Siam fatti anche noi della sostanza di cui sono fatti i sogni e nello spazio di un sonno è racchiusa la nostra breve vita.(Shakespeare/Bacone)

E' l'ambiente in cui veniamo cresciuti a determinare le nostre inclinazioni e le nostre aspirazioni.

2 agosto 2020

CALYPSO

Dopo aver scritto di Didone, regina di Cartagine, innamorata di Enea, che scappava da Troia, distrutta dai Greci, mi piace parlare di Calypso, una Ninfa, altrettanto bella, che fece innamorare di se, fino alla perdizione, un altro eroe che, però, era dalla parte opposta dei Troiani: Ulisse.
Odisseo nel suo frenetico peregrinare si è fermato, per sette anni, nelle braccia della dolcissima Calypso.
Bellissima, Immortale, Amante della Bellezza, la figlia di Atlante, era costretta dagli Dei a vivere sull'isola di Ogigia, in una grotta in riva al mare, nella stupenda Siracusa.
Ulisse rimasto coinvolto in una tempesta mentre attraversava lo Stretto di Scilla e Cariddi è riuscito ad approdare sull'isola di Calypso, che è rimasta invaghita dalla sua Bellezza.  Ella l'ha ospitato, curato, assistito, amato, facendolo diventare il suo amato irrinunciabile. Per sempre, secondo lei.
Ella, però, non ha tenuto conto del fatto che Ulisse era protetto da Atena, alla quale, ogni tanto, quando non era abbracciato a Calypso, lanciava i suoi disperati appelli di aiuto per il ritorno ad Itaca. Ed Atena, non ultima dell'Olimpo, riportava le richieste di Ulisse a chi di dovere, il quale ha affidato l'incarico di risolvere il problema di convincere Calypso, a lasciar partire Odisseo, al più valente messaggero dell'Olimpo: Ermes.
Subito dopo la visita di Ermes ad Ogigia, Calypso si convinse, e non poteva, certamente, opporsi alla volontà dell'Olimpo, di fornire ad Ulisse quanto necessario per intraprendere il suo viaggio di ritorno verso Itaca. 
Ed Ulisse partì subito verso Itaca (Prima di arrivare a destinazione ha avuto l'opportunità di conoscere Nausica, donna bellissima, anche lei), pur conservando in cuore il dolcissimo ricordo di Calypso.

2 commenti:

  1. Ulisse non doveva avere un forte carattere,cedeva facilmente ai richiami,al canto di troppe sirene.O forse ,al contrario, prove di carattere,visto che ad itaca ci tornò,arricchto di esperiernza e conoscenza.Un po' il gioco delle parti.Ma i tuoi ritratti attenti e piacevoli.

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  2. Ciao Chicchina, forse potremmo dire che Ulisse aveva un carattere molto forte e che i suoi, diciamo, cedimenti erano supportati dalla circostanza di essere benvoluto da qualcuna molto importante dell'Olimpo. Inoltre, è non da meno, nonostante tutto, aveva un certo legame col concetto di Famiglia e col concetto di Patria. Così come Didone e come Calypso, pur con le dovute variazioni cromatiche. Alla fin fine queste storie pongono tanti punti di domanda e lasciano un certo fascino letterario nel lettore. Ti abbraccio

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