Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

11 settembre 2023

SOLITUDINE E SOCIALITÀ

 In genere con il passare del tempo l'uomo sente sempre più il bisogno di starsene da solo in contemplazione e sempre meno l'esigenza di distrarsi nella società. 
Appartarsi, isolarsi per ragionare con se stesso è una esigenza intellettuale che riguarda, chi più chi meno, tutte le persone.
Vivere in società, con gli altri, invece, è una determinazione personale che, forse, nasconde in sé la volontà, il bisogno, di capire gli altri, ma, anche, di mettersi in mostra, di apparire. Apparire per il bisogno personale di primeggiare, di mettere in bella mostra la propria persona.
Per un giusto equilibrio nel modus vivendi di ogni essere umano è importante trovare un giusto equilibrio personale tra l'essere solo con se stesso (La solitudine. Che ci fa desiderare di stare insieme agli altri) e  l'essere in compagnia con gli altri (La socialità. Che ci fa desiderare di stare soli con noi stessi, lontani dalla gente).
Il superamento di quel "giusto equilibrio personale" può portare l'uomo alla deriva esistenziale, alla follia.
 
"È importante sapersi ritirare in se stessi: un eccessivo contatto con gli altri, spesso così dissimili da noi, disturba il nostro ordine interiore, riaccende passioni assopite, inasprisce tutto ciò che nell’animo vi è di debole o di non ancora perfettamente guarito. 

Vanno opportunamente alternate le due dimensioni della solitudine e della socialità: la prima ci fa farà provare nostalgia dei nostri simili, l’altra di noi stessi; in questo modo, l’una sarà proficuo rimedio dell’altra. La solitudine guarirà l’avversione alla folla, la folla cancellerà il tedio della solitudine."

Lucio Anneo Seneca, “De tranquillitate animi

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