliminazione delle lauree brevi saltano, di conseguenza, una lunga serie di corsi di laurea, di figure di docenza, ecc. Con risparmi economici sostanziali.
Altra introduzione nefasta nel mondo universitario è quella dei test di accesso. Sono dei meccanismi perversi introdotti, di fatto, al solo fine di controllare gli accessi. Uno studente che esce dalla maturità deve avere la possibilità di iscriversi, senza alcun limite, all'indirizzo di studi che, esso non altri, reputa idoneo per la sua personalità. E', assolutamente, vergognoso vedere tanti ragazzi, magari impediti, per le scarse risorse economiche della famiglia, dalla possibilità di frequentare quei corsi privati, a pagamento, per imparare i quiz che sono proposti per l'accesso, per esempio, alla facoltà di Medicina. Un ragazzo appartenente ad una famiglia economicamente agiata può, tranquillamente, permettersi il pagamento di 5.000,00 o 10.000,00 € per uno di tali corsi, mentre lo stesso non può dirsi per un ragazzo di famiglia operaia o borghese (Le entrate anche per le classi intermedie si sono drammaticamente ridotte). L'accesso all'Università torni ad essere libero per tutti. Sia solo il merito, in subordine, magari durante il primo biennio, a stabilire eventuali limitazioni. 
Conosco dei bravi e studiosi ragazzi, che per essere stati bocciati ai test di medicina (Frattale; Pomodori aztechi; Programmi televisivi; ...), sono stati costretti ad iscriversi a Biologia o altro e poi l'anno dopo rifare il test di medicina. Questi percorsi portano costi e stress per gli studenti, per le famiglie e per lo stesso Stato.
Molti altri ragazzi d'Italia hanno scelto di iscriversi, tranquillamente, in una delle tante Università di paesi europei. Centinaia di migliaia di ragazzi, al momento attuale, risultano iscritti in Università di: Romania, Bulgaria, Albania, Cechia, Spagna. Con grande dispersione del capitale umano, intellettuale ed economico del nostro Paese. Condizione questa che porta una ulteriore decadenza socio-politica.
Conseguenze? In Italia mancano i medici e gli infermieri. E quei pochi che ci sono preferiscono andare a lavorare in altri paesi europei (Francia, Germania, Regno Unito, ...), ove le paghe sono molto più alte di quelle erogate in Italia. I ragazzi italiani che vanno a studiare all'estero, una volta laureati, per ovvie considerazioni di convenienza raramente tornano a vivere in Italia. In Italia il problema dei laureati in medicina, prevedibile dal tempo dei test di accesso, esaltato in seguito alla pandemia da Covid-19, in alcune regioni è stato "risolto" ricorrendo ai laureati provenienti da Cuba e da altre realtà. Gli stessi medici neolaureati di Albania si rifiutano di venire a lavorare in Italia e preferiscono recarsi nei paesi come la Germania ove sono pagati molto di più e dove la sanità funziona come eccellenza. 
Non ci vuole molto a capire che andrebbero, immediatamente, eliminati i test di accesso all'Università. Ma chi detiene il potere politico, forse è distratto da altri discorsi. Pur riconoscendo che in Italia esiste un forte potere del mondo accademico che tende a mantenere i propri privilegi, fregandosene dei problemi del Paese. Le ultime notizie che hanno interessato il presidente del CRUI conferma lo stato di necrosi che esiste, e ben radicato, nel mondo accademico. Costituito, sempre più, da yes man, posti a tutela dei vari baronati, di cui pochi parlano, ma tutti sappiamo come esistenti e condizionanti. Ecco perché in giro si vedono tanti docenti di modesto valore intellettivo. Ecco perché alcune università, nel tempo, hanno perso la loro capacità attrattiva verso gli studenti.

3)- Attività Post-Laurea. In Italia le attività dei ragazzi laureati sono minime e, comunque, condizionate da coloro che gestiscono il potere. Nell'ambito universitario, e altrove nel pubblico, hai possibilità di successo se sei associato ad un carro. Ma un ragazzo in gamba, di livello eccelso, non accetterà mai di legarsi, di dipendere da qualcuno. La sua guida non potrà che essere la Scienza, la Conoscenza. Ecco uno dei motivi per cui tanti laureati hanno trovato e trovano rifugio nel mondo della Ricerca delle università straniere, ove il è merito a farle andare avanti, non il tipo di locomotore operativo. Il tutto con grave perdita di credibilità e di economia del sistema paese.

4)- Pensionati in fuga.  Dall'Italia scappano non solo i giovani, gli studenti, gli imprenditori medi e grossi, ma anche i pensionati. Coloro che dopo aver lavorato per tutta la vita si sentono ancora vessati dal loro Paese e, quindi, scappano verso luoghi sereni e tranquilli ove poter trascorrere con serenità la parte finale della loro esistenza. Ed ecco che tante località del Portogallo, della Spagna, della Tunisia e di altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono diventate la residenza o il domicilio di migliaia di Italiani.

   L'Italia è come una boccettina, già piena d'acqua, ora in rapido esaurimento, nelle mani di un uomo in fuga che cerca di attraversare un lungo e arido deserto. 
Nella più totale indifferenza di coloro che dovrebbero porsi delle domande e cercare delle soluzioni.

Va, pensiero, sull'ali dorate Va, ti posa sui clivi, sui colli, Ove olezzano tepide e molli L'aure dolci del suolo natal! Del Giordano le rive saluta, Di Sionne le torri atterrate... O mia patria sì bella e perduta! O membranza sì cara e fatal! Arpa d'or dei fatidici vati, Perché muta dal salice pendi? Le memorie nel petto riaccendi, Ci favella del tempo che fu! O simile di Solima ai fati Traggi un suono di crudo lamento, O t'ispiri il Signore un concerto Che ne infonda al patire virtù Che ne infonda al patire virtù Che ne infonda al patire virtù Al patire virtù