Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

29 giugno 2022

MADONNA

 


Madonna del Rosario di Benestare, 1833. Dipinto di elevata bellezza, bisognoso di urgenti cure e conservato in modo inadeguato.

MADONNA DEL ROSARIO, 1833

 


Madonna del Rosario di Benestare, 1833. Dettaglio. L'artista si è ispirato alla Madonna con Bambino (1607) del Caravaggio?

MADONNA 1833

 

Madonna del Rosario, anno 1833. Dettagli: 1)- S. Domenico 
e S. Caterina; 2)- Tela deteriorata in modo grave. 

MADONNA DEL ROSARIO


 Madonna del Rosario. Dettaglio alla base del dipinto.
"A. D. 1833 - PROC. PASQUALE MUSOLINO" 

18 giugno 2022

ESPERTO

 "Esperto è colui che ha fatto, e capito, tutti gli errori possibili, nel suo campo".

Nils Bohr

INTELLETTUALE

 Il vero Intellettuale, o Poeta, o Scrittore, è colui che sa e si applica nel suo Compito principale: 

Quello di svegliare le coscienze, di alimentare dubbi, di spingere verso riflessioni non canoniche

3 giugno 2022

IL FUTURO DELLE CITTA'

 Come gli uomini, le città  nascono, crescono e ... muoiono
E' la loro vita - come quella degli uomini - dipende dalle "molecole" di cui sono costituite. Molecole che, per natura, come nell'uomo, tendono alla demolizione totale del costruito. Tale parametro esistenziale, più o meno lungo (In qualche caso quasi infinito o immortale), non è dipendente dipendente da essa, ma dai rappresentanti del potere esecutivo e/o amministrativo.
Spesso, specialmente nel passato remoto, urbanisti e politici hanno preso la decisione di apportare importanti modifiche al tessuto urbano al fine di rendere più agibile la città. Modifiche non sempre accettate da tutti gli addetti ai lavori. Tra le più importanti emergono:
a)- Roma. La costruzione del Colonnato del Bernini, a S. Pietro ha portato alla creazione di Via della Conciliazione che mostra il più grazioso abbraccio architettonico mai concepito sulla terra ad essere visibile sin dal Tevere, presso il Mausoleo di Adriano (Ora Castel S. Angelo);
b)- Parigi. La crescita vorticosa della città ha mostrato la necessità di realizzare degli assi viabili adeguati ai nuovi mezzi di trasporto, per sopperire alle necessità belliche, sociali, democratiche. Georges Eugène Haussmann è l'urbanista che ha introdotto i grandi viali alberati. Il suo piano, che ha portato lo style Parigi (Da città medievale a città europea), ha comportato l'espropriazione, la demolizione di tanti immobili; con la costruzione di infrastrutture, reti idrica e fognante, ecc...
c)- Gerusalemme. Adriano con i suoi governatori ha imposto la demolizione di alcune zone al fine di realizzare una città con piazze, edifici pubblici, locali ludici. Tutto in assonanza con lo stile di Roma. Le popolazioni locali opposero non poche resistenze alle novità ipotizzate. Di esse alcune furono realizzate, altre no. 
Tali interventi hanno portato splendore oppure no alle città interessate? Senza ombra di dubbio, a mio parere, dette iniziative hanno contribuito a mantenere il concetto di immortalità insito nelle suddette città.
Tanto più il potere politico è rappresentato da soggetti mediocri tanto più la città va incontro alla spoliazione funzionale della Bellezza.
In sintesi, la città  vive fintantoché trova giustificazione nel vissuto quotidiano della gente che la abita e che la usa.

PORTE GIREVOLI

   Con la frase "Porte girevoli", in modo sintetico si definisce il deplorevole e discutibile passaggio, per convenienza economica, spesso sostenuta dalla necessità di lobbismo, di dirigenti di concetto dal sistema pubblico al sistema privato; oppure da un potere ad altro.
E' quello che i francesi definiscono "Pantouflage", che deriva da pantofole.
In sintesi, il sistema pubblico addestra e spiega, ai propri dipendenti, i meccanismi di funzionamento di un determinato processo operativo; il sistema privato con l'offerta di una maggiore ricompensa in denaro si porta a casa propria il dirigente (Ex) pubblico al fine di usarlo come grimaldello al fine di ottenere facilmente quei benefici che, altrimenti, difficilmente riuscirebbe ad ottenere. 
E' porta girevole anche quella che permette il passaggio da funzioni giurisdizionali a funzioni elettive. In parole semplici un giudice che passa a fare il sindaco, il delegato regionale o il parlamentare. Sono eclatanti e molto chiacchierati i casi di giudici di Cassazione candidati e vincenti (Con risultati plebiscitari) alle elezioni; e poi ritornati alle funzioni originarie in magistratura. In un paese Democratico, per ovvie motivazioni di Libertà, di Giustizia, di Civiltà, ciò non deve essere consentito!
E' accettabile che, in qualche caso, la figura di Controllore vada a coincidere con quella del Controllato? No, mai!
E' accettabile che un Giudice vada a cena a casa di un Avvocato che tutela gli interessi di persone in giudizio del primo? No, mai!
Il meccanismo delle porte girevoli, per ben che si dica, è semplicemente perverso, ma nelle strutture pubbliche si fa poco, o nulla, per mettere paletti di ostacolo a queste porte. Porte che portano in nuce corruttele e altro.  
Così è, se vi pare.

LA FIDANZATA DI CORINTO. ANIMA E CORPO

La mitologia ha esercitato su di me un grande fascino.
La fidanzata di Corinto è la struggente storia di una ragazza (Di Corinto) promessa in sposa, dalla famiglia, ad un ragazzo di Atene. Ma quando il giovane si reca a trovarla, casualmente, incontra la ... sorella della promessa sposa e di lei si innamora perdutamente. L'anima della sorella, già volata in cielo, per non restare insensibile a quella esplosione d'amore, decide di tornare sulla terra, anche se per poco, nel corpo della fanciulla.
Flegone, nel medioevo, ha raccontato la storia di amore e morte di una giovane vampira (La gioventù di quel tempo) costretta alla privazione dei suoi istinti. E' la storia di una continua mescolanza di realtà e fantasia; di anima e corpo; di amore e odio; di vita e morte. Tutto, in continua connessione, orientato verso un finale che guarda verso la speranza. 
Con la domanda su quale sia il legame che unisce Anima e Corpo?
L'Anima può essere considerata come la massima espressione del Corpo?
Può essere vista come la fragile manifestazione del dolore e del piacere del vivere quotidiano?
E, ancora, l'Anima può essere più antica del Corpo?
L'Anima ha una propria identità? Tale caratteristica fornisce l'ipotesi di interscambiabilità con esseri umani diversi? In tempi diversi e/o in contemporanea?
Qual è la sede dell'Anima? Essa, com'è vincolata (Incastro, cerniera, appoggio) al Corpo? Può essere ipotizzato un vincolo del tipo incastro scorrevole, con la capacità di espulsione, come esiste per il pilota di un aereo in panne? 
Sì, potrebbe essere.
Goethe su tale storia ha scritto una struggente ballata d'amore. 

ARTE

 L'Arte è ricerca di perfezione umana. E' amore. E' bellezza. 
E' l'umano che esalta e appaga.
La vera Arte, quella che ha le fondamenta nel mondo classico greco, si differenzia dalle altre Arti esistenti nel mondo, per il fatto di essere, sempre, riferibile all'uomo. In essa anche gli oggetti più semplici hanno significato se trasudano di riferimenti umani
L'Arte non è un lusso. 
E' un bene come l'acqua, l'aria, il sole; e, come essi, appartiene a tutti. Nessuno escluso!
E, la contemplazione, l'ammirazione, dell'Arte porta all'elevazione dell'Anima e del Corpo. Come l'Amore.
   A casa mia ho copie di Venere, di David, delle Grazie, perché amo vivere, il più possibile, tra la Melodia della Forma, tra la Bellezza. Anche se in copia.

INGIUSTIZIE

   La maggior parte dei mali della società in cui viviamo (E dell'Italia, in particolare) sta nel fatto che ci sono troppi uomini oltraggiosamente ricchi, o disperatamente poveri
E, in una società ideale, ciò non dovrebbe essere consentito.
Bisognerebbe avere il coraggio di eliminare, totalmente, la povertà è vietare l'accumulo esagerato della ricchezza, nelle tasche dei singoli. Questi compiti, per istituto, sono nelle prerogative del potere politico, che, a parere di molti, non ha messo a fuoco questa problematica.
I rappresentanti del potere politico, una volta eletti, non hanno tempo per ascoltare le lamentele dei Cittadini. Ma, l'eletto che non ha tempo per ascoltare il Cittadino non è idoneo per l'ufficio a cui è stato delegato. 

STILE DI VITA

L'ottimismo dell'uomo  ha bisogno di trovare supporto su un sereno modus vivendi. La vita è molto più bella  se svolgiamo un lavoro che ci piace.
Ma, anche i lavori duri, difficili, ostici, possono diventare di più facile esecuzione se ci sforziamo a guardarli con gusto e curiosità. Facendone oggetto di approfondito studio.
Se una persona mi ripugna ne faccio, di essa, argomento di studio particolareggiato, ricavando, con detta analisi, un argomento di gioia. Gioia che sconcerta eventuali interlocutori ostili e porta godimento allo studioso.

FRODE NECESSARIA?

 La saggezza, il buon senso, l'interesse pubblico e l'amicizia possono giustificare una frode necessaria?
L'argomento mi fa affiorare alcuni casi recenti e recentissimi. Alcuni molto noti altri meno. Stante la difficoltà operativa di parlare di casi attuali (E per essi faccio rimando ad altri percorsi dialettici) mi porto al caso  di Adriano, re di Roma, successore di Traiano.
Traiano guarda in faccia la sua vita, con le parole di Adriano:
"... stremato era andato a sedersi sulla ghiaia, a contemplare le torbide acque del Golfo Persico. ... fu sopraffatto dall'immensità del mondo, dal terrore della vecchiaia, ... Grosse lacrime rigarono il volto di quell'uomo che si credeva incapace di piangere".
Traiano: Grande Imperatore senza figli con la necessità di adottare qualcuno a cui lasciare il potere, grande moglie, grande impero, grande Roma. Tutto ciò non poteva crollare per la mancanza di un erede. Traiano, immenso condottiero, non si decideva a nominare un successore, nonostante le sue precarie condizioni di salute. E, la moglie si sarebbe sostituita al marito, per l'adozione di Adriano?
E Adriano come ha reagito ai pettegolezzi su tale ipotesi?
"Non mi dispiacerebbe affatto che pochi uomini onesti siano stati capaci di giungere sino al delitto per me, né che l'imperatrice (Plotina) sia stata trascinata a quel punto dalla sua dedizione. Ella conosceva i pericoli che comportava per lo Stato una decisione mancata. La onoro abbastanza per credere che abbia consentito davvero a perpetrare una frode necessaria"
L'essenziale è che l'uomo giusto, comunque al potere, in seguito, abbia dimostrato che meritava di esercitarlo?
Quanti dubbi si accavallano nella mente!

1 giugno 2022

POPOLI DEL MEDITERRANEO

 Il Mediterraneo. E' la culla della Civiltà, fin tanto ché i popoli che si affacciano sulle sue acque  tengono lontane ambizioni belligeranti.
I Popoli del Mediterraneo:
-I Greci. Non sempre sono i più saggi.
-I Giudei. Non sempre sono i più giusti, i più puri.
-I Romani. Non sempre sono i più aggressivi.
-I Turchi. Non sempre sono i più violenti.
-Gli Arabi. Non sempre sono i più integralisti.
   Nel tempo ci sono state delle commistioni fra detti popoli che hanno favorito la pace nel Mediterraneo e in altre parti del mondo. Alcuni di essi si sono adeguati ai cambiamenti del mondo; altri sono rimasti nel passato remoto.

PRIMO O SECONDO

Nel mondo politico spesso si sente affermare che dal punto di vista del potere è meglio essere sindaco al proprio paese che onorevole, al parlamento
In vero tale affermazione deriva dalla considerazione di Giulio Cesare secondo il quale è meglio essere il primo al proprio villaggio che il secondo a Roma
In entrambi i casi il riferimento era proiettato verso l'esercizio del potere, in se e per se e verso il vantaggio economico derivante.

E MI VEDO

Guardo spesso nel mio io. E mi vedo. Mi conosco da tanto tempo. Vivo nel mio ambiente domestico raccolto e riservato, con una esistenza fatta anche di limitazioni. Con sogni per l'avvenire. Mi stimo. Sono abituato al mio essere; alla mia persona, alla mia figura; ai miei silenzi; alle mie parole quasi sempre misurate; alle mie eruzioni verbali contro la mediocrità delle mezze tacche e dei palloni gonfiati. Amo spogliare e, quando necessario, ricoprire la mia anima. Anima spesso alla ricerca di un giaciglio fresco, limpido, pulito. Magari in un bosco.
Paura? E' impossibile vivere in certi ambiti, socialmente deteriorati e privi del minimo di garanzia sulla sicurezza del cittadino, senza ascoltare la sua voce. La cosa più importante è riuscire a dominarla, ingabbiarla. E' necessario aver coscienza delle proprie forze e reagire, sapendo che lo Stato è assente.
Coraggio? Per instillare in me il coraggio necessario so di essere, all'occorrenza, gelido, indifferente, libero da qualunque esaltazione fisica, impassibile come l'equanimità di un dio greco.
Vivo tra il sogno di vendicare una sconfitta e il desiderio, fortissimo, che niente di analogo si debba riverificare, per alcuno.

LA FAMIGLIA

   Il concetto di famiglia è un qualcosa in continuo divenire. Continue evoluzioni hanno interessato, interessano e interesseranno quello che è considerato uno dei nuclei di base della società.
Fino al secolo scorso nella maggior parte dei paesi evoluti i matrimoni venivano combinati dalle famiglie interessate, con o senza un "ambasciatore". Non solo tra la gente povera, ma anche nelle fasce ricche della popolazione. Il tutto avveniva con la sottomissione della donna (Anello più fragile della catena), come avviene, ancora oggi, negli ambiti mafiosi, arcaici, arretrati. Il matrimonio comportava e comporta l'unione delle famiglie degli sposi, magari da sempre ostili o in lotta tra di loro.
Nell'antica Roma imperiale alla donna, molto più giovane dell'uomo, era delegato il compito di fare figli (Possibilmente maschi) e di accudirli. E quando la moglie si lamentava per la sua condizione "negletta" riceveva la classica risposta fredda del marito, il quale precisava che "il matrimonio era per i figli e per la famiglia e non per altro. Per le mogli il matrimonio non contemplava i giochi dell'amore, il piacere, le divagazioni voluttuose dei sensi". Tutte cose che al marito erano ufficialmente riconosciute, facendone mostra, con amanti e schiave.

PALESTINA

Nel II sec. d. C., al tempo dei Romani, anche quella parte del Medio Oriente, detta Giudea, apparteneva all'impero romano. Adriano amava molto anche quel territorio al quale si sentiva particolarmente legato. Voleva rinnovare e ammodernare Gerusalemme per farne una città fastosa, importante, come Roma o Alessandria.
"Mi sembra che tutte le mie strade d'uomo felice conducano in Egitto, in una camera di Baia, o in Palestina".
 Il suo progetto di grandezza trovava ostacolo in alcune fasce di zeloti e in un vecchio testardo - Akiba - il quale, fino alla fine dei suoi giorni, era convinto di essere "il giusto". Il solo giusto. Per avversione alle reiterate contestazioni Adriano decise di cambiare il nome di quella terra. Da Giudea a Palestina.

PADRI E FIGLI

I figli possono essere visti come la continuazione della vita dei padri
Tanti padri grandi nella loro vita si sono preoccupati del lavoro, della giustizia, della virtù, della saggezza. Raramente hanno pensato alla continuazione del loro operato. Alcuni di essi hanno lasciato la terra senza figli, altri con figli. Alcuni del primo gruppo hanno cercato di sopperire a tale mancanza facendo ricorso all'adozione (Istituto introdotto dai Romani). Gli altri hanno rinunciato a tale prospettiva, con il rimpianto di un figlio.
Ma, la presenza di un figlio non implica, necessariamente, la continuità dell'operato del padre. Padre che non sempre ci tiene a lasciare retaggi di alcun genere con la nuova generazione.
E' pur vero che la maggior parte degli uomini importanti ha lasciato discendenza di non comparabile lignaggio. 
E, allora ...?  No, è la risposta.

QUANDO L'AMORE DIVENTA ODIO

    Quando l'amore diventa odio, restando sempre ... amore.
Nella vita e nella letteratura sono presenti vari casi di questo conflitto. La Medea è un caso classico della letteratura greca. 
Il rapporto coniugale fra l'imperatore Adriano e la moglie Paolina è un altro terribile caso, gestito e vissuto fino alla fine mantenendosi  nell'invettiva. Seppur tremenda.  Di seguito la descrizione  della visita di Adriano (Viveva a Tivoli) alla moglie morente (Viveva a Roma).
Il passaggio dall'amore all'odio, pur se tra imperatore e moglie, si coglie quando esplodono: Astio, Rancore, Antipatia, Odio, Recriminazione,  senza remore per la presenza di terzi.
Adriano: 
"Disse che si rallegrava di morire senza figli; i miei figli mi avrebbero rassomigliato senza dubbio, ed ella avrebbe provato per loro la stessa avversione che provava per me. 
Questa frase, nella quale fermenta tanto rancore, è la sola prova d'amore che ella mi abbia dato". 
Dal contrasto Paolina/Adriano emerge forte l'analogo conflitto Medea/Giasone, pur con le dovute differenze. Dall'amore si passa all'odio, e da esso viene fuori amore represso; ma sempre amore.

Questa nota è dedicata al mio compianto amico Peppe Romeo, grande Attore, Intellettuale, Scrittore e Regista teatrale. La sua Medea di Euripide racconta, come ben noto, come l'amore, anche quello più intenso, tra Medea e Giasone si può trasformare in odio bestiale.
Una storia analoga, di amore trasformato in odio, l'ha raccontata, con passione e sofferenza,  nel suo libro Il sole negli occhi.